Un trekking tra l’Aspromonte e le Serre sul Sentiero del Brigante 30 Maggio – 2 Giugno 2015

Il G.E.A. – Gruppo Escursionisti d’Aspromonte ( link www.gea-aspromonte.it ), per celebrare i suoi 30 anni di attività, organizza un trekking lungo il “Sentiero del Brigante” ( link www.sentierodelbrigante.it ), il più lungo tra i sentieri d’Aspromonte.
Si tratterà di un cammino suddiviso in 4 tappe, dal 30 maggio al 2 giugno 2015, che condurrà gli escursionisti attraverso i luoghi più caratteristici e suggestivi del Parco Nazionale d’Aspromonte e del Parco Regionale delle Serre, seguendo il percorso della Via Grande, antica via di comunicazione che fu nei secoli passaggio obbligato per mercanti, eremiti e asceti ma anche scenario di scorribande e fughe di ribelli, fuggitivi e briganti che nei monti tra l’Aspromonte e le Serre trovarono rifugio.
Durante il trekking camminare non sarà l’unica attività. Sono previsti, infatti, confronti sui temi storici del brigantaggio, sull’importanza del turismo montano per lo sviluppo locale ma anche incontri con suonatori di musica etnica e degustazioni di prodotti tipici locali.
Il tutto praticando un’attività sana ed a basso impatto ambientale immersi nell’inconfondibile scenario di una terra che merita di essere scoperta, valorizzata e promossa.
Sul sito www.sentierodelbrigante.it e su quello www.gea-aspromonte.it sono disponibili tutte le informazioni su come partecipare.

 

 

 

 

Escursioni Parco Nazionale del Pollino – “I CINQUE ELEMENTI”

“I CINQUE ELEMENTI”

ESCURSIONI NEL PARCO NAZIONALE DEL POLLINO

(Iª PARTE)

La teoria dei cinque elementi, la si può considerare come una evoluzione della teoria dello yin-yang. La possiamo anche considerare come un metodo ancora più preciso, per descrivere tutti i fenomeni che ci circondano.
I cinque elementi sono: metallo, acqua, legno, fuoco e terra.
Ogni elemento, esprime una qualità fondamentale dei vari fenomeni naturali che accadono in natura.
Sulla base dei cinque elementi si imposta poi tutta la filosofia medica cinese in quanto ad ogni elemento corrisponde un organo, un sapore, una emozione, un colore, una stagione, una direzione, un aspetto climatico.

“Troverai di più nei boschi che nei libri. Gli alberi e le pietre ti insegneranno ciò che non si può imparare da maestri.”
(San Bernardo)

LEGNO – Primavera

La primavera è la prima stagione dell’anno nuovo, è il tempo della semina e il sole sorge da est ogni mattino.

domenica 12 aprile: “Sulle tracce della Grande Quercia” – Cozzo della Rena (855 m.) – Lungro – (T)
sabato 25 aprile: “La Sacra Pietra” – Monte Séllaro (1439 m.) – festività Madonna delle Armi (santuario 1015 m.) – Cerchiara di Calabria – (E)
domenica 10 Maggio: “Le Peonie Pellegrine” – La Mula (1935 m.) – S. Donato di Ninea – (EE)
domenica 24 maggio: “Gli Alberi elefante” – Fossi della Neve (1685 m.) – Saracena – (E)
martedì 2 giugno: “La via del legno” – Piano della Magàra (1460 m.) – Saracena – (T)

FUOCO – Estate

Il fuoco è il sud, rappresenta la massima espansione, la crescita e il movimento.

domenica 21 giugno: “I giganti della montagna” – Monte Pollino (2248 m.) e Pollinello (1792 m.) – (EE)
domenica 28 giugno: “Il menhir” – Pietra Lunga (900 m.) – Acquaformosa – (E)
domenica 5 luglio: “Leggiamo insieme il bosco” – per bambini – località Palmenta (1336 m.) – Lungro – (C)
domenica 12 luglio: “Verso Bosco Sant’Elia” (1350 m.) – Lungro – (E)
venerdì 31 luglio: “Sotto il cielo di luce” [escursione notturna] – Piani di Scifarello e Caramolo (1583 e 1565 m.) – Lungro e Saracena – (E)
domenica 2 agosto: “La luna, le stelle, la fede” [escursione notturna] – Lungro (centro storico) – (T)
sabato 8 agosto: “Esplorando il Fiume Tiro” (650 m.) – Lungro – (EE)
sabato 29 agosto: “Il Capodanno estivo” [tramonto e alba] – Cozzo Pellegrino (1987 m.) – S. Donato di Ninea – (EEA)

CONTINUA…

Info, iscrizioni e costi (agevolazioni per gruppi):

Pierre Frega

Guida Ufficiale del Parco Nazionale del Pollino

Cell. 339.7665640

frega01@libero.it

https://pierredellemontagne.wordpress.com/

Su richieste specifiche è possibile organizzare escursioni personalizzate. Ogni escursione può essere riproposta anche al di fuori delle date indicate. Il presente calendario può subire variazioni per motivi tecnici ed organizzativi.

Per tutte le escursioni il ritrovo è presso Piazza Casini – Lungro (CS)

Note generali

Contattare la guida per tempo, almeno due giorni prima dalla data prevista in calendario. Provvedere ad un abbigliamento comodo a seconda delle attività: t-shirt, camicia, maglia o pile, giacca antivento, berretto; calzature: scarponcini da trekking o comunque scarpe comode adatte al tipo di itinerario. Altri accessori: crema di protezione solare, torcia, occhiali da sole, sacchetto porta-rifiuti.

Alimentazione: pranzo o colazione al sacco, bottiglia d’acqua da un litro o un litro e mezzo. Le attività possono variare a causa di condizioni meteo avverse eo per indicazione-consiglio della guida. Su richiesta gli itinerari, in accordo con la guida, possono essere adattati alle esigenze del gruppo. Le attività sono confermate se si compone un gruppo minimo di 4 partecipanti. Per singoli o gruppi meno numerosi contattare la guida.

SCALA DELLE DIFFICOLTA’

C = Culturale. Itinerario di interesse culturale, archeologico,storico,artistico etc. con brevi camminate

T = Turistico (facile per tutti) Itinerari su percorsi non lunghi, ben evidenti senza problemi di orientamento. Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano e una preparazione fisica relativa alla camminata.

E = Escursionistico (Media difficoltà) Itinerari che si possono sviluppare su sentieri di ogni genere ma non problematici, non richiedono l’uso di equipaggiamento specifico. Richiedono un sufficiente senso di orientamento, esperienza e conoscenza del terreno montagnoso, allenamento ala camminata e calzature ed abbigliamento adeguati.

EE = Escursionisti Esperti (Difficoltosa) Percorsi che implicano capacità di muoversi su terreni particolari a quote relativamente elevate. Sono necessarie esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell’ambiente alpino, equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguate.

EEA = Escursionisti Esperti con Attrezzatura (particolarmente difficile) Percorsi attrezzati o vie ferrate dove si richiede l’uso di dispositivi di auto assicurazione (corde, imbracatura, moschettoni, ramponi, picozza, etc.

 

Profilo Guida su Escursionismo.it : Pierre Frega

 

Le stagioni sono quello che dovrebbe essere una sinfonia: quattro movimenti perfetti in intima armonia l’uno con l’altro.

(Arthur Rubinstein)

 

Incidenti in montagna – Intervista a Paolo De Luca

Purtroppo si parla sempre più spesso di incidenti in montagna. E’ un fenomeno in crescita perché è aumentato il numero di coloro che desiderano praticare escursioni ed arrampicate sia in inverno che in estate, affascinati dalle alte quote e dai paesaggi spettacolari.

Nella maggior parte dei casi gli incidenti sono da ricondurre a superficialità e scarsa preparazione: molte tragedie si potrebbero evitare se gli escursionisti e gli alpinisti facessero più attenzione alle indispensabili norme di sicurezza; l’esperienza, invece, ha dimostrato che spesso la difficoltà deriva da una sopravalutazione delle proprie capacità e da una scarsa valutazione del percorso che si vuole intraprendere e dei relativi rischi.

 

Quali sono le precauzioni da adottare per evitare incidenti in montagna?

Preliminare a qualsiasi attività in montagna, è la consultazione dei bollettini meteo, tenendo tra l’altro presente che in montagna le condizioni del tempo possono cambiare in pochi minuti, come ad esempio accade sulla catena montuosa del Gran Sasso d’Italia data la sua particolare vicinanza ai due mari.

Come già accennato, fondamentale è scegliere l’itinerario in base alla propria preparazione fisica e tecnica. Abbigliamento ed equipaggiamento devono essere adeguati alla difficoltà ed alla durata dell’escursione. Nello zaino non deve mai mancare l’occorrente per le situazioni di emergenza: telo termico, lampada frontale, Kit di primo soccorso, telefonino cellulare – Gps , pala, sonda, Artva (apparecchio di ricerca dei travolti in valanga); utile per il corretto funzionamento degli strumenti elettronici è il controllo periodico delle batterie per verificare la carica residua e l’utilizzo di tipi ad alta capacità. E’ preferibile non avventurarsi da soli.

Consigli a parte, da più fronti si invoca una legge in grado di arginare l’impennata di incidenti in montagna. Attualmente, infatti, non esiste una normativa con regole specifiche per la sicurezza dello sciatore-alpinista, dell’alpinista, dell’escursionista e più precisamente per gli sport di avventura. A mio avviso, innanzitutto si potrebbe modificare la Legge 363/2003 sulle norme di sicurezza e di prevenzione infortuni per lo sci di discesa e fondo estendendola anche allo sci alpinismo, all’escursionismo, all’alpinismo. Così come nell’attuale Legge si stabiliscono precise regole sulle piste da sci, anche nel caso di escursioni e arrampicate in montagna è necessario fissare regole più stringenti.

Una soluzione potrebbe essere quella di stipulare una polizza assicurativa per le attività sportive: credo ci siano formule che coprono escursioni impegnative e probabilmente anche vie ferrate (sicuramente non arrampicate di alto livello). Nella maggior parte dei Paesi europei è prevista un’assicurazione per questo genere di attività: con circa 20-30 euro l’anno si è coperti in caso di infortunio.

 

Quale potrebbe essere un valido deterrente per limitare, se non cancellare, le imprudenze in montagna?

Penso che bisognerebbe far pagare per intero al cittadino le operazioni di salvataggio in montagna. Infatti, le operazioni di soccorso alpino, oltre ad impegnare mezzi e decine di uomini, mettendone a rischio la vita, in Italia sono un costo imputato per intero alla collettività perché gestito dal Servizio sanitario nazionale. La persona soccorsa, quindi, non paga nulla. Per riflettere, basti pensare che un minuto di volo di un elicottero medicalizzato può arrivare a costare anche 200 euro; cifre inferiori, ma di tutto rispetto, per le operazioni di soccorso con elicottero non medicalizzato o a piedi. In Austria ed in Slovenia, che dal confine Italiano distano pochi chilometri in linea d’aria, il costo del soccorso è a totale carico del cittadino in emergenza. In questo modo si cerca di responsabilizzare coloro che decidono di avventurarsi in montagna senza una preliminare valutazione del percorso e delle proprie capacità. E’ solo in questo modo che gli incidenti potranno diminuire e tante vite umane potranno essere risparmiate; il tutto accompagnato, ovviamente, da un risparmio di soldi pubblici che potrebbero essere investiti nell’acquisto di nuove apparecchiature elettromedicali da destinare agli ospedali.

 

Convinto di questa proposta?

Certo. Mi sembra logico che i costi di soccorso alpino siano addebitati a chi ne beneficia. Andare in montagna è una scelta che comporta un margine di rischio; chi poi imprudentemente si mette in condizione di pericolo deve accettarne le conseguenze, anche economiche. Il paragone con altri tipi di soccorso (incidenti stradali ecc.) non regge; tempi, costi e difficoltà di intervento sono sicuramente inferiori e meno problematici.

La mia non è una voce isolata: a favore della proposta si sono recentemente schierati diversi esperti del settore come Lara Magoni (ex sciatrice alpina, ex dirigente FISI, Consigliere della Regione Lombardia), Danilo Barbisotti (Presidente CNSAS Lombardia – Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico), Reinhold Messner, Giampiero Di Federico, Pasquale Iannetti, i vertici del CAI, il Touring Club Italiano. Tutti concordano sul deterrente di tipo economico quale strumento per disincentivare i comportamenti negligenti e sull’importanza di diffondere la cultura della prevenzione del rischio.

 

A chi il compito certificare la sussistenza dei requisiti necessari a giustificare gli interventi di soccorso alpino?

I reparti specializzati del Corpo Forestale dello Stato, Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Esercito (Alpini) hanno la preparazione giuridico – operativa per permettere ai propri uomini di poter ricostruire esattamente qualsiasi evento legato ad infortuni ad alta quota, utilizzando come parametro di riferimento le linee guida del C.A.I. sulle regole di comportamento in montagna. Infatti ogni corpo ha una propria squadra di soccorso alpino pronta a collaborare, con quella del C.N.S.A.S del Club Alpino Italiano la quale, ai sensi di una Legge di protezione civile, ha il compito di provvedere alla vigilanza e prevenzione degli infortuni nelle attività alpinistiche escursionistiche e speleologiche nonché al soccorso degli infortunati, dei pericolanti e al recupero dei caduti ad opera di tecnici di soccorso alpino inquadrati come “volontari” e quindi senza alcuna retribuzione economica.

 

In Italia ci sono regioni dove il soccorso alpino si paga?

In Trentino Alto Adige, Val d’Aosta e Veneto, regioni ad alta vocazione montanara, i propri governanti hanno deciso di porre fine alla gratuità completa degli interventi di soccorso alpino facendo pagare al cittadino in emergenza una sorta di ticket per ogni chiamata invece dell’intero salvataggio. Questo ticket sembra aver funzionato bene perché le autorità e gli esperti del settore hanno registrato una effettiva diminuzione delle richieste di intervento.

Linea dura in Regione Lombardia contro le imprudenze in montagna: dopo l’introduzione dell’ARTVA obbligatorio su tutti i territori innevati fuoripista, il soccorso in montagna è a pagamento sull’intera Regione con l’introduzione, anche qui, di un ticket. In Piemonte il tema è al centro di un dibattito da tempo, ma sinora nulla di fatto.

 

Ma quanto costa un intervento?

Trentino Alto Adige: ticket 30,00 euro per il ferito grave (in caso di ricovero ospedaliero o in presenza di un referto medico che attesti la gravità dell’emergenza sanitaria); ticket di 110,00 euro per il ferito lieve e ticket di 750,00 euro per persona
Valle d’Aosta: gratuito in caso di emergenza sanitaria; ticket di 800,00 euro per intervento inappropriato a mezzo elicottero (rilevato dall’equipaggio intervenuto – es. alpinista bloccato in parete o escursionista con attrezzatura inadeguata) e ticket di 100,00 euro + 74,80 euro/min (costo al minuto di volo con aeromobile AB412 o 137,00 con aeromobile AW139) per chiamate totalmente immotivate ( rilevate dall’equipaggio intervenuto).
Veneto: 25,00 euro/min fino ad un massimo di 500,00 euro per il ferito grave (con ricovero ospedaliero o accertamenti in Pronto Soccorso di un ospedale pubblico); 90,00 euro/min fino ad un massimo di 500,00 euro per ferito lieve o persona illesa.

Gli introiti ovviamente non vanno nelle tasche del Soccorso Alpino ma in quelle del sistema sanitario nazionale.

 

E IN ABRUZZO?

In Abruzzo, la Legge Regionale n.1 del 10.01.2011 stabilisce che il soccorso non sanitario è a pagamento. Questa Legge, non si sa per quale motivo, ancora non viene applicata.

 

IL CORPO NAZIONALE SOCCORSO ALPINO DEL C.A.I. PERCEPISCE FINANZIAMENTI PUBBLICI PER GARANTIRE I SALVATAGGI IN MONTAGNA?

 

Si. Percepisce finanziamenti pubblici per circa 10 milioni di euro l’anno tra Stato ed enti autarchici locali quali Regioni, Province, Comuni. A questo punto, un aspetto da risolvere è quello di stabilire se l’organizzazione CNSAS formata da volontari è opportuno riceva finanziamenti pubblici invece di utilizzare squadre di professionisti altamente specializzati già esistenti nel Corpo Forestale dello Stato (Soccorso Alpino Forestale), Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza (Soccorso Alpino Guardia di Finanza), Vigili del Fuoco (Speleo Alpino Fluviale), Esercito (Alpini) a cui eventualmente destinare quelle somme aumentando l’efficacia dei soccorsi. A tal proposito è da dire che la tempestività negli interventi è maggiore da parte dei professionisti visto che i volontari devono lasciare il lavoro e non sono in continua attesa e disponibilità per le emergenze.

E’ mai capitato di assistere a scene curiose di gente in difficoltà?

Sì, quasi sempre, una in particolar modo merita di essere ricordata perché mi ha fatto capire – una volta per tutte – che le operazioni di soccorso alpino, siano esse di carattere sanitario e non, devono essere fatte pagare per intero al cittadino in emergenza!

In una bella giornata di sole, ero con un mio amico medico sulla cresta Ovest che dalla cima più elevata del massiccio montuoso del Gran Sasso d’Italia, la vetta occidentale del Corno Grande (2912 m s.l.m.), scende alla Sella del Brecciaio (2506 m s.l.m.) quando, in un punto molto esposto e difficile, abbiamo incontrato una coppia. Lei in evidente difficoltà, con una decadenza fisica significativa piangeva e per la paura non voleva più andare avanti né tornare indietro. Ci siamo subito fermati per prestare aiuto immediato. Il signore che era con Lei ci disse: ” Grazie, non abbiamo bisogno di nulla; tra poco, se la mia compagna non riprende a salire, chiamerò l’elicottero per farla venire a prendere e farla portare al piazzale dove abbiamo l’auto parcheggiata. Tanto è tutto gratis… così approfittiamo per fare un bel giro e vedere il Gran Sasso dall’alto”.

Questo episodio dimostra non solo la scarsa preparazione di qualcuno che si avventura in montagna, ma anche il poco valore etico nel considerare il lavoro del Soccorso Alpino e la spesa che ricade comunque su tutta la comunità.

 

Paolo De Luca

Maestro di Sci

Accompagnatore di media Montagna

Pietracamela (Te)

E mail: pdeluca67@libero.it Tel. 349-1758595

Profilo Guida su Escursionismo.it : Paolo De Luca

Anello Castel Giuliano (Cerveteri)

Anello castel giuliano

Lunghezza totale 14,5 km ( 5h )
solo anello con cadute acqua 9/10km 3h escluso soste (partendo da cerveteri)

Sara’ necessario guadare almeno 2 volte il corso d’acqua
evitare quindi periodi con piogge recenti

Da cerveteri si parcheggia a fianco del cimitero posto all’estremo nord del paese

Dislivello: non impegnativo (vedi grafico)

 

COSA VEDERE E FOTOGRAFARE: LE CADUTE D’ACQUA

CARTA ESCURSIONISTICA DI CAPO PALINURO, COSTA INFRESCHI E MONTE BULGHERIA.

Un prodotto editoriale senza precedenti.

Uno strumento tecnico per gli esperti di escursionismo e trekking facile da maneggiare anche dal turista affamato di curiosità. La Carta Escursionistica dei sentieri di Capo Palinuro, Costa degli Infreschi e Monte Bulgheria curata dalle Guide Ambientali Escursionistiche Ferdinando Ramondo e Salvatore Calicchio con il supporto di altre guide AIGAE della Campania, edita da Monte Meru Editrice, è un modello di versatilità e sensibilità per le bellezze naturali, storiche e culturali del Basso Cilento.
La distribuzione della cartografia escursionistica è iniziata ai primi di agosto 2012 e sta spopolando nelle librerie ed edicole sul territorio ma anche a livello nazionale.
La carta rappresenta la costa del Cilento in scala 1:25.000, primo esempio in scala di questo tipo, segnalando i più importanti sentieri naturalistici e storici da Pisciotta, passando per il Monte Bulgheria e Capo Palinuro, fino alla Costa degli Infreschi. La carta è in Italiano e Inglese.
Costruita dai cartografi di Monte meru Editrice sulla base del modello IGM, grazie alle curve di livello, le quote, le indicazioni di punti panoramici, aree attrezzate, pareti per l’arrampicata, la dettagliata toponomastica, la Carta Escursionistica di Monte Meru Editrice è un prodotto di estrema versatilità.

La chiarezza illustrativa accompagnata da indicazioni storico-naturalistiche degli itinerari mappati la rendono fruibile sia agli esperti di escursionismo sia ai curiosi affamati di scoperta.
Un lavoro certosino durato 4 anni che ha visto in prima linea la Guida Ferdinando Ramondo, coordinatore del progetto, impegnato nel rilievo dei sentieri con apparati GPS di tipo escursionistico che hanno permesso di mappare i più straordinari percorsi escursionistici di questo territorio consentendo di offrire un prodotto di impressionante qualità.

Un lavoro dal valore ben superiore al prezzo di distribuzione, 9 euro.

CORSO DI ESCURSIONISMO BASE AIGAE NEL CILENTO

L’associazione “Amici del Monte Antilia” in collaborazione con la Guida Ambientale Escursionistica Ferdinando Ramondo organizzano il 1° Corso di Escursionismo base con didattica AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche) a Montano Antilia (Sa). Una nuova proposta formativa per tutte le persone che praticano attività escursionistiche e che mira a valorizzare e promuovere il territorio del Cilento interno ricco di emergenze naturalistiche e paesaggi di ogni genere. Il corso è il primo passo per chi intende far diventare questa passione un giorno la propria professione.

 

CORSO DI ESCURSIONISMO – Con didattica nazionale WGLT di AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche) Corso di livello BASE – 1° Level Working Group Leader Training con rilascio di brevetto/certificazione valevole per il proseguimento della didattica di AIGAE,il percorso formativo a livelli per diventare Guida Ambientale Escursionistica.

CORSO A NUMERO CHIUSO – 10 POSTI DISPONIBILI
Argomenti trattati nel corso:
Abbigliamento, equipaggiamento, cartografia e orientamento, sicurezza,alimentazione e allenamento, primo soccorso.
Corso teorico e pratico con esame finale.
Inizio previsto: fine Marzo 2015
Sede: Montano Antilia (Sa)
Lezioni serali dalle ore 20:00 alle 23:00
Le lezioni saranno tenute da:
Ferdinando Ramondo
Guida Ambientale Escursionistica regolarmente abilitata alla professione e Istruttore di Escursionismo WGLT di AIGAE
INFO E ISCRIZIONI
Associazione Amici del Monte Antilia
e-mail: amicimonteantilia@hotmail.com
Cell. 347 1354454

Con il patrocinio del Coordinamento Formazione Nazionale AIGAE – ASSOCIAZIONE ITALIANA GUIDE AMBIENTALI ESCURSIONISTICHE

 

F.O.G. Festival 19 Aprile 2015

Il F.O.G. Festival si terrà nell’ antico Borgo della Farnesiana ad Allumiere a soli due passi da Roma e ci regala una giornata speciale dedicata allo sport in natura, con buona musica, tantissime attività per bambini da provare…… circuito con mini moto da enduro, gimcana con mountain bike, pony riding, giochi di campagna in compagnia dei boy scout.
Per gli adulti escursioni guidate in mountain bike, a cavallo, trail podistico non competitivo, trekking a piedi e enduro in moto.

Per chiudere in bellezza, per tutti L’agriturismo Tenuta Farnesiana preparerà un ricco buffet di prodotti aziendali e territoriali con salumi, formaggi, verdure di stagione, paste fatte in casa, carne alla brace e dessert al costo di euro 20.00 per adulti e euro 12.00 per bambini.

L’allegria della giornata sarà, garantita da musica dal vivo e balli di gruppo.

Per ulteriori informazioni
Tel: 0766/841268
info@terredellafarnesiana.it http://terredellafarnesiana.it/lp/farnesiana-outdoor-games-2015/
Profilo Associazione su Escursionismo.it : Terre della Farnesiana