Il Monte Carpegna è il rilievo calcareo di 1415 metri che sovrasta l’omonimo paese all’interno del Parco del Sasso Simone e Simoncello, nel punto di confine tra Marche, Toscana ed Emilia Romagna, coperto da rigogliosi boschi con la vegetazione tipica dell’Appennino come carpini, querce, aceri e frassini e la sola eccezione della Ripa dei Salti, visibile da notevole distanza, dove affiora la roccia sedimentaria che lo costituisce. Il versante meridionale fu oggetto all’inizio del novecento di un fitto rimboschimento di conifere il cui “humus” ha permesso il lento ritorno della vegetazione spontanea scongiurando così il rischio di frane e i suoi 415 ettari sono oggi una della 15 Foreste Demaniali delle Marche.

Carpegna è considerata la Capitale del Montefeltro e ha dato i natali ai Conti di Carpegna da cui discesero le famiglie Malatesta, Montefeltro e Della Faggiola del conosciuto Uguccione. È anche celebre per il misterioso evento del novembre 1970 quando le campane della chiesa di san Nicolò per un anno “suonarono” senza però muoversi. Tra le eccellenze gastronomiche ha il Prosciutto di Carpegna DOP, uno dei cinque riconosciuti in Italia e la cui lavorazione deve essere superiore a 13 mesi. Ad esso è dedicata la Festa in luglio dove nei tre giorni della manifestazione lo si può degustare insieme ad eventi a partire dalla Fiera fino alla realizzazione del “panino più lungo del mondo” arrivato a 84 metri.