Ci sono quei giorni storti che nascono già storti da quando ti metti in piedi e che poi continuano su quella falsa riga. Beh, oggi è uno di quei giorni: il bucato che non si é asciugato, ma soprattutto, appena fuori da Rocca, siamo costretti ad attraversare un campo sull'altopiano con erba alta alle ginocchia. Ovviamente bagnata e vi lascio immaginare le condizioni di calze e scarpe. Andiamo avanti nell'attesa che ci si asciughi.
Terranera è un piccolo borgo quasi a metà strada dove ci fermiamo a fare il pieno d’acqua. Affrontiamo la lunga discesa sino a Pagliara di Fontecchio con buona lena mentre il caldo si inizia a far sentire… e parecchio. Chiacchieriamo con il proprietario di una casa che ci racconta la storia del borgo e della sua proprietà ed è l'occasione per una pausa prima del prossimo saliscendi che ci porterà alla fine di questa tappa.
Deviazione: per non farci mancare nulla, mentre il caldo comincia a cuocerci ci toccano 6 km su di una sterrata infuocata che ci porteranno a Pagliara di Tione a circa 1000 Mt. Siamo fuori traccia ed ad un bivio dopo aver fatto una serie di considerazioni decidiamo di andar dritto e, questa volta la provvidenza ci viene incontro sotto forma di due biker che ci indicano la strada giusta.
La Pagliara è lì appena a 500 Mt. Ritorniamo indietro sui nostri passi sino al bivio che ci porterà a Fontecchio ed ecco un ulteriore sorpresa: 3 km di discesa che ci porteranno dai 1000 Mt a 450. Una serie infiniti di tornanti con pendenze importanti che mettono a dura prova caviglie, ginocchia e soprattutto il mio tendine. Rischio di cadere per una distrazione: mai mollare la concentrazione sui propri passi, deve essere sempre altissima.
Finalmente siamo a valle. Passiamo la ferrovia sotto uno stretto tunnel e dopo una salita impegnativa sino al nostro B&B. Ultima nota negativa in paese non c’è nessuno che ti faccia da mangiare ma ancora una volta ci viene incontro la Provvidenza, Luisa che gestisce insieme ad Alessio la casa Torre del Cornone si offre di prepararci la cena e mentre chiacchieriamo veniamo a scoprire che è una collega di inglese che insegna inglese all’istituto alberghiero di Aquila. In fondo, ma proprio in fondo in fondo, non è poi andata così male.