VEIO. Discesa del fiume sacro

Quando i 306 patrizi della Gens Fabia, potente famiglia romana, vollero assumersi il compito di una guerra privata contro Veio (chissà quali interessi economici c’erano dietro!) non immaginavano che avrebbero trovato tutti la morte sulle sponde del Cremera, fiume sacro agli Etruschi di Veio. Era l’anno 477 e l’espansionismo romano aveva cominciato la sua opera di devastazione dei popoli vicini.
Proprio nei luoghi di quella battaglia discenderemo il fiume che ha visto degradare il suo status e nome in torrente Valchetta ma che è ancora ricco di acque e conserva una sorta di suggestione sacrale per il suo carattere torrentizio e per la splendida natura che attraversa. Immerso nel mare verde del parco di Veio, a due passi da Roma, testimonia l’antica grandezza della città con l’incredibile opera idraulica di Ponte Sodo, una galleria lunga circa 80 metri scavata a mano dagli etruschi per deviare il suo corso, che noi attraverseremo dentro l’acqua.
Le acque erano oggetto di culto attento e profondo per tutti i popoli antichi in quanto fonte di vita per uomini, animali e vegetazione e gli etruschi furono maestri nel gestirne la doppia valenza di indispensabilità e sacralità. Lo testimonia l’intrico di cunicoli del territorio veiense, più di 40 finora individuati. Se ci rimane tempo, per chi non l’avesse visto, a fine escursione possiamo spostarci a visitare l’acquedotto della Selvotta, miracolosamente funzionante, testimonianza del genio etrusco nel campo dell’ingegneria idraulica.
Il percorso è molto divertente e rinfrescante. Indispensabili della scarpacce da ginnastica o sandali da scoglio, pantaloni corti e ricambio, asciugamano, cappello, bastoncini e tanta acqua

Punto d'incontro
Organizzata da
Associazioni

A- TRAVERSO

Svolta da
Associativo

Giuliano Fabriziani

Info
Data Inizio 8 Agosto 2021
Luogo Lazio
Tipologia di escursione Trekking