Il DPCM del 3 novembre 2020 segna un necessario adeguamento delle norme che affrontano e contrastano la pandemia da SARS-CoV-2. Tale adeguamento riguarda principalmente la scalarità delle misure rispetto al livello di contagi e di rischio sanitario nelle diverse regioni. Il DPCM, infatti, conferma ed individua una serie di misure finalizzate al contenimento della pandemia a livello nazionale e introduce la classificazione delle regioni sulla base di 21 parametri che sono in grado di descrivere lo stato del contagio, ma anche la capacità del sistema sanitario regionale di riferimento a fronte alle necessità di trattamento e cura dei contagiati.
Il DPCM definisce tre tipologie di classificazioni delle regioni: “aree caratterizzate da uno scenario di elevata gravità e da un livello di rischio alto” (definite correntemente Zone Arancioni) e “aree caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto” (definite correntemente come Zone Rosse), tutte le altre regioni, per cui valgono le indicazioni generali del DPCM, sono correntemente definite Zone Gialle.
Le indicazioni emanate da FederTrek per i propri accompagnatori e tesserati richiedono necessariamente un chiarimento rispetto alle Zone Arancioni e Zone Rosse.
Nelle regioni riconosciute come “aree caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto” (Zone Rosse), sono da ritenersi sospese tutte le attività escursionistiche, di trekking e di urbantrek, in ottemperanza all’obbligo di spostamento dal proprio comune esclusivamente per comprovare necessità.
Nelle regioni riconosciute come “aree caratterizzate da uno scenario di elevata gravità e da un livello di rischio alto” (Zone Arancioni) vige la prescrizione secondo cui è possibile muoversi fuori del comune per svolgere le attività non sospese. In questo contesto di rischio, per contribuire a non far progredire lo status della regione verso una Zona Rossa, si consiglia fortemente di sospendere le attività, di trekking e di urbantrek per ragioni precauzionali.
Nelle “Zone Gialle” ribadiamo la necessità di prestare la massima attenzione e prudenza nello svolgere le attività di escursionismo e trekking richiamando il senso di responsabilità di chi partecipa e di chi organizza momenti di trekking in gruppo. Le escursioni e i trekking devono rispettare le indicazioni FederTrek prestando particolare attenzione alla dimensione del gruppo, che sia compatibile con le caratteristiche del percorso e consenta di far rispettate le distanze di sicurezza (1 metro con mascherina e 2 metri senza mascherina quando si cammina) soprattutto nelle regioni in cui è prescritto l’uso della mascherina ogni volta che ci si ferma.
Seguendo il buon senso e le indicazioni messe a disposizione da FederTrek, il trekking in tutte le sue forme ha tutte le caratteristiche per essere un’attività che garantisce il distanziamento fisico determinando un benessere psico-fisico dovuto all’attività in ambiente naturale. In alcune regioni siamo stati costretti a sospendere le attività, ma confidiamo che questo sacrificio ci consenta di ritornare a camminare quanto prima