Vacche pericolose?

L’incidente di questi giorni avvenuto ad una Signora sul Gran Sasso mi porta a prendere in considerazione un “problema” che potrebbe sopravvenire durante un’escursione: l’incontro con le Vacche. Come dico sempre, con convinzione, non esistono Animali pericolosi, nel mio girovagare per piacere o lavoro sulle Montagne, non ho mai avuto nessun problema con gli Animali, sia selvatici che domestici in cui mi sono imbattuto.

Quello che bisogna sapere è come relazionarsi con le bestiole che potremmo incontrare, nel caso specifico parliamo di Bovini che, è risaputo, essere appartenenti al mondo degli erbivori e come tali essere e sentirsi prede.

E’ pur vero che le Vacche, originariamente selvatiche, abbiano dei ritmi di comportamento, oggi, completamente regolati dagli uomini, e il contatto continuo con noi attraverso l’allevatore le ha fatte, in parte, abituare alla nostra presenza e classificare come domestiche. Ma questo non deve farci dimenticare che quelle che incontriamo nei pascoli di Montagna tendono, dopo settimane di vita lontano dalla stalla a riadattarsi all’ambiente e a vedere di nuovo l’uomo come potenziale predatore, reagendo perciò al suo modo di relazionarsi.

Per evitare reazioni e limitare i rischi di un eventuale incontro, diventa essenziale per noi capire le percezioni sensoriali, le caratteristiche comportamentali e i meccanismi che gli Animali usano per adattarsi all’ambiente che li circonda, in tal modo anche loro potranno capirci meglio.

Sono rare le ricerche sperimentali in questo campo, quindi si deve tenere conto della biologia e delle osservazioni pratiche di coloro che ci lavorano. La conoscenza dei vari modi di percepire l’ambiente da parte dei bovini è perciò essenziale per capire e prevedere le loro reazioni, cominciamo col dire che i bovini hanno una diversa acutezza visiva a seconda che l’oggetto osservato sia immobile o in movimento, la percezione del movimento dinamico è più particolareggiata rispetto a quanto accade per la nostra vista e la visione del movimento è distorta. Questo potrebbe spiegare la paura dell’animale, quando si trova di fronte a persone che eseguono movimenti rapidi, la posizione laterale degli occhi e la forma rettangolare delle pupille consente un campo visivo fino a 330 gradi, praticamente senza dover muovere la testa può vedere tutto ciò che le accade intorno, escludendo per la posizione laterale degli occhi, una zona dietro di se e una frontale.

Quindi per i motivi sopracitati se proprio dobbiamo avvicinarci non dobbiamo farlo mai frontalmente e posteriormente, questo per non sorprenderla, nel caso non ci avesse fiutato e, di conseguenza spaventarla.

Altre precauzioni da prendere sono quelle di non avvicinarsi nel caso che nella mandria vi siano dei vitelli, il gruppo sempre per una forma di protezione tende a fare quadrato intorno e a scacciare l’intruso ; evitare schiamazzi, urla e grida, questi Animali ben sopportano rumori metallici o di altro genere, ma sono molto molto infastiditi e impauriti dalle grida umane; per nessun motivo circondarle, fondamentale è lasciare sempre una via di fuga perché non è detto che per difendersi la Vacca ci debba caricare per forza, potrebbe anche come la stragrande maggioranza delle volte accade, allontanarsi velocemente e se circondata potrebbe travolgerci suo malgrado.

Per concludere teniamo a mente che: le Vacche: sono molto più grandi, forti e potenti di un essere umano e possono con facilità rompere le ossa di una persona o peggio. Tendono ad usare la testa, i piedi e anche il petto con l’intento di ferire qualcuno o qualcosa che sta minacciando la mandria o la loro prole. Possono anche correre molto velocemente, molto più veloci di un essere umano ed hanno una agilità che gli permette di cambiare direzione rapidamente e girare su di voi senza preavviso. Ma sicuramente la precauzione migliore, in caso d’incontro con una mandria è quella di evitarla e lasciarla in pace, non è mai successo che Vacche al pascolo abbiano deliberatamente attaccato l’uomo.

Professionale

Massimo Bolini

  • Accompagnatore di Media Montagna
  • Istruttore di Nordic Walking