Le lampade frontali sono una delle dieci cose da tenere sempre nello zaino quando si va escursione o ancora di più se si tratta di un trekking con pernottamenti in tenda o bivacco. La luce della frontale è la migliore amica dell’escursionista notturno durante le uscite, night hikes, e può essere talmente versatile da non servire solamente per illuminare lo spazio intorno, ma può essere usata anche nel caso serva chiamare soccorso.
Di sicuro nel bosco non ci sono lampioni che illuminano il sentiero e quindi la nostra fidata “lucetta” in fondo allo zaino, sarà sempre presente.
A pensarci bene, le luci frontali non vengono solamente utilizzate per l’ outdoor, ma tornano utili anche nel caso si faccia qualsiasi attività che necessiti di avere entrambe le mani libere, come ad esempio cambiare una gomma dell’auto al buio, ai bordi di una strada di campagna (provare per credere…), se si fa speleologia, se si va in miniera a cercare l’oro (o il carbone ), insomma le frontali tornano sempre utili, e di seguito darò qualche consiglio all’acquisto e utilizzo di questa preziosa risorsa.
Premetto chequesti piccoli consigli sono rivolti è l’escursionista medio, quello che non vive solamente di notte, non fa cascate di ghiaccio partendo alle due di notte e non resta in grotta per tre giorni a cercare tracce di chirotteri endemici in Asia. Escursionista medio intendo chi esce giornate intere in bosco, montagna, in canoa, MTB o sci e che sta fuori spesso fino tardi. Oppure chi ama campeggiare e ha bisogno di illuminazione extra quando si allontana dal campo. Diciamo che non voglio focalizzarmi sulle situazioni estreme bensi sull’utilizzo normale di una frontale.
Fine delle chiacchiere e vediamo i punti che andremo a toccare:
Cosa rende una lampada frontale “funzionale”?
Per capire se la lampada che vogliamo comprare è buona dobbiamo rispondere a queste 3 domande:
E’ affidabile? – c’è poco da dire la lampada serve in momenti critici e se in quei pochi momenti non lavora..è come essere senza. Per prima cosa guardate il marchio e vedete se è un marchio affidabile. Io personalmente apprezzo quelle che conosco bene che sono Petzl e Black Diamond
Fa luce a sufficienza per quello che devo farne? La risposta è si.
E’ facile da usare o è complicata e ha un sacco di tasti? Le lampade frontali devono essere facili da utilizzare anche con i guanti e in condizioni di umidità elevata. Nel momento in cui mi serve un fascio luce devo averlo. E subito.
Prima di usare sul campo la luce che ho appena comprato devo imparare ad usarla. Quindi il consiglio è quello di leggere bene le istruzioni e mettersi a casa, a secco, a provare più volte le modalità d’uso della lampada.
Vediamo ora i tipi di fascio luminoso.
In commercio si trovano lampade che hanno svariati colori luminosi e molti tipi di fascio. Secondo me spesso si va inutilmente oltre quello di cui abbiamo bisogno, che è semplice illuminazione di un’area circoscritta.
Colori: i più comuni sono bianco, rosso e verde. Se non si deve proprio organizzare un party in tenda (non si sa mai..io ci ho provato) i colori migliori credo siano il bianco e il rosso. Il bianco lo hanno tutte le lampade, soprattutto quelle a LED di oggi, ed è il colore che rende i contorni degli oggetti reali e non appiattisce la parte illuminata. Anche il bianco cambia a seconda dei brands.
Il rosso può essere comodo se si deve camminare in uno spazio chiuso senza voler svegliare o disturbare gli altri e rende la visibilità possibile in ambienti sicuri. Il rosso è il colore che utilizzo per piccole attività vicino al sacco a pelo, come leggere, cercare una cosa nello zaino, lavarmi i denti.
Il colore rosso inoltre non disturba gli occhi dei compagni che guardano nella nostra direzione. Diciamo che è un colore “ sociale”. Inoltre, a differenza del fascio di colore bianco, ha un impatto molto inferiore sul consumo della batteria e la fa durare più a lungo.
Verde è un colore che a me pica molto. E’ meno comune degli altri due e si trova in meno brands ( Blak Diamond mod. Storm). Lo si può usare davvero per lungo tempo e lo usano i cacciatori nelle loro battute notturne, perché il vere rende più visibili gli occhi degli animali che incontrano. Il fascio luminoso verde consuma meno batteria degli altri due colori, ma avere una frontale con tre colori, personalmente, potrebbe confondermi parecchio.
Nelle luci di qualità si può regolare l’intensità dell’illuminazione.
Non sempre avere il massimo della potenza è utile, quindi la potenza della luce va moderata, anche perché più è alto il grado d’ illuminazione e più si consuma la batteria. Ma l’aspetto importante è il punto in cui la luce si concentra, ovvero il “focus”. E’ fondamentale che sia circoscritto e che ci consenta di trovare il sentierino che stiamo cercando nella boscaglia, ci eviti di cadere in una trappola o ci faccia vedere l’orso cattivo che ci aspetta dietro l’albero. I fasci che focalizzano bene sono sempre di colore bianco e coprono una distanza di alcune decine di metri, a seconda della potenza della luce.
Il”flood beam” è una modalità di illuminazione che hanno alcune lampade che consentono di non concentrare tutta la luce in un punto solo ma la allargano illuminando così più spazio ma a minor distanza. In genere l’illuminazione a “spot” e quella a “flood” hanno due diverse fonti che sono incluse nella stessa lampada.
La modalità di illuminazione a intermittenza infine può essere utile se vogliamo farci vedere o trovare. Se vogliamo segnalare la nostra presenza in un bosco, in parete in acqua e ovunque siamo finiti.
Cosa sono i lumens?
Il è una misura della “quantità di luce” attraverso una sfera unitaria (incentrata sulla sorgente), ma questo non è un articolo per oculisti e faccio subito la domanda: quanti lumens deve avere la mia lampada frontale per essere utilizzabile? Diciamo che per molti di noi, appassionati escursionisti, 200 lumens sono sufficienti per riuscire a camminare su un sentiero in sicurezza, montare una tenda e fare le operazioni necessarie intorno al fuoco. Molte frontali hanno automaticamente la riduzione dei lumens quando il livello della batteria scende.
Come interpretare la distanza di illuminazione sull’etichetta.
Su tutte le confezioni di frontali ci sono dei disegnini che indicano la distanza del fascio di luce. Questi disegni però non devono trarci in inganno. Sono dati “dichiarati” dalle aziende. Le lampade con l’opzione di scelta tra le due o tre modalità hanno illustrazioni che coprono tutte le opzioni. Verosimilmente la massima distanza indicata sull’etichetta è coperta con la batteria al top e quando la modalità di “fascio” è al massimo. Il minimo invece è garantito con modalità di fascio al “minimo”. Le frontali sono di due categorie: quelle che durano tanto e illuminano poco e al contrario quelle che spaccano di luce e durano poco. Il prudente escursionista sceglierà la via di mezzo e si porterà una confezione nuova di batterie (o una fonte di ricarica se la batteria della frontale è al litio). In genere la vita delle batterie nelle moderne pile frontali di qualità arriva anche alle 150 ore di attività, con fascio di luce minimo ma dobbiamo considerare che più passa il tempo e minore sarà l’area illuminata che avremo davanti.
Sulla confezione sono riportate in genere prestazioni che spesso non sono raggiunte dalle luci per molti motivi a partire dall’umidità presente nell’aria, dalla temperatura, dal fascio di luce scelto e mantenuto nel tempo, dall’usura.
Può capitare che in particolari condizioni le prestazioni siano anche del 50% inferiore da quello che troviamo scritto sulla confezione. Petzl, Black Diamond riportano sulle loro confezioni dei dati che se letti approfonditamente ci fanno capire bene che lampada abbiamo per le mani. Altri marchi riportano dei dati non proprio attendibili.
Differenza le batterie più usate : AAA, AA e Litio.
Vanno tutte bene naturalmente. Le AA le troviamo ovunque, sono piccole ingombrano poco e eventualmente si ricaricano velocemente. Ci sono frontali che utilizzano 2,3 o 4 pile AAA.
Le AA, più grandi adesso sono meno utilizzate per le luci frontali, pesano di più e non occupano meno spazio. Queste pile è più facile trovarle in lampade statiche e torce.
Quelle al litio, oggi vengono utilizzate su molti modelli di qualità. Sono ricaricabili, occupano meno spazio e sono simili quelle del telefonino. Tengono un numero molto alto di ricariche, via USB.. Costano di più ma le prestazioni sono ottime. I tempi di ricarica sono brevi e le luci che montano una pila al litio hanno una spia che in base al colore indica il livello di carica. In genere questi indicatori sono molto affidabili.
Il lato negativo della medaglia è che se rompiamo la batteria o per qualche motivo abbiamo necessità di cambiarla non riusciamo a farlo.
Un ultimo consiglio voglio darlo sull’impearmeabilità della frontale.
Una luce di questo tipo deve essere impermeabile. Non ci sono scuse. C’è poco di peggio per un trekker che perdersi nel bosco di notte mentre diluvia. Forse è peggio se la frontale cade in un ruscello accesa e poi si spegne mentre è in acqua.
Per scegliere la lampada giusta dobbiamo stare attenti all’IP Rating ( Ingress Protection Rating) , che è una scala internazionale che dichiara la solidità dell’apparecchio contro polvere, acqua, sporco. La scala va da IP, che è una sigla per la resistenza standard a IPX8 che è il massimo della resistenza e addirittura permette immersioni in acqua dolce fino a oltre 1 metro di profondità.
Quando scelgo una frontale cerco di immaginare l’uso che ne farò. Se mi servirà principalmente per correre ne cerco una leggera che non sia di troppo ingombro. Per sciare invece posso prenderne una un po’ più pesante ma che mi consenta di ampliare il fascio luminoso quando sono in discesa. Per andare in campeggio mi accontenterò di una frontale leggere anche con pile AAA , con luce a due colori senza intermittenza. L’elastico è importante. Deve essere comodo e avere la possibilità di essere regolato quando ho in testa la lampada. Meglio evitare lampade con tasti troppo piccoli. Col freddo le mani sono meno sensibili quindi risulterebbe difficile manovrare i tasti quando è indossata.
Ora non ci resta che buttarci a capofitto in escursioni notturne, godersi un bel bivacco o andare all’ascolto dei rapaci notturni su per un boscoso versante di collina. Sempre di notte però ..vedrete che con la luce giusta le cose si “vedono” diversamente ..!
Articolo postato da: Adriano Festa – Happy Owl Tracks