Il Monte Tancia (1.292 m) è la cima più elevata dei Monti Sabini, un sottogruppo montuoso appartenente al subappennino laziale, che si erge nel territorio delimitato dai fiumi Tevere, Nera, Velino, Turano e Aniene. E’incluso in un SIC (sito di interesse comunitario o sito di importanza comunitaria) secondo le previsioni della Direttiva del Consiglio Europeo relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche.
Percorreremo un anello partendo dall’Osteria del Tancia, che sorge lungo una antica rotta di transumanza tra i comuni di Poggio Catino e Monte San Giovanni in Sabina, dove sono rinvenibili tracce di insediamenti umani risalenti all’età del bronzo.
Parcheggiata l’auto nei pressi dell’Osteria, saliremo su una strada sterrata per imboccare dopo pochi metri un sentiero che ben presto ci farà raggiungere una panoramica cresta lungo la quale incontreremo dapprima la vetta meridionale e poi la cima del Monte Tancia.
Dopo la pausa scenderemo lungo il sentiero che attraversa un bosco fino alla Forchetta delle vacche e girando a destra, sempre nel bosco, raggiungeremo la carrareccia che conduce all’Osteria del Tancia.
La storia ci ricorda tristemente che sul monte Tancia il 7 aprile 1944 nel corso di una rappresaglia vennero trucidati 18 civili, tra cui anche donne e bambini (chi volesse approfondire può trovare una testimonianza diretta raccontata in un cortometraggio reperibile on line al seguente link https://www.youtube.com/watch?v=RV-UfbHOxfg&t=932s).