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La signoria di discendenza Longobarda degli Ottoni governò la città di Matelica tra il XII e il XVI secolo raggiungendo nel XV il titolo (concesso da papa Eugenio IV) di Marchesi della Marca di Ancona estendendo il controllo a gran parte delle Marche fino all’Umbria. Nel versante ovest del Monte san Vicino tennero una antica Rocca in “ardita posizione” sopra uno sperone calcareo che per circa 200 anni si rivelò imprendibile ma venire poi demolita nel 1564 da Giovanbattista Doria di Camerino per ordine di Pio IV. I suoi ruderi danno oggi il nome a Macere, luogo di partenza del sentiero che conduce ai resti della sinistra “Roccaccia” su cui ruotano storie di tesori nascosti, inquietanti presenze e misteriosi suoni di campane.
Matelica si trova nella anomala “trasversale” Valle dell’Esino racchiusa tra i Tre Pizzi e il gruppo del Monte san Vicino godendo di condizioni molto favorevoli alla produzione del Verdicchio, DOC dal 21 luglio 1967. L’importante e antica storia della città con i dintorni è documentata nei musei a partire da quello Civico Archeologico con i notevoli reperti iniziando dai Piceni oltre al rarissimo Globo di marmo del I secolo dc e la Casa Museo Piersanti allestita da Venanzio Filippo nel XVII secolo raccogliendo oggetti preziosi per arricchirsi nel tempo con altre opere d’arte recuperate dalle varie chiese. Il terzo sabato del mese la centrale piazza Mattei accoglie il Mercatino Antiquario intorno alla “Fontana dei Matti” degli Ottoni.
Informazioni tecniche | |
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Dislivello Salita | 470 metri |
Dislivello Discesa | 470 metri |
Abbigliamento | Calzature da escursionismo, pranzo al sacco, vestiario di ricambio |
Durante questa escursione potrai visitare |
Info | |
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Data Inizio | 19 Dicembre 2015 |
Luogo | via del Palo 10 Porto sant'Elpidio |
Orario | 08:30 - 10:00 |
Costo | 15 |