GOLA DEL FURLO E VETTA MONTE CATRIA

Dato che quest’anno ricorrono i 700 anni dalla morte di Dante, ed anche la nostra Associazione ha pensato di celebrarlo, naturalmente nell’unico modo che può fare, ovvero organizzando dei trekking in luoghi simbolici, menzionati dal sommo poeta nella sua opera più famosa, la Divina Commedia.

«Tra’ due liti d’Italia surgon sassi,
e non molto distanti a la tua patria,
tanto chè troni assai suonan più bassi,
e fanno un gibbo che si chiama Catria,
di sotto al quale è consecrato un ermo,
che suole esser disposto a sola latria.»
(Dante Alighieri, Divina Commedia, Canto XXI del Paradiso, versi 106-111)

Il monte Catria è una montagna dell’Appennino umbro-marchigiano alta 1701 m s.l.m. e posta sul confine tra Umbria e Marche. Dante nella Divina Commedia, al canto XXI del Paradiso, ha reso celebre il Monte Catria ricordando l’eremo di Fonte Avellana, fondato alle sue pendici nel X secolo, dove sono vissuti 76 tra santi e beati e dal quale sono usciti ben 54 vescovi. Nel periodo di massimo splendore (sec. XII), la comunità monastica era formata da circa 35 monaci. Il poeta vi è forse stato esule-ospite per qualche tempo. Il Monte Catria si può dunque a buon titolo chiamare “La Santa Montagna”.

Ecco quindi che nascono le due escursioni proposte per il fine settimana 29 e 30 maggio, sulla vetta del MONTE CATRIA e nella vicina GOLA del FURLO.

SABATO 29 MAGGIO:
La Gola del Furlo è situata tra il Monte Pietralata (889 m) ed il Monte Paganuccio (976 m), nell’Appennino Marchigiano, ed è stata creata dall’erosione operata dalle acque del fiume Candigliano. La gola è percorsa dal tracciato originario della Via Flaminia.
La Gola del Furlo, uno dei luoghi più suggestivi delle Marche, è senza dubbio meravigliosa ma la nostra escursione non sarà il classico percorso lungo il fiume percorrendo la Via Flaminia all’andata ed al ritorno. Diversamente, abbiamo pensato di guardare la Gola dall’alto, ovvero dalle Terrazze, non prima di essere passati dai parti presenti sulla vetta del Monte Pietralata.
Si tratta di un’escursione interessante dal punto di vista storico e paesaggistico, che si svolge nella Riserva Naturale Statale della Gola del Furlo. La partenza sarà da un parcheggio lungo la via Flaminia, da dove inizia un sentiero che sale tortuosamente fin sulla cima del Monte Pietralata, caratterizzata da estesi prati sommitali dove pascolano cavalli liberi e che offre un bellissimo panorama a 360°. Oltrepassata la vetta proseguiremo verso le Terrazze del Furlo, quella Alta e quella Bassa da dove si potrà osservare la Gola. Sulla Terrazza Alta si trovano i resti della Testa del Duce, un’opera realizzata durante il ventennio fascista in onore di Mussolini: il profilo del Duce fu costruito su uno sperone roccioso alle pendici del Monte Pietralata usando blocchi di calcare e cemento. Questa opera, visibile anche da km di distanza, fu minata e distrutta dai partigiani al termine della Seconda Guerra Mondiale. Attualmente ne rimangono pochi resti, solo parzialmente riconoscibili. Infine dal Rifugio del Furlo seguiremo una strada sterrata che ci riporterà al punto di partenza.

DOMENICA 30 MAGGIO:
Domenica arriveremo fino alla vetta del Monte Catria, alla quota di 1701 m s.l.m. Lasceremo le macchine a quota 1160 m e proseguiremo fino alla vetta percorrendo sentieri di bosco e mulattiere; sarà un anello di circa 14 Km, dei quali 7 in salita ed altrettanti in discesa.

Punto d'incontro
Organizzata da
Associazioni

CAMMINANDO A QUERCEGROSSA APS

Svolta da
Associativo

Andrea Brogiotti

Info
Data Inizio 29 Maggio 2021
Data Fine 30 Maggio 2021
Luogo Cagli
Tipologia di escursione Trekking