La tenuta di Pianabella e le Pinete di Procoio e Castel Fusano

. L’itinerario di questa passeggiata storico-culturale alla scoperta di alcuni “segreti” del litorale romano, si svolge su sentieri a tratti anche sabbiosi, che attraversano sia terreni agricoli (passando accanto a casali e allevamenti di diverse specie animali), che interrni alle 2 Pinete che visiteremo: la Pineta di Procoio e quella più grande di Catel Fusano. Grande impor tanza riveste l’aspetto archeologico e storico della zona. L’escursione parte nei pressi di Ostia Antica con la visita, solo esterna, della piccola Chiesa di S.Ercolano , sorta su resti antichi e dedicata ad un martire cristiano del III sec d.c. La Chiesetta ospita un ossario con i resti dei Raven ati e le sepolture di importanti archeologi che hanno contribuito alla scoperta di Ostia Antica. Proseguendo il percorso lungo la via di Pianabella, potremo ricostrui re l’assetto in epoca romana del territorio a sud della città di Ostia, un’immensa area cimiteriale, dove sorse anche una grande Basilica paleocristiana. Ma il territorio offre anche altri spunti per raccontare la sto ria più recente: i canali della Bonifica, risalenti alla fine dell’800 e un Bunker relativo alle ope razioni belliche del ’43/ ’44. L’itinerario continua (tutto in pianura) in direzione della Pineta di Procoio,dove troveremo una vasta area vincolata , in cui si intravedono cospicui resti di epoca romana di edifici sorti tra la via Severiana (la via litoranea che collegava i porti di Claudio e Traino ed arrivava fino a Terracina) e la linea di costa anticamente molto più arretrata rispetto a quella attuale. Entreremo, dall’ingresso più bello nella Pineta di C.Fusano. quello da cui si vedono le imbarcazioni solcare il canale dei Pescatori fino al mare.
LA GRANDE PINETA DI CASTELFUSANO In questa parte dell’escursione attraverseremo un bel tratto della Pineta, il più grande parco urbano di Roma, che suggella l’indissolubile rapporto di Ostia con la natura. Parleremo dei resti di una villa di epoca romana conosciuta come “Villa di Plinio”(non visitabile) cam mineremo anche se solo per un bre ve tratto, sulla via Severiana e rivivre mo nella Pineta l’epopea dei primi braccianti provenienti dal Ravenna che con il loro duro lavoro, e purtrop po, spesso con il sacrificio della vita, bonificarono piu’ di 1.500 ettari di pa lude abbandonata e infestata dalla malaria, rendendo così possibile la fondazione della cittadina. Gli alberi della pine ta sono stati piantati nel ‘700 dalle grandi famiglie romane che avevano le loro tenute lungo il litorale, i pini domestici hanno soppiantato i lecci originari. Insomma ci racconta una lunga sto ria più antica e più recente, oltre ad essere di una bellezza seve ra e suggestiva, una pineta ed una macchia moltto variegate, quest’ultima molto ricca di varie specie vegetali, con fitti cespugli di mirt o, corbezzoli, lentisco, erica, cisto e ginestre, tante specie di uccelli e mammiferi presenti. Da qualche anno i pappagalli parrocchetti, ne hanno colonizzato una parte, svolazzando rumorosi e colorati sulle cime dei pini, come i cinghiali che la setacciano alla ricerca di cibo.

Organizzata da
Associazioni

Inforidea Idee in Movimento

Svolta da
Associativo

Roberto Mancardi

Info
Data Inizio 6 Aprile 2022
Tipologia di escursione Trekking