Bric Berciassa: un Anello Panoramico tra Storia e Natura

Un’escursione ad anello ricca di varietà paesaggistiche e suggestioni storiche, con panorami mozzafiato sulla pianura cuneese e sull’intero arco alpino. Questo itinerario è ideale sia per l’escursionismo estivo che per le uscite invernali con racchette da neve, offrendo un’esperienza immersiva tra natura incontaminata e tracce di antiche comunità.

Il percorso attraversa ambienti affascinanti, un mix di castagneti da frutto che offrono un’incantevole combinazione di bosco. Suggestivo è il contrasto tra i castagneti curati e quelli abbandonati, oltre alle piantumazioni di abeti.

Lungo il tragitto, numerosi segni di una vita passata e vivace si rivelano agli occhi dell’escursionista: muretti e ricoveri in pietra a secco, edicole votive e pietre di confine. Un particolare degno di nota è la pietra di confine triangolare tra i comuni di Roccavione, Robilante e Boves, visibile tra il Colle Bercia e il Pilone della Battaglia.

Nella frazione del Malandré, un monumento commemora una battaglia del 1275 tra le truppe del Marchese di Saluzzo, Tommaso I, e quelle di Carlo d’Angiò. Qui, l’esercito angioino, accerchiato nei pressi di Roccavione, combatté una delle battaglie più aspre della storia locale.

Presso il Bric Berciassa si apre una spaccatura nella roccia, il Garb d’la Reina, legato alla leggenda di Giovanna I d’Angiò. Contrariamente alle Valli Gesso e Stura, dove è ricordata come una figura benevola, qui Giovanna è vista come una strega con zampe di gallina, un segreto rivelato solo al termine della pestilenza che colpì la zona durante la sua permanenza.

Inoltre, il Bric Berciassa è un sito archeologico di straordinaria importanza, recentemente al centro di un ambizioso progetto di ricerca e valorizzazione intitolato «Alle origini della civiltà alpina: Bèc Bërchasa, recupero e valorizzazione di un insediamento protostorico». Promosso dall’amministrazione comunale di Roccavione, il progetto è iniziato concretamente nel luglio del 2017, con l’obiettivo di riportare alla luce e valorizzare questo prezioso patrimonio storico. Le prime fasi hanno visto una serie di attività di studio meticolose: dalla ricerca d’archivio alla revisione di materiali ceramici e resti faunistici, fino ad arrivare a una dettagliata ricognizione sul campo.

In conclusione, questa escursione offre una splendida combinazione di paesaggi naturali, storia e leggenda, ideale per gli appassionati di trekking e per chi desidera esplorare le meraviglie della pianura cuneese e delle zone circostanti.

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