Alla scoperta dell’antico Carnevale degli “Zanni”

Non solo viaggi in regioni remote del mondo alla ricerca di contatti con popoli e civiltà diverse dalle nostre, ma vi porto anche in Italia alla scoperta di tradizioni di nicchia perché antiche e ignote: piccole chicche tutte da scoprire anche nel nostro bel paese.
Per l’appunto, paese che vai, tradizioni bizzarre che trovi!
Ogni paese, ogni città, ogni comunità è profondamente legata alla propria cultura e alle proprie usanze e il bello del viaggiare è sicuramente la scoperta: non solo di luoghi che non conosciamo ma anche di culture e tradizioni diverse dalle nostre.
Vi propongo questo Week End legato al Carnevale: il “Carnevale degli Zanni” e il Carnevale di Ascoli Piceno.
Il primo, sconosciuto a molti a causa della posizione isolata e pochissimo nota dei paesi in cui si svolge, nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga.
Fino a qualche anno fa il Carnevale era appannaggio esclusivo degli abitanti delle due sconosciute frazioni in cui si svolge. Dal 2011 è entrato a far parte dei Carnevali storici del Piceno assieme a quelli di Castignano, Offida ed Ascoli che, oltre ad essere diversi tra loro, si distinguono da tutto il resto del panorama carnevalesco nazionale: qui il divertimento è legato a sfilate di carri allegorici e maschere di cartapesta mentre nel piceno il carnevale si svolge a terra in un continuo scambio di ruoli tra maschere e spettatori.
Lo Zanni era un personaggio del teatro comico dell’antica Roma, in seguito
divenuto maschera della commedia dell’arte. Il nome di Zanni, come Zuan, è una versione veneta del nome Gianni, un nome molto diffuso nel contado veneto-lombardo. C’è chi sostiene infatti che i maestri comacini lombardi, arrivati nei paesi intorno ad Ascoli per lavorare il travertino, abbiano importato la maschera dello Zanni.

Le maschere caratteristiche degli Zanni sono coloratissimi ed originali copricapi che molto richiamano quelle dei paesi nordici.
Come nella migliore tradizione carnascialesca, la realtà quotidiana si rovescia, e una folla colorata inonda le stradine di musica e danze. Il sabato di Carnevale, nel primissimo pomeriggio, all’ora di pranzo, il “corteo degli Zanni” percorre l’unica strada che unisce i borghi in cui si svolge l’evento, accompagnato dalla musica degli organetti. Per coprirne la distanza di pochi chilometri, il corteo impiega ore, facendo molte soste lungo il percorso per cantare, ballare e gustare vivande e vino che gli abitanti del paese preparano e offrono ai viandanti. I balli coinvolgono inevitabilmente anche il pubblico. Difficile non abbandonarsi al fascino di questo contemporaneo rito propiziatorio gustando il cibo tipico offerto: ravioli di castagne, castagnole fritte, vino cotto e… qui mi fermo per non torturarvi ulteriormente con l’acquolina in bocca. Venite ed assaggiateli!

Invece il suggestivo carnevale di Ascoli Piceno si contraddistingue oltre che per l’incantevole sito in cui si svolge, Piazza del Popolo in primis, una delle più belle piazze d’Italia ed il centro storico della città, per le decorazioni che ne fanno gli abitanti addobbando tutto con caratteristici ed eleganti lampadari fin de siecle che creano l’atmosfera di un fastoso teatro all’aperto.
Qui lo spirito giocoso del carnevale trova la sua declinazione migliore con la capacità di coinvolgere gli spettatori nelle storie, nei racconti e nelle rappresentazioni delle maschere, (macchiette), fino a renderli parte integrante della loro mascherata.
La macchietta spesso è un singolo cittadino che interpreta un personaggio caratteristico del luogo ed i suoi sketch sono sovente in dialetto locale.
Lu sfrigne è la caratteristica maschera del carnevale di Ascoli Piceno: un pezzente che si ripara con un ombrello da cui pendono aringhe.

Programma:
Venerdi 28 Febbraio : Visita guidata ad Ascoli Piceno
Ritrovo dei partecipanti ad Ascoli Piceno nel punto indicato “APPUNTAMENTO” nel link sottostante.
La città sorge alla confluenza fra il fiume Tronto e il torrente Castellano, ed in mezzo a due aree protette, il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga a sud ed il Parco Nazionale dei Monti sibillini a nord-ovest. Ci viene offerto uno spettacolo di una città medioevale, splendida e magnificamente conservata. Il centro storico, è costruito quasi interamente in travertino, è tra i più ammirati della regione e del centro Italia, in virtù della sua ricchezza artistica e architettonica. Conserva diverse torri gentilizie e campanarie e per questo è chiamata la Città delle cento torri.
Non mancherà la visita al singolare tempietto di Sant’Emidio alle Grotte classificato come uno dei monumenti più importanti della città di Ascoli Piceno e rappresenta un pregevole prototipo di arte religiosa barocca delle Marche. Eretto in onore del patrono si definisce “alle grotte” perché il suo ambiente interno è costituito da grotte e nicchie naturali.

Sabato 1 Marzo : Borgo di Paggese, Castello di Luco e il Carnevale Carnevale degli Zanni
In attesa dell’inizio del carnevale degli Zanni che inizierà nel primo pomeriggio, andremo a visitare il piccolo ma bellissimo borgo di Paggese, che ci apparirà all’improvviso sul suo sperone di travertino, tra il verde dei boschi e le cime frastagliate ed innevate dei Monti della Laga.
Da lì proseguiremo per il Castello di Luco, uno dei pochissimi castelli a pianta rotonda, e di seguito, l’Abbazia benedettina di Valledacqua.

Verso l’ora di pranzo, ci sposteremo in direzione dei due borghi, Pozza ed Umito, dove entreremo finalmente a fare parte delle celebrazioni del Carnevale degli Zanni. Animato da musiche di carattere popolare, è per longevità secondo solo a quello di Fano e rappresenta un’arcaica reminiscenza di riti agrari che affondano le proprie radici in epoca augustea e sono legati alla fertilità della Terra.
La festa consiste in un corteo composto dagli abitanti delle frazioni che indossano le maschere di personaggi fissi quali i suonatori di organetto, la coppia di sposi, la coppia diavolo-guardia ed il famoso gruppo di “Zanne” e vagano per le vie dei paesini. “Lu Zanne” è un coloratissimo abito di origini longobarde, importato dai maestri scalpellini lombardi che, nel Cinquecento, giunsero in questa zona per eseguire lavori di riquadratura in pietra e marmo. Il corteo si muove con grida e festeggiamenti per le vie dei due abitati muovendosi da Umito a Pozza, fermandosi di casa in casa su invito dei proprietari a favorire al banchetto allestito sulla strada, dove vengono serviti i tipicissimi ravioli dolci di castagne e le castagnole fritte insieme al vino cotto, rigorosamente prodotti in casa. Il tutto è rallegrato dalle musiche del saltarello con il coinvolgimento del pubblico.

Domenica 2 Marzo : Casteltrosino – Carnevale di Ascoli Piceno
Prima di entrare nel vivo del carnevale di Ascoli, nella mattinata faremo una visita, a Casteltrosino un delizioso borgo ricco di storia nei dintorni di Ascoli, arroccato su uno sperone di roccia. Il borgo custodisce anche una preziosa testimonianza del passato, la Necropoli Longobarda di Castrum Trusei o Trisei, immersa nel bosco subito fuori il borgo, dove vi arriveremo con una breve camminata sul “sentiero dei longobardi”.
Dopo un breack per il pranzo, ci tufferemo dentro questo singolarissimo carnevale!!!
dove i protagonisti sono i cittadini. Non aspettatevi la solita sfilata di carri di cartapesta: il Carnevale di Ascoli Piceno è una manifestazione scoppiettante e atipica. Più che dettare un programma o un tema, qui le celebrazioni mettono al centro gli individui e la comunità, esaltando la leggerezza e la voglia di fare baldoria, incoraggiando cittadini e turisti a prendere l’iniziativa e rendersi protagonisti, anche solo per cinque minuti.
Questo Carnevale è come un gigantesco e coloratissimo palcoscenico a cielo aperto, collocato idealmente sotto le scenografiche luci del salotto d’Italia, la centrale piazza del Popolo, nella cornice di una festa un po’ anarchica, dove travestirsi e mostrarsi, persino esibirsi, sfoggiando i colori della goliardia e della satira, la lingua del vernacolo e della barzelletta.
La Piazza principale decorata per l’occasione con enormi lampadari fin de siècle diventa una gigantesca sala da ballo, pronta ad accogliere danze e girotondi sfrenati fino all’alba.
Luminarie colorate vengono allestite un po’ in tutto il centro storico, dove sono davvero tanti i locali che ospitano feste mascherate e veglioni a tema.
Nel primo pomeriggio, saremo ospiti ed interpreti di questo Carnevale singolare ed alternativo.
Siamo giunti alla fine del nostro we, ci saluteremo con immagini, esperienze e ricordi, che ci accompagneranno durante il viaggio di ritorno.
Alla prossima…

Organizzata da
Associazioni

DISCOVERTREK APS

Svolta da
Professionale

Fabio Sammuri

Info
Data Inizio 28 Febbraio 2025
Data Fine 2 Marzo 2025
Tipologia di escursione Trekking