Ospitalità diffusa una scelta da promuovere perché ti mette in stretto contatto con la realtà delle persone e quelle che ci ospitano sono davvero speciali. Appena svegli riprendiamo a raccontarci dinanzi ad una colazione familiare, ricca e genuina. Peccato dover ripartire non prima di esserci abbracciati e aver ringraziato per l’ospitalità. Si va in piazza ed i nostri ormai ex accompagnatori ora amici di Cammino ci fanno trovare ciambelle panini frutta.
Si parte un breve tratto sull’asfalto e poi ripercorriamo un tratto della strada percorsa ieri, questa volta in salita e poi dopo 4 km entriamo in una faggeta da favola, siamo immersi in un quadro ricco di colori. La scala cromatica del verde, dell’ azzurro e del marrone e interrotta solo dal rosa dei ciclamini che sono nel pieno della loro fioritura.
Proseguíamo per circa dieci km e quando giungiamo nell’area ristoro c'è ad aspettarci mezza amministrazione comunale, maggioranza ed opposizione intorno ad una brace sulla quale finisce un po’ di tutto, dalle uova agli spiedini di carne per finire alla salsiccia piccante, il tutto annaffiato da vino rosso, risate e abbracci. Spettacolare un momento speciale di condivisione, uno di quei momenti che ti regalano i Cammini.
Il resto della giornata trascorre sempre nella faggeta che non ci lesina ancora meraviglie, improvvisa dal nulla subito dopo il valico appare la bruma che rende il paesaggio fiabesco. Cos’altro ci aspetta? Siamo in un alberghetto in mezzo al bosco e in attesa della cena di fronte ad una birra ci raccontiamo.