Quando sono in escursione con i miei Clienti, spesso,
parliamo di materiale tecnico per l’escursionismo. Il consiglio che mi sento di
dare, dopo tanti anni di Alpinismo e di Escursionismo anche a livello
professionale è quello di acquistare, senza lesinare, un buon paio di scarponi.
Personalmente preferisco lo scarpone nel vero senso della parola, cioè una
scarpa alta abbastanza rigida (si ammansiranno col tempo) impermeabile e
soprattutto confortevole, per me non esistono scarponi estivi o invernali, lo scarpone
è scarpone e basta. Tante sono le ditte che producono scarpe da montagna in
Italia e devo dire tutte ottime, io da moltissimi anni e dopo numerose prove
preferisco 035Asolo, che ben si adatta al mio piede.
Proprio in questi giorni abbiamo rinnovato il parco “macchine” del nostro Centro
escursionistico nel Parco Nazionale d’Abruzzo e ci siamo dotati di un modello
di ASOLO lo Sherpa GV. E’ uno scarpone vero con tomaia a taglio intero in pelle
idrorepellente e fodera in Gore-Tex® impermeabile e traspirante.
Indispensabile la bordura in gomma, una fasciatura attorno allo scarpone che
protegge la pelle dai danni e dal bagnato, ma soprattutto protegge il nostro
piede e vi assicuro che tanti sentieri del Parco Nazionale d’Abruzzo non sono
proprio cosparsi di moquette e proprio per questo che la suola Asolo/Vibram®
dotata della concezione Dual Integrated System, si è rivelata fantastica, una
tecnologia questa che assorbe l’impatto, aiuta in trazione e trattiene in frenata
su qualsiasi tipo di terreno, anche i più impervi. Abbiamo provato lo scarpone su
uno dei classici percorsi del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise la mitica
Val di Rose con discesa nella Valle Jannanghera, un percorso lungo e con un
discreto dislivello: Sassoso all’inizio e durante la prima parte della discesa,
facile e piacevole nel bosco della valle e per non farci mancare niente abbiamo
attraversato il Torrente Jannanghera. Sul terreno sassoso della morena iniziale
si è rivelato confortevole e con un’ottima aderenza anche sulle pietre bagnate
dalle noiosi piogge dei giorni scorsi, ma naturalmente all’inizio il nostro piede
non era stanco e gonfio, la cosa si è però riconfermata durante la prima parte
della discesa, dopo diverse ore di camino, dove la pietraia è veramente un
tormento. Piacevole durante il percorso nel bosco, sembrava di camminare con
delle semplici pedule e straordinariamente impermeabile nell’attraversare il
torrente. Lo consigliamo sicuramente a tutti quelli che già praticano
escursioni a buon livello. N’somma come dire “a noi piace”. Vedremo
quest’inverno come si comporterà con le racchette da neve.
Buon Cammino
Massimo Bolini