Un denso calendario di escursioni – promosso da Pro Loco Panza, Cai Isola d’Ischia, Associazione Nemo per la Diffusione della Cultura del Mare, con l’aiuto di Pro Serrara-Fontana e Pro Loco Succhivo – che invita i turisti ad una nuova consapevolezza dell’anima verde d’Ischia ma che si rivolge anche, e forse soprattutto, ai residenti isolani: (ri)avvicinare la gente al proprio territorio è condizione necessaria al fine di conoscerlo, apprezzarlo e di conseguenza preservarlo per il bene delle future generazioni.
Prenotazione obbligatoria. I percorsi sono su terreni sterrati e accidentati. Le guide si riservano la facoltà di non ammettere quanti non verranno considerati equipaggiati adeguatamente, con particolare riguardo alle scarpe, che dovranno avere battistrada alto (no lisce, no modello “All Star”, no sandali). L’escursione “Da Serrara all’Epomeo”, indicata con difficoltà “EE” è consigliata esclusivamente a persone atletiche, in grado di sopportare salite ripide e alti dislivelli.
Legenda – grado di difficoltà delle escursioni
T = Turistica: facile, poco impegnativa, alla portata di tutti. E’ un itinerario non lungo su stradine o larghi sentieri sempre evidenti e segnalati che non necessita di capacità di orientamento. Non tocca mai quote elevate e i dislivelli sono di solito inferiori ai 500 metri. Richiede una normale preparazione fisica alla camminata.
E = Escursionistica: richiede un certo allenamento per la lunghezza del percorso e/o dei dislivelli da superare che normalmente è compreso tre i 500 e 1000 metri. È un itinerario che si snoda su sentieri di ogni genere quasi sempre segnalati, su tracce evidenti, ma anche su pascoli e non presenta di norma tratti esposti o, nel caso di brevi passaggi o traversate su ripidi pendii con protezioni come barriere o cavi. Può richiedere un certo senso di orientamento e conoscenza del terreno montagnoso e necessita di un allenamento alla camminata e di calzature ed equipaggiamento adeguato.
EE = Escursionistica per esperti: Sono itinerari che richiedono lunga esperienza, allenamento e forza fisica da parte di chi li percorre. È necessario sapersi muovere con perizia anche nei terreni pericolosi: ghiaioni, ripidi pendii o tratti scoscesi, macchia fitta, assenza di sorgenti. La difficoltà del terreno e la distanza dai punti d’appoggio richiedono una totale autonomia.
11 Maggio
1) Vatoliere – Campagnano. “Il Sentiero dell’Anima”
Durata totale: 5 h
Difficoltà: E
Dislivello: 290 m
Quota massima: 392 m
Sviluppo del percorso: 7.5 Km
Partenza: Vatoliere (piazza) ore 10:00
Arrivo: Campagnano (piazza)
Percorso: Votliere, Sgarrupata di Barano, Monte Vezzi, Piano Liguori, Campagnano.
Equipaggiamento: scarpe ed abbigliamento da trekking, acqua.
Descrizione:
Sentiero sul versante sudorientale dell’isola, il più antico da un punto da vista geologico.
Il percorso inizia intorno al cratere “Vatoliere” direzione “Madonna Montevergine. Si prosegue per un sentiero irto ma affascinante, la “Scarrupata di Barano” le cui pareti mostrano begli esempi di materiali vulcanici stratificati (tufo , pomici, lapilli, ceneri bianche, roccia trachitica) e arrivati sul promontorio tra vigneti, macchia mediterranea ed un castagneto si sale su Monte Vezzi, un duomo vulcanico di 392 m. La discesa dalla cima verso Piano Liguori ci offre un bel panorama su Punta San Pancrazio (156 m) con la caratteristica chiesetta a strapiombo sul mare. Durante il tragitto si incontrano vecchie cantine scavate nella roccia integrate nei terrazzamenti della zona che guardano lo splendido scenario del mare aperto e che incontra le altre isole del Golfo (Procida, Vivara e Capri) e la Costiera Amalfitana. Si prosegue per un agile sentiero a strapiombo su varie insenature nelle quali confluiscono terrazzamenti ripidissimi coltivati a vigneti. Tra questi vigneti e costeggiando la splendida Baia di Cartaromana, in fondo alla quale sono ancora visibili i resti di “Aenaria” (la vecchia Ischia Romana sommersa), si completa l’escursione con il rientro a Campagnano. Di certo un’escursione che consente alla mente ed all’anima di riequilibrasi con il corpo.
Prevista sosta degustazione presso le “Cantine Mazzella”.
Costo: 12 euro, inclusa navetta transfer a/r. Le navette preleveranno i partecipanti e li riaccompagneranno in alcuni punti di ritrovo, nei vari Comuni dell’isola, comunicati all’atto della richiesta informazioni.
2) Serrara-Sant’Angelo-Succhivo. “Il Sentiero dei Pirati”
Durata totale: 4 h
Difficoltà: T/E
Sviluppo del percorso: 4 km
Dislivello in discesa: 350m
Dislivello in salita: 100m
Quota massima: 400m
Partenza: Belvedere di Serrara (Piazza Pietro Paolo Iacono) ore 15:30
Arrivo: Succhivo
Percorso: Piazza di Serrara Fontana, scale di via Sant’Angelo, Fumarole, Sant’Angelo, Succhivo
Equipaggiamento: scarpe ed abbigliamento da trekking, acqua.
Descrizione:
Il percorso si snoda attraverso le antiche mulattiere di Serrara, Sant’Angelo, Succhivo e Panza.
Fino a qualche decennio fa, era ancora possibile incontrare all’imbrunire decine di asini e muli che ritornavano nelle stalle di “Mer’ e Copp” (il nome tradizionale di Serrara – ed in generale della parte montana dell’isola – dal greco “méros”=parte e, dal dialetto napoletano “n’copp”=sopra, in alto).
Partenza dalla bella piazza di Serrara delimitata dal settecentesco Palazzo Iacono e dalla chiesa di S.Maria del Carmine.
Il belvedere di Serrara è di certo uno dei più panoramici dell’isola e può regalare una meravigliosa vista della penisola sorrentina, dei Monti Lattari e dell’isola di Capri. Da qui inoltre si riesce a scorgere in basso il borgo di Sant’Angelo, il duomo vulcanico omonimo e la piana di Succhivo, struttura geologica delimitata da faglie e ricca di acque termali.
Il percorso comincia dalla stradina di epoca medioevale che passa attraverso l’abitato, ma che dopo un po’ si apre offrendo una vista meravigliosa. A questo punto comincia la discesa su una comoda scalinata che taglia letteralmente la roccia e che è immersa nella vegetazione a macchia mediterranea della zona. Da qui è possibile osservare il cratere “Cava Petrella”, un profondo inghiottitoio originatosi da due eventi vulcanici distinti e ben riconoscibili dagli strati rocciosi presenti.
Il percorso prosegue per la parte alta del borgo di Sant’Angelo, in una località un tempo chiamata Mer’ Sarak in ricordo di una leggenda legata alle incursioni dei pirati moreschi. Si arriva in prossimità della spiaggia dei Maronti, nella zona delle “fumarole”, dove la sabbia arriva a sfiorare temperature di circa 100°C.
Qui, tolte le scarpe e arrotolati i pantaloni, si sale sui caratteristici “Taxi Boat” che effettueranno il trasferimento presso il caratteristico ed affascinante borgo di Sant’Angelo, isola pedonale dove il tempo pare trascorrere con maggiore lentezza seguendo i tipici ritmi rilassati delle isole del Mediterraneo. Seguendo l’antica mulattiera comincia la salita che conduce al punto di arrivo della passeggiata: Succhivo. In questo piccolo borgo, circondati da vigneti ed agrumeti, si farà sosta in una delle tipiche cantine per un assaggio di prodotti tipici.
Prevista sosta degustazione in cantina zona Succhivo
Costo: 12 euro, inclusa navetta transfer a/r. Le navette preleveranno i partecipanti e li riaccompagneranno in alcuni punti di ritrovo, nei vari Comuni dell’isola, comunicati all’atto della richiesta informazioni.
12 Maggio
1) Fiaiano – Buonopane. “Tra sorgenti e vulcani”
Durata totale: 4 h
Difficoltà: E
Dislivello in salita: 300 m
Dislivello in discesa: 300 m
Quota massima: 500 m
Sviluppo del percorso: 6 km
Partenza: Fiaiano (nei pressi del maneggio) ore 10:00
Arrivo Barano (sorgente di Nitrodi)
Percorso: Cava Bianca, Piano San Paolo, Buttavento, sentiero delle ginestre, Costa Sparaina, Candiano, Buonopane, Nitrodi.
Equipaggiamento: scarpe ed abbigliamento da trekking, acqua.
Descrizione:
Si parte dal maneggio dei cavalli a Fiaiano e si risale il Monte Toppo attraverso le scale scavate nella roccia. Data la forte esposizione di questo primo tratto la vegetazione predominante è quella tipica della macchia mediterranea, in cui spiccano le fragranti essenze del mirto arricchite dagli aromi della mentuccia selvatica e del timo, lavanda e altre piante aromatiche. Si arriva quindi alla “Cava Bianca”, così detta per la presenza di pomici e lapilli e da qui, continuando la salita, ci si immette quindi in un bosco di castagne alle falde del Monte Trippodi, fino ad arrivare a Piano San Paolo, vecchia spiaggia fossile, testimonianza del passato sommerso di una parte dell’isola. Abbandonando il bosco e cominciando la discesa, il paesaggio si apre, offrendo uno scorcio completo del golfo di Napoli, con le isole flegree, i Campi flegrei, il Vesuvio ed i Monti Lattari. È il sentiero di Buttavento, sulla Costa Sparaina, che sorge su un duomo vulcanico, che conduce a Candiano, frazione di Buonopane, dove è presente una quercia plurisecolare, testimonianza silenziosa del tempo che passa. Lungo questo tratto si trovano, inoltre, una serie di cantine scavate nella tenera roccia, che evidenziano la forte interconnessione tra il paesaggio naturale e quello antropico. Il percorso termina con l’arrivo a Buonopane (frazione di Barano d’Ischia).
Prevista sosta degustazione presso azienda agricola “Cannavale”.
Costo: 12 euro, inclusa navetta transfer a/r. Le navette preleveranno i partecipanti e li riaccompagneranno in alcuni punti di ritrovo, nei vari Comuni dell’isola, comunicati all’atto della richiesta informazioni.
2) Panza-Baia Pelara-Monte di Panza-Punta Chiarito. “Tra Storia e Natura”
Durata totale: 4 h
Difficoltà: T/E
Dislivello in salita: 100 m
Dislivello in discesa: 100 m
Quota massima: circa 200 m
Sviluppo del percorso: circa 4 km
Partenza: Panza (Panza sede della Pro Loco) ore 15:30
Arrivo: Panza (Panza sede della Pro Loco)
Percorso: Panza, Baia della Pelara, Monte di Panza, Punta Chiarito (Sorgeto).
Equipaggiamento: scarpe ed abbigliamento da trekking, acqua.
Descrizione:
Partenza dalla sede della Pro Loco di Panza, dove attraverso una strada che percorre il centro della frazione ci si avvia, attraverso un sentiero che passa per un fitto boschetto di lecci ed eriche, alla sommità della baia della Pelara, pregevole geosito, da dove si gode di una vista mozzafiato; La discesa è introdotta da una ripida gradinata con scalini in legno intagliati nel tufo che portano ad una parete stratificata di pomici, ceneri e lapilli. Da qui il sentiero si snoda attraverso un rigoglioso boschetto di querce e lecci, ma ritroviamo anche specie tipiche della macchia mediterranea: l’erica, il corbezzolo ed il lentisco. Oltre la radura, una scala rustica, realizzata dai volontari della Pro Loco di Panza, consente di superare il dislivello in modo agevole, per arrivare alla costa e al mare. La risalita sarà accompagnata dalle essenze e dai colori delle piante che crescono nella baia e ci porterà verso la punta del Monte di Panza, da dove l’occhio si perde nell’immensità del mare. Un belvedere che invita alla meditazione finalizzata al riequilibrio psicofisico. Oltre alla tipica vegetazione costiera è di particolare interesse naturalistico la presenza dell’orchidea serapide.
Ritornando indietro per un breve tratto attraverso una stradina arriviamo ad un belvedere che si affaccia sulla baia di Sorgeto, luogo in cui sgorga acqua termale dalle viscere della terra. Dopo una serie di osservazioni geologico/naturalistiche sulla zona si scenderà verso Punta Chiarito, sito archeologico sede del più antico insediamento greco dell’isola d’Ischia e, secondo gli studiosi, dell’intero Mediterraneo occidentale. Escursione interessante dal punto di vista archeologico – naturalistico, ma soprattutto da quello emozionale.
Prevista sosta degustazione presso “Antica Fattoria Greca”, Punta Chiarito.
Costo: 12 euro, inclusa navetta transfer a/r. Le navette preleveranno i partecipanti e li riaccompagneranno in alcuni punti di ritrovo, nei vari Comuni dell’isola, comunicati all’atto della richiesta informazioni.
3) Serrara-Fontana + cena. “Suggestioni al Tramonto sulla Cresta dell’Isola”
Durata totale: 4 h
Difficoltà: E
Dislivello in salita: 400 m
Quota massima: 789 m
Sviluppo del percorso: 7 km
Partenza: Serrara (nei pressi del Cimitero) ore 18:00
Arrivo: Fontana (piazza)
Percorso: Serrara, Bosco dei Frassitelli, Pietra dell’Acqua, Monte Epomeo (Punta San Nicola), Fontana
Equipaggiamento: torcia notturna o telefonino con torcia, scarpe ed abbigliamento da trekking, acqua.
Descrizione:
È di certo tra le proposte particolari del programma, che coniuga la spettacolarità e la poesia che i paesaggi sulla cresta dell’isola sanno regalare. Il percorso parte nei pressi del ristorante Bracconiere a Serrara dove, attraverso paesaggio selvaggio ed affascinante sul versante ovest dell’isola, si arriva fino al bosco dei Frassitelli ,un terrazzo di acacie fittissime. Nel bosco le robinie fanno ombra a rocce ricoperte di muschio, licheni, e finocchi selvatici. Il sottobosco, è il regno del coniglio selvatico che ha rivestito e riveste un ruolo fondamentale nella tradizione culinaria locale. Arrivati all’altezza di un arco in pietra, che dà modo alla fantasia di viaggiare nello spazio e nel tempo, il percorso prosegue ripidamente in salita fino ad arrivare ad uno sterrato che porta a Pietra dell’Acqua (enorme masso di tufo che funge da cisterna, da cui il nome). Si è ormai giunti sulla cresta del Monte Epomeo, ed il percorso prosegue fino ad arrivare alla cima più alta dell’isola, Punta San Nicola, dove è presente un eremo scavato nell’enorme masso di tufo verde che costituisce la cima stessa. Da questo punto attraverso un antico tratturo inciso nella roccia, che poi diventa mulattiera, passando attraverso un bosco di castagni, comincia la discesa che ci porta fino al punto di arrivo, per la cena a base di prodotti tipici locali.
Prevista sosta-cena presso negozio “Miscillo Sapori e…”.
Costo: 25 euro, inclusa navetta transfer a/r. Le navette preleveranno i partecipanti e li riaccompagneranno in alcuni punti di ritrovo, nei vari Comuni dell’isola, comunicati all’atto della richiesta informazioni.
13 Maggio
1) Da Serrara al Fango. “Attraverso il Villaggio di Pietra”
Durata totale: 4 h
Difficoltà: E/EE
Dislivello in salita: 100 m
Dislivello in discesa: 500 m
Quota massima: 600 m
Sviluppo del percorso: 7 km
Partenza: Serrara (nei pressi del Cimitero) ore 10:00
Arrivo: Fango (nei pressi della Chiesa di San Giuseppe )
Percorso: Serrara, Bosco dei Frassitelli, Bosco della Falanga (Case di Pietra), Pizzone, Via Crateca, sosta in agriturismo, Fango.
Equipaggiamento: scarpe da trekking obbligatorie ed abbigliamento a strati , acqua.
Descrizione:
Si parte dal comune di Serrara (all’altezza del ristorante Bracconiere) e si prosegue per inoltrarsi in un paesaggio selvaggio ed affascinante sul versante ovest dell’isola (Forio), fino ad arrivare al bosco dei Frassitielli, un terrazzo di acacie fittissime. Nel bosco le robinie fanno ombra a rocce ricoperte di muschio, licheni, e finocchi selvatici. Proseguendo lungo il sentiero ci si immerge nel bosco della Falanga; qui la realtà incontra la fantasia. Infatti in questo bosco di castagni è possibile ritrovare le tipiche buche (le fosse della neve) ed i rifugi scavati nei massi di tufo precipitati dall’Epomeo, come conseguenza di assestamenti tettonici (le cosiddette Case di Pietra). La traversata nel bosco continua fino alla località Pizzone, dove l’improvvisa mancanza di vegetazione ci annuncia la presenza di fumarole, fenomeni vulcanici secondari, rintracciabili in diverse zone dell’isola e testimonianza di una attività vulcanica ancora attiva sulla nostra isola. La discesa a valle è di nuovo immersa in un bosco, stavolta di lecci ed eriche in perfetto stile Macchia mediterranea, e conduce fino a Via Crateca in località Fango, detta anche via dei Carri che ha rivestito un ruolo importante nella produzione e commercio dell’allume isolano nel passato.
Prevista sosta degustazione presso cantine “Crateca”
Costo: 12 euro, inclusa navetta transfer a/r. Le navette preleveranno i partecipanti e li riaccompagneranno in alcuni punti di ritrovo, nei vari Comuni dell’isola, comunicati all’atto della richiesta informazioni.
2) Panza-Montecorvo. “Nella Bocca di Tifeo”
Durata totale: 4 h
Difficoltà: T/E
Dislivello in salita: 200 m
Dislivello in discesa:200 m
Quota massima: 400 m
Sviluppo del percorso: 3 km
Partenza: Panza (Sede della Pro Loco) ore 16:00
Arrivo: Panza (Sede della Pro Loco)
Percorso: Panza (Panza sede della Pro Loco), Giardini Arimei, Monte Corvo , Fumarole di Monte Corvo, Panza (sede della Pro Loco)
Equipaggiamento: scarpe ed abbigliamento da trekking, acqua.
Descrizione:
Partenza dalla sede della Pro Loco di Panza dove, attraverso una strada che percorre il centro della frazione, ci si avvia verso la parte alta: Monte Corvo. Il tratto è ricco di segni che testimoniano le tradizioni contadine del luogo: case di pietra, parracine, antiche cisterne di acqua scavata nella tenera roccia tufacea, vigneti. La roccia è sicuramente l’elemento che più caratterizza questo luogo: essa testimonia un passato tumultuoso. I grandi massi tufacei rotolati dal monte Epomeo sono stati ribattezzati dai contadini: Pietra Brox, Pizzo del Merlo, Pietra Martone. Continuando l’ascesa, la strada lascia il posto ad un sentiero immerso completamente della selvaggia macchia Mediterranea (lecci, lentischi, eriche, mirti ed erbe aromatiche). Dopo un po’ la salita si fa più ripida e il suolo più caldo: il sottobosco mediterraneo si congeda, lasciando il passo ad una vegetazione più esotica (fichi d’India, agavi), fino ad incontrare il mito dell’isola d’Ischia, “Tifeo”, che giace nelle viscere dell’isola e le cui lacrime fluiscono nelle acque termali. A Monte Corvo queste hanno preso la forma di vapori acquosi, che sgorgano dalle imponenti fumarole. La strada del ritorno si snoda attraverso il borgo di Monte Corvo, dove ancora è possibile trovare le tracce del vecchio insediamento ricavato dai grossi massi tufacei in una perfetta sinergia tra elementi naturali ed antropici.
Prevista sosta presso agriturismo “La Pergola”
Costo: 12 euro, inclusa navetta transfer a/r. Le navette preleveranno i partecipanti e li riaccompagneranno in alcuni punti di ritrovo, nei vari Comuni dell’isola, comunicati all’atto della richiesta informazioni.
14 Maggio
1) da Serrara all’Epomeo + Festa Conclusiva. “Un viaggio nello Spazio e nel Tempo”
Durata totale: 5 h
Difficoltà: E /EE
Dislivello in salita: 100 m
Dislivello in discesa: 500 m
Quota massima: 600 m
Sviluppo del percorso: 7 km
Partenza: Serrara (nei pressi del Cimitero) ore 10:00
Arrivo: Fontana
Percorso: Serrara, Bosco dei Frassitelli, Bosco della Falanga (Case di Pietra), Pietra dell’Acqua, Eremo di San Nicola, Vetta, Fontana.
Equipaggiamento: scarpe da trekking obbligatorie ed abbigliamento a strati , acqua.
Descrizione:
Si parte dal comune di Serrara (all’altezza del ristorante Bracconiere) e si prosegue per inoltrarsi in un paesaggio selvaggio ed affascinante sul versante ovest dell’isola (Forio), fino ad arrivare al bosco dei Frassitielli, un terrazzo di acacie fittissime. Nel bosco le robinie fanno ombra a rocce ricoperte di muschio, licheni, e finocchi selvatici. Proseguendo lungo il sentiero ci si immerge nel bosco della Falanga; qui la realtà incontra la fantasia. Infatti in questo bosco di castagni è possibile ritrovare le tipiche buche (le fosse della neve) ed i rifugi scavati nei massi di tufo precipitati dall’Epomeo, come conseguenza di assestamenti tettonici (le cosiddette Case di Pietra). La traversata nel bosco continua fino a risalire, attraverso un canale scavato nella roccia, sulla cima più alta dell’isola, Punta San Nicola, dove è presente l’omonimo eremo scavato nel tufo. Il percorso termina con l’arrivo al punto di raduno per la festa finale, il negozio di souvenirs “Miscillo Sapori e…”, dove ci attende il meritato pranzo.
Costo: 20 euro, inclusa navetta transfer a/r. Le navette preleveranno i partecipanti e li riaccompagneranno in alcuni punti di ritrovo, nei vari Comuni dell’isola, comunicati all’atto della richiesta informazioni.
2) da Fiaiano all’Epomeo + Festa Conclusiva. “Un viaggio nello Spazio e nel Tempo”
Durata: 6 h
Difficoltà: E
Dislivello in salita: 600 m
Quota massima: 789 m
Sviluppo del percorso: 8 km
Partenza: Fiaiano ( di Fronte al Maneggio ) ore 09:30
Arrivo Monte Epomeo (Punta San Nicola)
Percorso: Sorgente di Buceto Piano San Paolo, Toccaneto, Punta San Nicola
Equipaggiamento: scarpe ed abbigliamento da trekking, acqua.
Descrizione:
Si parte dal maneggio dei cavalli a Fiaiano e si risale il Monte Toppo, duomo vulcanico ricoperto da un mare verde intenso tipico di questo versante isolano ed indice di una grande ricchezza floristica. Si risalgono le scale scavate nella roccia e si arriva alla “Cava Bianca”, così detta per la presenza di pomici e lapilli e da qui, continuando la risalita, ci si immette quindi in un bosco di castagni alle falde del Monte Trippodi (502 s.l.m.), fino ad arrivare a Piano San Paolo, vecchia spiaggia fossile, testimonianza del passato sommerso di una parte dell’isola. Il sentiero prosegue fino alla sorgente militare di Buceto e comincia l’ascensione, attraverso le esplosioni floreali, che condurrà sino alla cresta del Monte Epomeo, per arrivare alla cima più alta dell’isola, Punta San Nicola, dove è presente un eremo scavato nell’enorme masso di tufo verde che costituisce la cima stessa. Il percorso termina con l’arrivo al punto di raduno per la festa finale, il negozio di souvenirs “Miscillo Sapori e…”, dove ci attende il meritato pranzo.
Costo: 20 euro, inclusa navetta transfer a/r. Le navette preleveranno i partecipanti e li riaccompagneranno in alcuni punti di ritrovo, nei vari Comuni dell’isola, comunicati all’atto della richiesta informazioni.
3) Festa Conclusiva
La festa di chiusura della Rassegna si terrà quest’anno proprio alle falde del Monte Epomeo, nei pressi del negozio di souvenir “Miscillo Sapori e…”. Grazie alla collaborazione delle Associazioni Pro Serrara-Fontana e Pro Loco Succhivo, il giorno 14 Maggio verrà preparato un menù a base di doppio primo, carne alla griglia e contorno. Il tutto innaffiato da vino di casa. Anche chi non partecipa alle escursioni è invitato a trascorrere con noi una piacevole giornata all’insegna dell’allegria e dell’amore per la nostra terra.
Costo: 15 euro. Posti auto limitati. Per evitare intasamenti e smog inutile, è prevista navetta per il trasferimento dalla piazza di Fontana al luogo della festa e ritorno.