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La poderosa Rocca Calascio, con i suoi 1464 metri d'altitudine, è una delle fortificazioni più elevate e spettacolari dell'Appennino centrale. Edificata a scopo difensivo, era al centro di un complesso sistema di relazioni ottiche con altre strutture di difesa e d'avvistamento. Costruita interamente in pietra e d'uso esclusivamente militare, la rocca si fonde con l'ambiente circostante, integrandosi nell'impervia orografia del sito. Presenta una pianta quadrata con torrioni circolari agli angoli e un maschio centrale quadrato. La profonda scarpatura delle torri angolari testimonia l'accuratezza costruttiva e la complessità architettonica della struttura in relazione alle dure caratteristiche ambientali. Nelle torri si osservano singolari feritoie, costituite da un'arciera e da una sottostante archibugiera circolare, quest'ultima usata per la difesa ravvicinata. Nel basamento della torre centrale quadrata si apre l'ingresso che, come in altre torri d'avvistamento isolate, è sopraelevato rispetto al piano di calpestio della corte interna. La rocca, posta all'estremità più alta, a dominio della valle del Tirino e della Piana di Navelli, ha svolto un'importante funzione di sorveglianza del percorso tratturale aquilano. Sotto la rocca vera e propria, separate da un fossato, s'individuano diverse abitazioni, che costituivano l'antico borgo di Rocca Calascio. Ben conservata è anche la chiesa ottagonale della Madonna della Pietà, costruita nel 1451.