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Pannelli didattico-informativi illustrano le vicissitudini dell'animale, scomparso dal Gran Sasso oltre 100 anni fa e documentano le fasi del progetto di reintroduzione. La complessa operazione che ha riportato lo splendido ungulato sulle montagne del Parco è stata rafforzata dalla realizzazione dell'area faunistica, prossima alla Cascata del Vitello d'oro, di circa quattro ettari che accoglie diversi esemplari. L'esposizione nel Museo è unica in ambito Europeo per il tematismo affrontato e per la sua originale organizzazione interna, con zone per giochi ed esperienze sensoriali che dal Museo si allargano verso la montagna, verso l'Area Faunistica e verso il sentiero naturalistico fruibile dagli studenti per indimenticabili giornate in natura, in cui l'animale simbolo del Parco li accompagna alla scoperta degli ambienti montani. Le attività del Museo favoriscono la visita al paese di Farindola che è porta di accesso alla montagna dal versante Vestino con la percorrenza dei sentieri della zona e, a ridosso della montagna, nella località di Rigopiano.