Dal paese del Gabbro il cammino inizierà sull'antica Strada dei Mille nota come “Strada vicinale vecchia del Gabbro”. Una piccola deviazione permetterà di ammirare il Tripoli di Paltratico, un elemento geologico del nostro territorio di notevole rilievo. Immersi tra dolci colline e filari di cipressi, passando dove un tempo si ergeva la Pieve di Camaiano, i camminatori raggiungeranno il Ponte Romano, la meta per il pranzo e il relax, dove il silenzio è interrotto dal canto degli uccelli e dal gracidio delle rane che popolano il botro Riardo. Successivamente sarà invece il panorama toscano, tanto caro ai Macchiaioli, da fare da cornice. La cava di serpentinite, raggiunta dopo qualche chilometro, introdurrà nella valle del Sanguigna dove i mulini ad acqua nascosti nel bosco faranno immaginare una vita passata. L'ultima parte del cammino costeggerà un piccolo bosco di querce da sughero che tra la fine dell'Ottocento e metà del Novecento ha fornito materia prima a numerose fabbriche del livornese.