Viene riproposta l’escursione annullata il 28/02/16 a causa della pioggia. Dopo una breve valutazione delle condizioni meteo abbiamo deciso di effettuare l’escursione domenica 13 Marzo. Il ritrovo sarà davanti a Villa Fabbricotti (lato Viale della Libertà) alle 9:30 (Livorno). Per chi arriva da fuori Livorno può ritrovarsi direttamente al punto di partenza, seguendo le indicazioni di “come si arriva” sotto descritte. Il percorso si svolge nel Parco delle Colline Livornesi, partendo da un’area attrezzata con tavoli, fonte e barbecue, poco prima dell’inizio del paese di Castellaccio, affronteremo una salita di un centinaio di metri, tra la casa della forestale e le colline del parco. Raggiunta la strada tagliafuoco, volteremo a sinistra e cammineremo per una mezz’ora, superando il bivio con il sentiero 138, che scende verso Pian della Rena, e il sentiero 134, che scende verso il Fosso del Mulino. Subito dopo incontreremo, sulla destra, un sentiero indicato con un segno blu a terra. Questo sentiero sarà più stretto ed attraverserà il bosco e la macchia tra Castellaccio e Nibbiaia. Tra corbezzoli, eriche, lecci e ornielli, in un continuo saliscendi, raggiungeremo una radura con affioramenti ofiolitici. Il sentiero guada un paio di torrenti, in alcuni punti è disconnesso in altri si può trovare del fango, specialmente in caso di pioggia nei giorni precedenti l’escursione. In questo tratto di bosco ho incontrato una volpe, appostata in posizione di caccia, ma è subito fuggita. Ci sono segni di cinghiali, i quali fuggono alla presenza dell’uomo, martore, e una grande varietà di passeriformi, come il pettirosso, fringillidi come il lucherino, averle, il picchio verde, il picchio muraiolo, nonchè falconiformi come il nibbio, il gheppio e la poiana. Riprendendo il cammino superiamo un quadrivio, imboccando il sentiero che scende verso sud-est. Ancora tra curve e saliscendi comincia in breve una discesa più ripida, dopo dieci minuti incontreremo un altro segno blu a terra. Siamo quasi alla grotta, inoltrandoci nel bosco tra alberi e grandi rocce calcaree, si aprirà un pertugio nel terreno, dove trovarono rifugio alcuni partigiani del 10° distaccamento Oberdan-Chiesa. Dopo esserci riposati, faremo ritorno dalla stessa strada, con un pò più di fatica, dovremo affrontare un dislivello di 150 mt.