Penultima tappa. Carichi a mille la sveglia di stamattina é meno crudele delle precedenti. Ci aspettano poco più di 20km conditi di salite impegnative e delle solite discese spezzagambe: non importa, oggi non importa, oggi siamo alla penultima tappa.
Possiamo dire che iniziamo a sentire il profumo di Ortona. I fitoterapici che Francesco sta prendendo hanno fatto il loro effetto e finalmente riesce a respirare tranquillamente. Con questi buoni auspici usciamo dal B&B e mi rendo conto di aver lasciato il telefono sul letto. Siamo costretti a chiamare Silvio ed ad attenderlo prima di partire.
Partiamo da San Martino di buona lena giù per una discesa mozzafiato e a seguire una salita altrettanto significativa. Una volta raggiunto il borgo di Filetto ci troviamo immersi in una natura rigogliosa. Sabbia e terra rossa, grassa fertile, una natura rigogliosa dove la fanno da padrona ulivi, viti e magnifici alberi di fico che ci offrono una merenda che mi ricorda l'infanzia. Un sollazzo! Il resto della strada alterna ancora salite e discese ma siamo carichi, sentiamo il traguardo vicino e le fontane che incontriamo per strada alleviano il calore del mezzodì. Poi dopo un ennesima discesa e ripida salita ecco il castello di Crecchio ci appare all'orizzonte. Ricco di storia, dal rinascimento ai giorni nostri (ci hanno soggiornato i Savoia in fuga da Roma verso Brindisi durante le concitate fasi dell'armistizio), ricostruito in modo fedele dopo i bombardamenti degli Alleati durante la seconda guerra mondiale, il castello oggi è sede del museo dell'Abruzzo bizantino e altomedioevale. Crecchio è nostra! Ortona ci aspetta.