I giorni della Merla

Gli ultimi giorni di gennaio sono considerati i giorni più freddi dell’anno e sono accompagnati da una simpatica leggenda: quella della merla e della sua sfida vittoriosa contro il freddo mese. Ma in natura, un po’ come nel mito, anche le vittorie hanno un prezzo da pagare. Per resistere al freddo che gennaio scatenò negli ultimi giorni, la merla si rifugiò in un comignolo. Dopo tre giorni, quando ne uscì, era salva, ma a causa della fuliggine, la candida merla era diventata nera. Da quel giorno, i merli nascono con le piume nere.

Ma c’è molto di più dietro questa trasformazione. I “tre giorni” e questo attraversare gli estremi fanno del merlo una creatura di confine, uno spirito guida che si pone a cavallo dei limiti, un traghettatore non solo del momento più freddo dell’inverno.

L’alba e il tramonto sono da sempre “momenti di passaggio” in cui il confine fra reale e fantastico diviene evanescente. È in questi momenti che il merlo diffonde il suo canto. Così, con la sua melodia, acquista la funzione di tramite, in grado di rivelare i profondi segreti dell'”oltremondo” e di condurci, per un istante, altrove.

Tra il bianco e il nero, tra la luce e il buio, tra la terra e il cielo, sul confine tra regni diversi vive il merlo. Forse, la prossima volta che lo ascolteremo, in un’alba non abbastanza luminosa per vedere ma abbastanza chiara per sognare, saremo in grado di sentire la voce di un mondo magico e, tra le ombre della neve, coglierne i bagliori dei fili d’oro che ci intrecciano a quel mondo.

Curiosità sul Merlo

  • Corteggiamento: I merli maschi tengono il becco aperto ed eseguono una serie di movimenti e inchini del capo per attrarre le femmine. Il giallo del becco, più intenso grazie ai carotenoidi nella loro dieta, è un indice di salute e capacità di trovare cibo migliore.
  • Canto Complesso: I merli sono in grado di riprodurre e memorizzare una grande varietà di canzoni, oltre a imitare suoni diversi. Possono creare melodie complesse ed elaborate, tanto da essere definiti “Il Beethoven” degli uccelli.
  • Mitologia Celtica: Nella mitologia celtica, il merlo è associato a “Rhiannon: La Dea della Terra”. I merli cantano sull’albero della vita al limite fra terreno ed ultraterreno, e il loro zufolare induce il viandante in uno stato di sospensione, consentendogli di attraversare i due mondi.

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