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I calanchi sui pendii delle colline bagnate dal Fiume Esino segnano il “confine” meridionale di Ripa Bianca e ne rappresentano il simbolo del nome come segno della eccessiva antropizzazione che l’area ha subito in passato quando era addirittura usata come discarica e cava di breccia. Un sapiente recupero legato al forte impegno dei volontari ha portato nel 2003 all’istituzione dell’Area Protetta il cui lago è oggi la sola Garzaia delle Marche in cui si bagnano le Nitticore insieme alla “ricostruzione” delle alberate che un tempo caratterizzavano le campagne, orti e piccoli allevamenti. Nella Riserva si possono inoltre percorrere sentieri didattici compreso quello che visita la vegetazione ripariale dell’Esino.
Morro d’Alba deve il nome alla sua dominante posizione che anticamente segnava il confine tra Jesi e Senigallia dove da tempi remotissimi si produce un ottimo vino rosso di cui si ha notizia già nel 1167 quando l’imperatore Barbarossa scelse il paese come base per l’assedio di Ancona e ha il curioso nome di “Lacrima” in riferimento alla caratteristica goccia che scende dai grappoli quando la buccia matura tende ad aprirsi. Si ottiene dal vitigno autoctono Lacrima che in passato di maritava all’acero o all’olmo e nel 1985 ha ottenuto il riconoscimento della DOC quando usato per almeno l’85% in abbinamento a Verdicchio o Montepulciano nelle versioni base, superiore e passito proposte nella Festa di ottobre col Tartufo di Acqualagna.
Informazioni tecniche | |
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Dislivello Salita | 10 metri |
Dislivello Discesa | 10 metri |
Abbigliamento | Calzature da escursionismo, pranzo al sacco, vestiario di ricambio |
Durante questa escursione potrai visitare |
Info | |
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Data Inizio | 18 Ottobre 2015 |
Luogo | via del Palo 10, Porto sant'Elpidio |
Orario | 08:30 - 10:00 |
Costo | 15 |