LE GIRATINE DELLA DOMENICA : IL CIFERO SERPENTE SELVA E IL CONVENTO DI SS TRINITA’

Buongiorno, proponiamo una Giratina un po’ più impegnativa, ideale per prepararci alla Majella. Nella montagna a noi più vicina, il Monte Amiata, lato grossetano. Una frazione di Santa Fiora, Selva, che, nel Convento di S.S. Trinità, custodisce un incredibile mistero. Il Cifero Serpente. Di seguito da Cento leggende di Maremma a cura di Lucio Niccolai, edizioni Effigi l’incredibile storia del Drago che terrorizzò la popolazione di selva.
La leggenda narra che..verso la fine del quattrocento, regnava nella Contea di Santa Fiora il conte Guido Sforza, figlio di Bosio e di Cecilia Aldobrandeschi. I sudditi non erano molto contenti della signoria venuta da lontano ma dovettero comunque accettarla. In quegli anni circolava voce che le folte boscaglie del contado e la fitta rete abetina, vicina la Convento dei frati di SS. Trinità di Selva, fossero infestate da un orribile drago, un mostro demoniaco, forse lo stesso Lucifero in persona, tanto che per nominarlo veniva usata l’espressione ‘Cifero serpente’.
Ogni tanto spariva un pastore o un boscaiolo, sparivano pecore, maiali e vitelli…nessuno lo aveva visto direttamente ma si parlava di tracce di smisurate orme, l’angoscia e la paura aumentavano giorno dopo giorno. La situazione era insostenibile e il giovane Guido Sforza annunziò ai suoi sudditi che sarebbe andato da solo in cerca di ‘Cifero serpente’. Lo avrebbe affrontato da solo, nella selva, senza l’aiuto di altri, per poi eliminarlo. Nessuno ebbe il coraggio di seguirlo nell’impresa.
Per fugare ogni dubbio il conte tornò al Castello di Santa Fiora con le spoglie del terribile mostro, si presentò con l’orrendo teschio del drago, ne consegnò una parte ai frati del Convento di Selva e l’altra metà la consegnò alla Trinità dei Monti a Roma.
Nella nuova chiesa fatta ricostruire dal Conte, la testa del drago fu oggetto di grande venerazione da parte dei fedeli, che la ossequiarono per molti secoli col rito del bacio.

Ogni volta stupiti da quanta meraviglia naturale, architettonica, etnologica ci circonda, dopo l’escursione vogliamo verificare che anche la tradizione enogastronomica dei luoghi sia all’altezza delle aspettative. Quindi ci sposteremo in auto nella vicina Santa Fiora per pranzare alla Sagra dell’Acquacotta dove ognuno potrà deliziarsi con i piatti tipici della Montagna e della Maremma.

Chi partecipa ai 4 giorni sulla majella potrà approfittare dell’escursione per un buon allenamento, per gli altri comunque un’occasione per camminare insieme ad una quota ed una temperatura ideale. Da Selva andremo verso il Convento di SS Trinità dove potremo ammirare il teschio del terribile “Cifero Serpente” per poi raggiungere quota 925 del Monte Calvo e ridiscendere al piccolo Borgo.

Per prenotarsi utilizzare il form:
https://forms.gle/VjfZG9WfNCnw5AxC7

Per il tesseramento 2023 seguite le seguenti istruzioni scegliendo l’opzione che preferite e tenendo conto che per partecipare a questo evento è necessaria la tessera Federtrek

1-Accedere al link: https://forms.gle/eHsm5enGhN7iGGaF6
2-Compilarlo in ogni sua parte
3-Effettuare il versamento della quota sociale in base alla vostra preferenza.

Vi aspettiamo…
A presto
Per Camminando a Quercegrossa
Mauro

Punto d'incontro
Organizzata da
Associazioni

CAMMINANDO A QUERCEGROSSA APS

Info
Data Inizio 20 Agosto 2023
Luogo SANTAFIORA
Tipologia di escursione Trekking