Quando vado per boschi e prati, sento i miei sensi piu' acuti,le membra piu' reattive,i ritmi dell'intero organismo piu' armoniosi e spontanei.La spiegazione evolutiva di questo stato di pienezza e benessere e' che noi siamo l'ultimo anello di una catena di primati i quali,per milioni di anni,tra boschi e prati sono vissuti e da quegli ambienti hanno tratto il loro sostentamento:come i pesci sono a loro agio nell'acqua,noi lo siamo tra gli alberi e nelle radure.Ancora troppo breve e'la storia della urbanizzazione rispetto ai tempi della selezione naturale: a questo disadattamento si possono imputare vari malesserri diffusi nella societa' odierna,come l'eccessiva e immotivata ansia per il futuro,l'incertezza nei ruoli e negli scopi,la repulsione per eventi di per se'normali e ineluttabili quali la senescenza e la morte.Questi fantasmi si dileguano, o almeno appaiono piu' remoti e inoffensivi,durante una immersione in ambiente naturale quando,d'un tratto,sembra di sapere con chiarezza per quale ragione siamo in questo mondo e quale sia il nostro compito quaggiu'.In quei magici momenti,anzi,sembra di averlo sempre saputo