Ancor prima che faccia alba siamo già fuori da porta Perugina, un ultimo saluto a Todi e si parte.
Una lunga discesa ci porta a fondo valle, ma sappiamo e lo abbiamo imparato a nostre spese, che più si scende e più dura sarà sicuramente la salita.
Comodi saliscendi, come una sorta di riscaldamento a quello che ci aspetta più avanti, fino a Asproli e, subito dopo, prima salita verso Acqualoreto.
Dopo aver attraversato il silente borgo di Morruzze ci aspetta un sentiero boschivo, un duro saliscendi a preparazione dell’ultima, interminabile salita che dal fondo valle, per 5 interminabili kilometri, ci porta a Civitella del Lago.
Sulla risalita veniamo colpiti da un flusso di aria fredda che esce dell'imbocco di due grotte: una sorta di condizionatore naturale. La giornata non è particolarmente calda, rispetto alle temperature delle prime tappe, però questo flusso di aria fresca è un bel toccasana.
Sondaggio tra gli amici e scopriamo che questo fenomeno naturale è dovuto dalla differenza di temperatura tra l’interno della grotta e l’esterno e quindi anche di pressione, questo fa si che l’aria fresca dall’interno venga letteralmente spinta fuori.
Civitella del Lago ci accoglie intorno all’ora di pranzo, il balcone panoramico più bello dell'Umbria dove lo sguardo può spaziare dal Monte Cimone al Monte Amiata e nella valle il lago di Corbara.
Al tramonto, quando ci siamo ritornati, lo era ancora più .
A differenza delle altre tappe, quella odierna non finisce qui: espletato il rito di birra e patatine ci rimettiamo in marcia perché l’agriturismo che ci ospiterà per la notte è a 3 km da Cittadella.
Il bagno in piscina è il degno e giusto finale per questa impegnativa giornata.