Partendo da uno spiazzo dove parcheggiare le auto, raggiungiamo in breve l’inizio del sentiero 188c. Questo sentiero attraverso un viale di pini ci condurrà per alcune centinaia di metri fino ad un bivio in corrispondenza di un grosso pino isolato. Da lì proseguiamo per il sentiero 188, salendo per una strada carrabile imbrecciata non troppo ripida e dopo alcuni tornanti, superato Poggio il Tedesco, arriviamo ad una cava di magnesite abbandonata. In questo largo piazzale si ricongiunge il sentiero 188c da cui scenderemo al ritorno. Siamo ormai a più di metà strada, salendo ancora raggiungiamo in breve il sentiero di crinale 00, e facendo attenzione a non proseguire verso Castelnuovo della Misericordia, deviamo a sinistra e dopo ancora un centinaio di metri svoltiamo ancora a sinistra abbandonando il sentiero 00. Saliamo adesso verso la cima del poggio, attraverso una strada sassosa e scavata dai rigagnoli dell’acqua piovana. In meno di mezz’ora raggiungiamo la vetta a 378 mt s.l.m. da dove possiamo osservare un panorama di verde, di rocce e di mare, spaziando dalle colline dell’entroterra fino alle isole dell’arcipelago toscano. Dopo esserci ristorati nei pressi della torretta di avvistamento antincendio, facciamo ritorno per lo stesso sentiero dell’andata cercando di scorgere qualche particolare minerale tra le rocce ofiolitiche, come la melanoflogite, l’azzurrite, la magnesite, il diallagio mentre nello stesso tempo volgendo lo sguardo verso il cielo potremmo imbatterci in qualche gheppio (falco tinnunculus) o in qualche altro tipo di volatile presente nell’area come il martin pescatore l’averla piccola il picchio muraiolo o l’albanella reale solo per dirne alcuni. Una volta raggiunta la cava di magnesite imbocchiamo il sentiero 188c che per una via più diretta ci condurrà al bivio con il 188 e sempre attraverso il viale alberato fino al punto di partenza. L’intero percorso compreso le soste impiegherà circa 4 ore andata e ritorno.