LE MINIERE DI MURLO

Buongiorno.
L’escursione di domenica 24 marzo partirà dalle Miniere di Murlo, caratteristico borgo nato a seguito dell’attività estrattiva di lignite nella seconda metà del XIX secolo, e percorreremo un anello di circa 11 km che ci porterà a visitare l’ambiente rurale circostante caratterizzato nel primo tratto da zone destinate al pascolo e colline coltivate prevalentemente a oliveto seguite poi da bellissimi boschi a leccio e macchia mediterranea. Ci incammineremo per una strada sterrata che in salita ci porterà fino alla Pieve a Carli, o Pieve Vecchia, attualmente in fase di restauro. Denominata “pieve vecchia” per distinguerla da quella di San Fortunato, mantenne a lungo la devozione dei fedeli per l’immagine della Madonna col Bambino e santi di Andrea di Niccolò. La tavola, menomata dei due santi laterali e della parte inferiore del pannello centrale, è oggi esposta nella chiesa di Vescovado. A testimonianza della grande venerazione di popolo rimane una complessa macchina processionale in legno, intagliata nel Settecento, che conteneva il dipinto nelle sue uscite per le campagne circostanti. L’edificio è preceduto da un atrio a tre arcate in mattoni; l’interno, a pianta unica, conserva i tre altari settecenteschi di stucco bianco, ornati da sculture dell’Arrighetti.
Continueremo su strada bianca con un alternarsi di salite e discese, fino ad intraprendere sentieri di bosco, affronteremo dei guadi sul Torrente Crevolicchio senza particolari problemi vista l’esiguità della portata d’acqua. Consigliato comunque un cambio di calzini nello zaino e un asciugamano. Seguiremo il letto del Torrente in un ambiente davvero incontaminato e attraverso sentieri di bosco arriveremo al suggestivo Lago dell’Acquabona, nato negli anni ’30 a seguito delle attività estrattive della zona. La genesi del lago prese avvio negli anni Trenta e precisamente con la gestione della miniera da parte della ditta Venanzio Sampoli di Siena. Questa, per nulla intenzionata ad estrarre la lignite dal sottosuolo e a ripristinare la funzione del pozzo del Cerrone allagatosi con l’abbandono della gestione SAI-Ansaldo, si limitò a scavarla a cielo aperto e a cercare la sistemazione della terra di copertura del banco nelle zone limitrofe. Si narra che nel coltivare a cielo aperto i cantieri di Roma Alta, la terra di risulta venisse sistemata nelle vicinanze dando luogo a un grosso deposito che per troppo sovraccarico e per le piogge scivolò verso valle interessando la strada dei cantieri e andando addirittura a creare un temporaneo sbarramento nel fosso Crevolicchio. Il predetto gestore, prontamente attivatosi, ritenne di avere individuata la soluzione ottimale riversando la terra di risulta nella vallata del fosso dell’Acqua Buona creatasi nel punto di contatto tra i diaspri e il deposito minerario nei pressi della galleria Roma Intermedia. L’accumulo dei detriti venutosi a creare col protrarsi dei lavori, formò la diga di terra che ancora oggi resiste e sulla quale corre un sentiero angusto proveniente dall’antica cava di Roma Alta. Il costante apporto d’acqua dei due rami del fosso provenienti dai poggi dell’Acqua Buona e di Colle Lungo, oltre a mantenere inalterato il livello del laghetto, contribuisce lentamente a ricoprire di terra la vegetazione originaria sommersa dalle acque.
Dopo una sosta per uno spuntino sulle rive del lago, riprenderemo il cammino all’interno del bosco, attraverseremo il paesino dell’Olivello e ridiscenderemo verso le Miniere di Murlo che attraverseremo subito prima di rientrare alle auto.
Nella Valle del Crevole, nel IX secolo in seguito alla scoperta nella zona di un importante giacimento di lignite, nasce il Villaggio della Miniera di Murlo. Oltre alla lignite scavata, anche i semilavorati, ottenuti dalle materie prime presenti nel circondario. Per facilitare il disimpegno del materiale fu impiantata una ferrovia di 23 km in grado di collegare le miniere con la stazione Monte Antico della ferrovia Siena-Grosseto. Utilizzata a fasi alterne, a seconda del grado di sfruttamento del giacimento, la linea fu disattivata nel 1947. Un tratto di 15 km era già stato assorbito nella linea Buonconvento-Monte Antico, il restante fu abbandonato. Oggi è stato recuperato come percorso didattico minerario.
Il Villaggio della Miniera è ubicato in posizione pianeggiante per consentirne l’armamento con strada ferrata di collegamento ai mercati e per garantire il quotidiano servizio dei cantieri. La gran parte delle strutture originali del Villaggio è stata recuperata per adibirla a civile abitazione mantenendo quelle caratteristiche essenziali che ne permettono ancora oggi l’identificazione. L’insediamento produttivo ha avuto una lunga vita, ed ha inciso profondamente sull’economia locale, fino alla sua dismissione. Oggi è il bosco che, in varie località, conserva i pochi segni rimasti dell’economia mineraria di Murlo.
Per Partecipare all’escursione utilizza il link:

https://forms.gle/CYxXQeTYYpz3kCww6

Il ritrovo è fissato alle ore 8:20 presso appena prima dell’abitato di Miniere di Murlo (link Google Maps: https://maps.app.goo.gl/JdVs3fNgXiYyH5zC6,

da dove alle ore 8:45 partirà l’escursione. Il rientro alle auto è previsto per le ore 13:15 circa.

Per il tesseramento 2024 seguite le seguenti istruzioni scegliendo l’opzione che preferite, la tessera FEDERTREK ha validità 365 giorni:

1-Accedere al link: https://forms.gle/4dvXe3JNz1J44vyV9
2-Compilarlo in ogni sua parte
3-Effettuare il versamento della quota sociale in base alla vostra preferenza.

Vi aspettiamo… domenica

Per Camminando a Quercegrossa

Sabrina Claudia e Cristina

Punto d'incontro
Organizzata da
Associazioni

CAMMINANDO A QUERCEGROSSA APS

Svolta da
Associativo

CRISTINA FALCHI

Info
Data Inizio 24 Marzo 2024
Luogo Murlo
Tipologia di escursione Trekking