Escursione monte Pollino da colle Impiso alla cima del monte Pollino

Questo e’ l ”itinerario classico per per salire sul M. Pollino e nell’omonimo parco. Un percorso vario e molto panoramico non difficile , ma da non sotovalutare in caso di nebbia. Il giro atraversa alcuni dei luoghi più suggestivi del parco, il cuore del Pollino, che con i suoi pini loricati è uno dei gruppi montuosi più interessanti del meridione. Questa conifera, di origine balcanica, è il simbolo del Parco Nazionale.Il pino loricato deve il suo nome alla caratteristica strutura della sua corteccia che ricorda le piastrine metalliche dell’antica corazza romana chiamata ” lorica “. Tutta questa zona ,a cavallo tra Calabria e Basilicata , è tra le aree più selvagge d’Italia. I suoi monti sono solcati da pochi sentieri quasi sempre privi di segnaletica.
L’escursione descitta è parzialmente segnata. Nella parte bassa sono presenti i classici segni bianco-rosso, mentre in alto occorre un minimo di esperienza poiché il sentiero non’ è netto e privo di indicazione eccetto sporadici ometti. Sulla sella del colle Gaudolino, è presente un rifugio sempre aperto utilizzabile come bivacco.
Lungo il percorso, con una brevissima deviazione, ci si può abbeverare alla sorgente spezzavummola, chiamata cosi perché le sue acque sono cosi gelate che fanno rompere le ” vummule ” (antiche contenitori per l’acqua in terracotta). Come in molte altre parti dell’appennino questi sentieri sono stati percorsi da briganti e boscaioli ed alcuni toponimi derivano proprio da fatti storici. Colle dell’Impiso ,ad esempio , vuol dire colle degli impiccati a testimonianza di qualche fatto avvenuto durante il brigantaggio.
Il sentiero che sale verso il pianoro del Gaudolino è chiamato dei carbonai, la cui attività era legata alla trasformazione della legna in carbone, ed e’ rimasta viva fino a non molto tempo fa.
Usciti dal bosco, ci si dirige verso i pini del Pollinello, e con una breve deviazione si può raggiungere il “patriarca” il pino più vechio del Pollino (poco meno di 1000 anni). Arrivati in vetta ,nelle giornate limpide, si può vedere il mar Ionio.
Da Colle Impiso ,punto di partenza dell’escursione 1573 m slm, si segue la pista che entra nel bosco e ,dopo pochi metri , si raggiunge un bivio con tabella per poi prendere il sentiero, che verso sinistra, entra pianeggiante nella valle. Dopo un lungo traverso si esce dal bosco nella località Vacquarro 1500 m slm . Qui si devia verso destra seguendo una pista che entra nel bosco ” Valloncello di Viggianello”.
Poi si sale nella faggeta, si oltrepasa il bivio per la sorgente spezzavummule, e quindi si raggiunge il colle Gaudolino 1700 m slm ( rifugio sulla destra) tra la Serra del Prete e il monte Pollino. Qui si devia a sinistra e si rientra nel bosco seguendo un sentiero che sale in obliquo sul versante.
Proseguendo si esce dal bosco proprio in corrispondenza di alcuni grossi esemplari di pino loricato sul filo di un crinale roccioso molto panoramico 1989 m slm .
La veduta si allarga sul versante meridionale del Pollino. Il sentiero qui non’è sempre netto ma , seguendo la cresta sud-est e alcuni ometti , si raggiunge la vetta del M. Pollino 2248 m slm , punto trigonometrico IGM.
Dalla cima del Pollino si riscende per la cresta sud-ovest fino a raggiungere la sella che lo separa dalla serra Dolcedorme 1900 m slm.
Si prosegue poi nel canalone sottostante, ” Canale di Malevento ” , fino a raggiungere il piano del Pollino 1800 m slm.
Qui ci si tiene sul lato sinistro della piana e si traversa lungamente oltrpasando piccoli avvallamenti fino ad incontrare una pista che entra nel bosco costeggiando un fosso sulla sinistra.
Dopo un lungo tratto, sempre nel bosco, si raggiunge una radura dove la strada compie una netta curva verso destra per poi rientrare nel bosco.
Si oltrepassa il fosso e si risale ad una successiva radura, ” Vacquarro ” 1500 m slm , dove si riprende il sentiero dell’andata per ritornare a Colle Impiso.