Il GESTO DELL’OMBRELLO PER RIVENDICARE L’ORGOGLIO FERITO

Lunga e diritta correva la strada, l’auto veloce correva … la voce di Guccini usciva dal mangiacassette collocato sul sedile posteriore tra i due zaini. Ma per noi la strada non era diritta e nemmeno l’auto era veloce. Nell’oscurità delle prime ore del mattino, sulla 600 Turismo Lento perforiamo la nebbia ricercando la giusta direzione tra Varese e Como. Ad Erba, la nebbia si dirada ma non permette di scorgere le guglie immaginate nei desideri e nemmeno è un vantaggio per la velocità: l’acceleratore è già pigiato al massimo. Salendo i tornanti che salgono a Pian dei Resinelli, la nebbia svanisce e la Grigna ci appare con le sue guglie dolomitiche accese di sole, desiderio e timore.
Emozionati e intimiditi, siamo a casa dei Ragni di Lecco …, ci avviamo lungo il sentiero. Oltrepassato il rifugio Porta, gremito di alpinisti colorati e tintinnanti di ferraglia, la soggezione accresce e per non farci notare, rallentiamo l’andatura per non superare chi ci precede. Alla base del Sigaro c’è un assembramento di persone in coda, che attendono il turno per attaccare le differenti vie. Sono tutti bardati di imbraghi variopinti con appesi attrezzi mai visti e parlano del passaggio di VI, dello spigolo Bonatti, del tetto sulla Boga …
Ci sentiamo fuori luogo e il nostro abbigliamento, larghe braghe alla zuava, maglione infeltrito e soprattutto gli scarponacci neri, non ci aiuta all’autostima. Meno male che l’attrezzatura, come di consuetudine, è nascosta nello zaino e quindi passiamo inosservati in quanto considerati escursionisti curiosi con il naso all’insù.
Mentre addentiamo le rosette imbottite di ungherese acquistate nel piazzale a Pian dei Resinelli, sottovoce commentiamo: sono bardati di tutto punto ma in arrampicata non sono quel gran che … Questa constatazione ci aiuta a scrollarci la soggezione.
Chiediamo dove attacca la Rizieri?
Scusa, cosa sono quei ganci? Moschettoni per assicurarsi ai chiodi durante l’arrampicata.
Ma senza quegli aggeggi, non possiamo salire?
Tiziano, quasi volesse esorcizzare la timidezza, inizia con le sue prese per il culo.
Con tono di sufficienza ci consigliano di continuare la passeggiata lungo il sentiero.
Sei il solito, adesso come facciamo prepararci? Se ci vedono arrampicare, diventa palese che ti burlavi di loro.
Risposta: bugia che tuca ti (sbrigati che tocca a te).
Sarà stato il desiderio di allontanarmi quanto prima dalla situazione d’imbarazzo creatasi e il timore di sfigurare con conseguente intralcio alle cordate in coda, che parto talmente deciso che supero il secondo della cordata che mi precede. Tiziano, altrettanto veloce, mi raggiunge alla sosta e mi incoraggia: vatu e pasa anca l’aut (vai e supera anche l’altro). Il primo di cordata sta ravanando nella fessura di V e, richiesto se mi lasciasse passare, lo supero e raggiungo la seconda sosta. Inizio a recuperare il compagno, che a sua volta oltrepassa il tipo sempre intento a ravanare, e quando raggiunge il tetto prima della sosta, Tiziano mi chiede 2 metri di corda e mi avverte di tenere. Sarà in difficoltà? Un urlo e Tiziano volteggia nel vuoto: cazzo è volato. Macchè, un’altra bravata!
All’uscita del tetto si è lanciato nel vuoto ed ora, mentre dondola, esplicita toh, e raffigura il gesto dell’ombrello alla cordata sottostante, coloro che ci consigliavano di continuare la passeggiata. Manifestazioni “Tizianesche” per rivendicare l’orgoglio ferito.
Avendo superato il tiro più impegnativo della salita, classificata TD- molto sostenuta e delicata in costante esposizione, affrontiamo l’ultimo tiro senza titubanze nonostante la guida “Scalate nelle Grigne” riporti: traversare ora in piena esposizione (impressionante) la parete.
Ormai ci siamo scrollati di dosso ogni preoccupazione e baldanzosi danziamo sulle verticali, con l’attrezzatura retrò divenuta provocazione, quasi prevaricazione trasgressiva.

 

La via delle Memorie alla Galleria Borbonica con Econote

La via delle Memorie alla Galleria Borbonica con Econote
Itinerari ecosostenibili a Napoli e in Campania proposti dall’Associazione culturale
Percorrere insieme la Via delle Memorie della Galleria Borbonica sabato 12 marzo alle 10.30 è il nuovo appuntamento proposto da Econote, l’associazione attiva dal 2008 a Napoli che ogni weekend organizza itinerari di turismo consapevole. Il raduno dei partecipanti è alle 10.30 in Via Monte di Dio n.°14 alle spalle di Piazza del Plebiscito. La via delle Memorie alla Galleria Borbonica
La prenotazione è obbligatoria fino ad esaurimento posti al numero 3936098130 o alla mail info@econote.it entro il giorno precedente.
La Galleria Borbonica è stata cava per materiale da costruzione, cisterna d’acqua per poi diventare nella seconda Guerra mondiale rifugio antiaereo. Qui potevano trovare rifugio fino a diecimila persone. Finita la guerra qui sono stati sversati rifiuti fino a con molto lavoro è diventato il posto che è oggi, un luogo affascinante che ogni anno supera il numero di visitatori dell’anno precedente. In particolare la Via delle Memorie è stata riaperta pochissimi giorni fa, il percorso con una guida della Galleria Borbonica dura un’ora e mezza, si raccomandano scarpe comode. L’entrata sarà da via Monte di Dio e l’uscita da via Domenico Morelli.
Il gruppo Gli eventi di Econote / Alla scoperta del nostro territorio
L’evento La via delle Memorie Galleria Borbonica con Econote
La fanpage Econote.it

 

La via delle Memorie alla Galleria Borbonica

Monte Tagliaferro – Una magica salita.

Una magica salita

Contornato da vapori che salgono dalle valli limitrofe, ammiro l’ultimo sole declinante dietro il corno Bianco. La parete nord del Tagliaferro, in questa ora inconsueta si manifesta più tetra e repulsiva, mentre la cresta nord si profila lineare tra la penombra a oriente e la luce dei raggi obliqui del tramonto.
Sono adagiato nella culla che separa la val Montasca dal vallone di Mud, ovattato dal silenzio profondo, in attesa di concretizzare un’idea. Estasiato, mi estraneo dal corpo e i pensieri fuggono lontano …
Destatomi, scorgo il sole sempre più basso a ponente. Devo congedarmi da questa magia se non voglio che il buio mi sorprenda proprio nella parte più difficile della cresta.
Stringo gli scarponi e mi inoltro tra i primi canalini. Poi le prime rocce alternano divertenti passaggi che diventano sempre più esposti man mano che salgo. Le mani palpano la roccia, i piedi si posano delicatamente sulle asperità, il corpo volteggia armoniosamente. Il salire è come fondersi con gli elementi, un divenire parte integrante con la montagna, come i licheni, gli stambecchi, le aquile … Sono così in comunione, che mi stupisco di essere già alla base della temuta placca. Nemmeno lo strapiombo che s’inabissa sulla parete nord inibisce la progressione. Inebriato, aderisco al liscio gneis, saluto il chiodo di rinvio, poi un altro, recupero un cordino dimenticato e proseguo senza esitazioni. Come per magia, gli 80 metri più impegnativi ed esposti sono già alle spalle.
La luce viene meno, le pupille si dilatano per individuare gli ultimi appigli e mentre supero le finali balze della cresta che ormai si adagia, sono pervaso da beatitudine.
Sistematomi tra le piovatte, avvolto nel piumino, contemplo la volta celeste indovinando le costellazioni e penso, ma i pensieri corrono da soli oltre i confini della ragione, oltre alla magia, nell’oblio dell’utopia umana.

 

So*Sta a Cabo Verde evento di beneficenza

So*Sta a Cabo Verde evento di beneficenza il 2 aprile a Pozzuoli
Promosso da Econote e con il patrocinio del Consolato Onorario di Capo Verde

Econote, magazine e associazione culturale, promuove So*Sta a Cabo Verde, un evento di beneficenza nato dall’esperienza di Lucia D’Antonio e con la collaborazione del fotografo Paolo Rotondo. Una giornata dedicata a conoscere l’arcipelago e i suoi abitanti a sostegno dei più piccoli, il cui ricavato sarà destinato all’Associazione “Un click per un sorriso” che si occupa delle famiglie che non hanno le possibilità economiche per l’istruzione del proprio figlio e dello sviluppo della scolarizzazione dei bambini dell’isola di Boa Vista in particolare a quelli nati nelle baracche di periferia, a pochi chilometri dai resort a 5 stelle per i turisti dell’altro mondo.
L’evento si terrà al Palazzo Maglione di Pozzuoli, via G. Marconi n. 5 il 2 aprile 2016 a partire dalle 19.00.

Ci saranno vari momenti proprio per un’immersione nella cultura capoverdiana:
– Mostra fotografica a cura di Paolo Rotondo con immagini dell’architetto Lucia D’Antonio, scattate durante i suoi viaggi a Capo Verde con sezioni dedicate a luoghi e persone, attraverso un percorso introspettivo, una proiezione dei propri stati d’animo sulle realtà riscontrate e contraddizioni vissute;
– Copie del libro scritto dal Console avv. Giuseppe Ricciulli “Un Arcipelago nel sole”;
– Aperitivo rinforzato con assaggi di cibo capoverdiano;
– Sorprese live from Cabo Verde;
L’iniziativa ha il patrocinio del Consolato onorario di Capo Verde, interverrà il Console avv.Giuseppe Ricciulli e da Boa Vista – Sonia Stacchezzini – in collegamento Skype ci racconterà la sua esperienza e i progetti per i bambini delle baraccopoli – creando un ponte fra Napoli e Capo Verde.
Perché Econote promuove So*Sta a Cabo Verde: “Se fai piani per un anno semina grano, se fai piani per dieci anni pianta alberi, se fai piani per la vita informa ed educa persone” questo proverbio cinese è il il motto di Econote che si occupa di ecologia e sostenibilità con il magazine www.econote.it laboratori di riciclo creativo nelle scuole, itinerari di turismo sostenibile ed eventi di solidarietà: nel 2016 il calendario 2016 a favore del rifugio Fido amico mio di Marcianise e l’evento 2015 per i bambini del reparto oncologico del Policlinico.
Per informazioni e contatti info@econote.it – Marianna 3936098130 –
La prenotazione per la partecipazione all’evento di beneficenza è obbligatoria.
www.econote.it/capoverde

Matese Mountain Fest

Al via la prima edizione di “Matese Mountain Fest”, un’idea dell’ASD MATESE ESCURSIONI, libera associazione sportiva e grande conoscitrice del territorio matesino, con lo scopo di permettere agli amanti dello sport non agonistico, di effettuare pratiche fisiche, sicure per tutti, sia pure altamente spettacolari che non lasciano nulla al caso o all’improvvisazione.
Più di venti sport adrenalinici – rafting, canoa, torrentismo, hydrospeed, parco avventura sugli alberi, percorso avventura gole di Caccaviola, percorso avventura Gole di Conca Torta, parete di arrampicata artificiale, torre di arrampicata di 8m, falesia naturale Calvario, grotte naturali Campobraga, grotte artificiali Bauxite, parapendio, downhill, trekking a cavallo, cross elettrico KTM, mountain bike, yoga, spinning in piazza, street boulder contest – daranno la possibilità di conoscere e vivere in prima persona le bellezze del Massiccio del Matese oltre ad assicurare tanto divertimento sia agli adulti che ai più piccoli. Questi ultimi, oltre a praticare alcuni degli sport oggetto della manifestazione, potranno svagarsi nell’area intrattenimento per bambini messa a loro disposizione permettendo ai genitori di godersi le attività.
Un evento che coinvolgerà tutta la collettività dagli appassionati dello sport agli artigiani locali, che per le vie del borgo ci faranno compagnia esponendo i prodotti tipici del nostro paese.
L’invito a partecipare è rivolto a tutti sopratutto a coloro che amano l’associazionismo sportivo e cercano sempre maggiori occasioni di divertimento ed aggregazione non solo sportiva, ma anche sociale.

 

https://www.facebook.com/events/500520453486508/

 

Festa del Camminare

La vita è un viaggio da fare a piedi

Torna la Festa del Camminare con la terza edizione dedicata al tema del cambiamento.
Dal 18 al 28 marzo 2016, con base al Rifugio Isera a Corfino (LU), in Garfagnana e nei suoi
comuni

È l’appuntamento di tutti i camminatori. È la scoperta di come il cammino può cambiare le abitudini quotidiane e i punti di vista su di sé e sul mondo. A Corfino (LU), in Garfagnana, con base al Rifugio Isera, si rinnova la Festa del Camminare, giunta alla terza edizione. Dal 18 al 28 marzo 2016. Undici giorni di cammini di avvicinamento e osservazioni del cielo, trekking a cavallo e con gli asini, letture in cammino, passeggiate al chiaro di luna, consigli su come fare lo zaino, sulla scelta della scarpe più adatte e sul cibo da viaggio. E ancora: percorsi in bici con pedalata assistita, spettacoli, lezioni e laboratori sul camminare, incontri al caminetto. Esperti dell’andare a piedi spiegano perché sia meglio essere più lenti, più profondi e più dolci. Da Riccardo Carnovalini, il più famoso camminatore di professione italiano, a Flaviano Bianchini, scrittore e direttore dell’organizzazione non-profit Source, passando per decine di ospiti e guide ambientali.

Tutte le iniziative a piedi, tranne il trekking a cavallo e la vacanza di Pasqua con Riccardo Carnovalini, sono gratuite.

Organizzatrice dell’evento è Tra Terra e Cielo, associazione toscana che ha iniziato la sua attività camminando nel giugno del 1979 con un viaggio di 9 giorni e 14 persone sulle Alpi Apuane. A piedi, raccogliendo e cucinando erbe selvatiche e cereali integrali e dormendo sotto le stelle. Ai viaggi a piedi ha ben presto aggiunto altre vacanze, al mare e in montagna, per sperimentare in un contesto di relax modelli di vita da praticare tutti i giorni. La natura, la vita sana, il buon cibo non industriale e le buone relazioni sono la base di 37 anni di esperienza sintetizzati recentemente con tre parole: Walk, Eat, Love che danno nome al giornalino web dell’associazione.

Sito : www.festadelcamminare.it

Programma

TERRA – Camminare per Capire

Corsi, strutturati in lezioni teoriche, uscite e laboratori, che si propongono di fornire i principali strumenti per conoscere e capire il pianeta Terra ed i suoi fenomeni.
Come è strutturata la Terra nei suoi recessi più nascosti e come si presenta invece ai nostri occhi. Partendo da ciò che vediamo e che analizziamo con i nostri sensi impareremo a studiare il paesaggio e le rocce che racchiudono storie molto più antiche di quelle dell’uomo: come sono fatti come si sono formati e come “reagiscono” ai fenomeni esterni.
Percorsi per conoscere la Terra, le sue dinamiche e i suoi “prodotti”: minerali e rocce sono stati da sempre usati dall’essere umano, che ne ha imparato a sfruttare le caratteristiche e potenzialità, ma talora nella sua incoscienza, li ha dimenticati o ancor peggio ignorati trasformando fenomeni naturali in eventi catastrofici per l’uomo.
Incontri che si propongono di dare gli strumenti, di porsi delle domande e soprattutto di trovare delle risposte su ciò che ci circonda.

Da chi è organizzato
Sistema Natura è composta da Guide Ambientali Escursionistiche che si occupano
professionalmente da oltre dieci anni di escursionismo, di accompagnamento di gruppi in
ambienti naturali, di didattica, divulgazione, interpretazione ed educazione ambientale.
I corsi sono tenuti da Elena Pescante, Guida Ambientale Escursionistica e Dottoressa in
Geologia.
Dove si svolge
La parte teorica si svolgerà a Roma, presso i locali della Gelateria Splash, in Via Eurialo
n. 102 in orari e secondo il calendario sotto indicato; le uscite pratiche verranno effettuate
in località di grande valore naturalistico e di particolare interesse didattico.

“Mi presento… TEVERE!” – da Sabato 12 Marzo 2016

Lezione teorica (2 ore): “Il fiume Tevere e la sua biodiversità”
Escursione giornaliera alla Riserva Naturale Tevere Farfa
Lezione teorica (2 ore): “Il Tevere e Roma … nemici amici”
Passeggiata a Roma lungo i muraglioni del Tevere tra storia e leggende

Quota individuale di partecipazione

euro 80,00. La quota comprende: lezioni teoriche e pratiche; affitto del locale per le lezioni teoriche; utilizzo di materiale didattico; assicurazione RCT della Guida per le attività teoriche e pratiche; oneri. La quota non comprende: spese di trasporto, attrezzatura personale e pasti.

 

“LE FORZE DELLA TERRA” – Minicorso di Vulcanologia – da Sabato 30 Aprile 2016

Lezione teorica (2 ore): “Rocce ignee e vulcanismo”
Escursione giornaliera al Parco Nazionale del Vesuvio
Lezione teorica (2 ore): “Vulcani e terremoti come fratelli”Escursione giornaliera al Monumento Naturale della Caldara di Manziana
Laboratorio (2 ore): “Le rocce ci raccontano…”

Quota individuale di partecipazione:

euro 90,00. La quota comprende: lezioni teoriche e pratiche; affitto del locale per le lezioni teoriche; utilizzo di materiale didattico; assicurazione RCT della Guida per le attività teoriche e pratiche; oneri. La quota non comprende: spese di trasporto, attrezzatura personale e pasti.

I corsi verranno attivati al raggiungimento di un minimo di cinque iscrizioni e con un massimo di venti partecipanti.

PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI:

www.sistemanatura.eu

3470126336

sistemanatura@gmail.com

 

 

 

Corso Base di Escursionismo – AIGAE

Il piacere di trascorrere una giornata nella natura: un sempre maggior numero di persone decidono di trascorrere il loro tempo libero camminando lungo i tanti sentieri che percorrono i nostri territori, all’ombra di un bosco, lungo uno scintillante torrente o per raggiungere una cima panoramica. Ma la natura è di per sé piena di sorprese e… per non dover incorrere in spiacevoli situazioni è necessario avere alcune competenze di base e conoscere alcune semplici ma importantissime tecniche. Imparare come si prepara lo zaino, qual è l’abbigliamento più adatto, come pianificare l’itinerario, come non perdere il sentiero, saranno soltanto alcuni degli argomenti che verranno trattati, per poter vivere con serenità, autonomia e consapevolezza un giorno in escursione. Corso Base di Escursionismo

Il Corso Base di Escursionismo
Il corso intende trasmettere ai partecipanti gli elementi fondamentali e le tecniche di base
dell’escursionismo; si rivolge a tutti coloro che desiderano acquisire più autonomia e
consapevolezza e quindi una maggiore sicurezza nella preparazione e nello svolgimento delle
loro escursioni.
E’ organizzato su una base teorica (con l’utilizzo di un testo di riferimento), una fase di
sperimentazione e applicazione pratica e da una prova d’esame. L’esame finale consisterà in
una prova scritta ed in una prova pratica. Alla fine del corso e previo superamento
dell’esame verrà rilasciato un diploma AIGAE . Il diploma è propedeutico alla partecipazione al corso di 2° livello e potrà, in futuro, essere riconosciuto come credito formativo all’interno di un eventuale percorso di formazione per diventare Guida Ambientale Escursionistica.
E’ possibile accedere all’esame finale, anche attraverso il riconoscimento delle proprie
competenze, senza frequentare le lezioni.

Da chi è organizzato
Sistema Natura è composta da Guide Ambientali Escursionistiche che si occupano
professionalmente da oltre dieci anni di escursionismo, di accompagnamento di gruppi in
ambienti naturali, di didattica, divulgazione, interpretazione ed educazione ambientale.
Il corso è tenuto da Luca D’Alessandris, Guida Ambientale Escursionistica e Istruttore di
base AIGAE (breve curriculum a fondo pagina).

Dove si svolge
La parte teorica si svolgerà a Roma, presso i locali della Gelateria Splash , in Via Eurialo
n. 102 in orari e secondo il calendario sotto indicato; le uscite pratiche verranno effettuate
in località di grande valore naturalistico del Lazio e di particolare interesse didattico.

Quanto dura
Il corso avrà una durata di circa due mesi, iniziando Giovedì 18 Marzo 2016 e concludendosi
Domenica 29 Maggio 2016.
Sono previsti, quindi, otto incontri teorici, tre uscite pratiche all’aperto e la prova d’esame.
Verrà organizzata, infine, una serata per la consegna dei diplomi.

Quota individuale di partecipazione:
euro 120,00. La quota comprende: lezioni teoriche e pratiche; affitto del locale per le lezioni
teoriche; utilizzo di materiale didattico; assicurazione RCT della Guida per le attività teoriche
e pratiche; oneri. La quota non comprende: libro di testo euro 18,00; spese per esame AIGAE
euro 15,00; spese di trasporto, attrezzatura personale e pasti.
Il corso verrà attivato al raggiungimento di un minimo di cinque iscrizioni e con un massimo
di quindici partecipanti.

L’iscrizione dovrà pervenire entro e non oltre Venerdì 11 Marzo 2016.

PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI:

www.sistemanatura.eu

3477195024

sistemanatura@gmail.com

Corso Base di Escursionismo

 

Tour d’Ambin

Questo Tour è percorribile con condizioni di meteo stabile e senza innevamento stagionale persistente sopra i 2600 m di quota, condizioni generalmente presenti dalla seconda metà di luglio. Sono previsti 4 giorni di trekking e 3 notti in Rifugio alpino gestito in regime di mezza pensione al costo di circa 40 euro a testa a notte. A seconda delle varianti, la percorrenza complessiva è tra i 33-45 Km e il dislivello in salita tra i 2500-2800 m complessivi. Alcune varianti possono essere concordate con la Guida ma la loro effettiva percorribilità avverrà solo in presenza di idonee condizioni meteorologiche incontrate nel periodo di svolgimento. Tour d’Ambin

Nel Vallone delle Savine

Prima giornata
Col du Petit Mont Cenis (2.184m) – Rif. Vaccarone (2.747m)
attraverso il Vallon du Savine

Lunghezza itinerario: 10,8 Km
Dislivello salita: 736 m;
Dislivello discesa: 206 m
Difficoltà: E
Tempo cammino senza soste: 3h10′

L’itinerario si sviluppa nel tranquillo Vallon du Savine, in territorio francese, in direzione del Col Clapier ove il sentiero diventa una evidente mulattiera militare che collega, a tratti in maniera ardita, le fortificazioni italiane di confine con i baraccamenti del Gias, arroccati sul versante italiano poco sotto il Rif. Vaccarone raggiungibile da lì a breve in direzione del soprastante Colle dell’Agnello. Tour d’Ambin

Sopra il Rifugio Vaccarone Il Rifugio Vaccarone

La posizione del Rif. Vaccarone, dominante sulla media e bassa Val di Susa, consente di scorgere con facilità nelle giornate più terse la Sacra di San Michele e, sullo sfondo, la Città di Torino. Suggestive ed emozionanti le ore notturne quando possiamo ammirare lo splendido cielo stellato nell’attesa della fiammeggiante alba.

Varianti possibili:
1. transitando nei pressi del lago Giasset e dei laghi Perrin all’ombra del M. Malamot possiamo godere di una pittoresca visuale del vallone delle Savine (+1h30′ circa di percorrenza e +400 m dislivello);
2. dal Col Clapier raggiungiamo il Rif. Vaccarone, attraverso un facile ma erto sentiero attrezzato (+30′ circa di percorrenza).

Nel Vallone del Tiraculo

 

Seconda giornata
Rif. Vaccarone (2.747 m) – Rif. Levi Molinari (1.986 m)
attraverso i Denti di Chiomonte e “Pertus” di Colombano Romean

Lunghezza itinerario: 13,3 Km
Dislivello salita: 351 m
Dislivello discesa: 1249 m
Difficoltà: E
Tempo cammino senza soste: 4h

Sopra la Val di Susa

Giornata con l’itinerario più lungo dell’intero Tour anche se prevalentemente in discesa; si attraversano praticamente tutti gli ambienti alpini, dalle nude rocce del Rif. Vaccarone all’accogliente lariceto in cui è immerso il Rif. Levi-Molinari transitando su splendidi terrazzamenti di pascoli alpini.

I Denti di Chiomonte

La comoda mulattiera militare guida i nostri passi sino agli ingressi dell’acquedotto sotterraneo scavato nel 1500 da Colombano Romean per concederci finalmente, presso i calcarei Denti di Chiomonte, il panorama mozzafiato dei ripidi versanti valsusini dell’Alta Valle.

Varianti possibili:
1. in caso di previsioni meteo non propizie sarà possibile accorciare sensibilmente l’itinerario transitando attraverso il Passo Clopacà a 2.750 m di quota (9 Km, difficoltà E).
2. In caso di scarsa portata idrica dell’acquedotto e con preventivo accordo sarà possibile visitare e percorrere il cunicolo di Colombano (+1h percorrenza, 500 m in ambiente ipogeo). Tour d’Ambin

Il Bivacco Blais al Colle d’Ambin

Terza giornata
Rif. Levi Molinari (1.986 m) – Ref. d’Ambin (2.270 m)
attraverso il Colle d’Ambin (2.890 m)

Lunghezza itinerario: 9,8 Km
Dislivello salita: 1105 m
Dislivello discesa: 677 m
Difficoltà: EE / F+
Tempo cammino senza soste: 3h30′

E’ la tappa tecnicamente più impegnativa del Tour; saliremo nel punto più alto dell’anello attraversando l’ambiente sub-nivale del Colle d’Ambin ove, in un ripido intaglio della cresta di confine italo-francese, sorge il Bivacco Blais. Ripidissimo 300 m sotto i nostri piedi, custodito come un prezioso gioiello nello scrigno, ammireremo il bellissimo Lac d’Ambin.

Lo splendido Lago d’Ambin

Discendendo con attenzione il ripido versante francese costeggeremo a breve distanza lo specchio d’acqua e, seguendone l’emissario, verso i più declivi pascoli sottostanti raggiungeremo il Refuge d’Ambin.

La ripida discesa dal Colle d’Ambin

ATTENZIONE:
Questa tappa sarà percorribile solo in condizioni di scarso innevamento alle quote superiori ai 2600 m sul versante settentrionale (francese) o in condizioni di meteo favorevoli in quanto la discesa dal Colle d’Ambin si effettua attraverso una esile traccia di sentiero in un ripido canalone detritico. In caso di maltempo imprevisto sarà facoltà della Guida posticipare la traversata o proporre un’alternativa da proporre al gruppo. Nel caso eccezionale che pregiudichi permanentemente, in corso di trekking, l’attraversamento del Colle d’Ambin saranno proposte valide alternative di percorrenza che potranno variare anche sensibilmente la destinazione del Tour.
(* si veda a tal proposito la scheda del “Gran” Tour d’Ambin)

Il Refuge d’Ambin

Quarta giornata
Ref. d’Ambin (2.270 m) – Col du Petit Mont Cenis (2.184 m)
attraverso il Vallon d’Ambin e il “Chemin de chevre”

Lunghezza itinerario: 7,4 Km
Dislivello salita: 370 m
Dislivello discesa: 446 m
Difficoltà: E
Tempo cammino senza soste: 2h15′

Ultimo giorno di cammino, il più leggero di tutto il Tour, discende il medio vallon d’Ambin attraversando placidi pascoli e piccoli ontaneti sino a raggiungere il parcheggio de la Maroque. Tour d’Ambin

Vista sul Vallon d’Ambin dai pressi del Colle del Piccolo Moncenisio

Da qui percorreremo un tratto di strada sino a raggiungere l’inizio del Chemin de chevre, interessante sentiero che sfrutta i passaggi tra le ripide balze rocciose del versante destro del vallone in un rado quanto splendido bosco di pino cembro per riguadagnare infine i sommitali placidi pascoli del Col du Petit Mont Cenis ove ebbe inizio il nostro Tour.

Giglio Martagone nei pressi del Colle del Piccolo Moncenisio

Varianti possibili: Tour d’Ambin
1. nel tratto finale dell’itinerario è possibile deviare dal sentiero e ritornare al Colle attraverso il tratto iniziale del bellissimo Vallon du Savine; tale opzione può esser interessante nel caso in cui, nella prima giornata si fosse scelto di percorrere la variante all’itinerario standard che sale al lago Giasset e ai Laghi Perrin. (+45′ circa di percorrenza).

Un tour alla scoperta degli “Incurabili”: Farmacia, Museo Arti Sanitarie, Chiostro e Giardino dei Semplici I 27 febbraio

L’Associazione Culturale Econote in collaborazione con l’Associazione il Faro di Ippocrate vi guiderà in un tour nel mondo della scienza, della medicina e dell’arte attraverso la scoperta e la conoscenza della Farmacia degli Incurabili, del Chiostro dell’Ospedale del Popolo di S. Maria degli Incurabili con il suo “Giardino dei semplici” e al Museo delle Arti Sanitarie.
Farmacia 700 degli IncurabiliInterno della Farmacia 700 degli IncurabiliOspedale degli IncurabiliGiardino dei SempliciChiostro dell’OspedaleMuseo Arti Sanitarie
Questo tour ricalcherà la storia di una grande e lungimirante donna, Maria Lorenza Longo, fondatrice nel 1520 dell’Ospedale “S.M.d.P. degli Incurabili” a cui dedicherà l’intera vita per l’assistenza ai malati “ai margini” delle cure sanitarie e che putroppo sarebbero arrivati alla morte, ecco perchè degli “incurabili” e con particolare dedizione alle madri in attesa di qualsiasi ceto o rango, nubili o povere che non potevano partorire a casa, assicurando loro un’assistenza simile a quella domiciliare.
E’, infatti, nota una sua frase ritrascitta su una lapide ora presente nel chiostro dell’Ospedale, parte del testamento di Maria Longo, precorritrice a quei tempi, che dice:

Qualsiasi Donna
Ricca o Povera
Indigena o Straniera
Purchè Incinta
Bussi
E le Sarà Aperto

Il progetto ospedaliero della Longo aveva però un fine ancor più ambizioso: cure gratuite, ricovero e ricerca scientifica, non solo un luogo dove andare a morire. Tanto da diventare l’Ospedale del Reame con i più rinomati maestri di medicina (tra cui anche il Moscati) divenendo, addirittura, punto di riferimento per i malati provenienti da ogni parte d’Europa.

Si arriverà nel cuore antico della città di Napoli, la collina di Capo Napoli, al complesso sanitario degli Incurabili, di epoca rinascimentale, originariamente, comprendeva la chiesa di Santa Maria del Popolo, la chiesa di Santa Maria Succurre Miseris dei Bianchi e lo storico ospedale di Santa Maria del Popolo degli Incurabili. Col tempo ingloberà anche la chiesa di Santa Maria delle Grazie Maggiore a Caponapoli e l’omonimo chiostro, il complesso di Santa Maria della Consolazione, la chiesa di Santa Maria di Gerusalemme e il chiostro delle Trentatré. Oltre che dalla notevolissima farmacia settecentesca realizzata da Bartolomeo Vecchione; essa, quasi del tutto intatta, è composta da due sale con l’originaria scaffalatura completamente in legno, sulla quale, sono presenti circa 400 preziosi vasi in maiolica dell’epoca, realizzati da Donato Massa (gli stessi che realizzeranno il Chiostro di S.Chiara).

Informazioni riguardanti la visita:

Pagina fb dell’evento: https://www.facebook.com/events/231989377134516/

N.B: è obbligatoria la prenotazione al num. 3474504251 anche sms o via mail a info@econote.it lasciando un contatto telefonico e numero dei partecipanti.

ORE: 10.00

DOVE: Uscita Museo della Metropolitana linea 1 (in via Foria), nei pressi del Museo Nazionale di Napoli, ci raggrupperemo e raggiungeremo poi il Complesso degli Incurabili.

DURATA DELLA VISITA: massimo 2 ore.

 

QUOTA DI PARTECIPAZIONE: guida + contributo organizzativo (il contributo della guida sarà devoluto all’associazione di volontariato il Faro di Ippocrate solo per fini esclusivi di conservazione e restauro dei luoghi visitati).

Adulti: 13 euro – Ragazzi da 11 a 16 anni: 9 euro – Ragazzi fino a 10 anni: gratis

Numero minimo di partecipanti: 10

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