Boschi di Carrega

Parma, Langhirano. Il Parco dei Boschi di Carrega, situato sui terrazzi fluviali del fiume Taro e del torrente Baganza, fu un tempo riserva di caccia dei Farnese. Il suo panorama è reso particolarmente suggestivo dalla presenza di piccoli specchi d'acqua circondati da alberi monumentali. Si tratta di otto laghi, tutti artificiali tranne uno. Furono costruiti dalla famiglia Carrega, ultima proprietaria dei territori dell'area protetta, con lo sbarramento di piccoli corsi d'acqua, sia per l'irrigazione sia per arricchire la varietà del paesaggio. Da visitare, il Bosco della Capannella, una rigogliosa zona di bosco situata sul versante destro del Rio delle Basse, che costeggia la strada comunale per Collecchio. Si passeggia tra cerri e castagni, interrotti da ampie praterie. Il bosco testimonia l'importanza della tradizione venatoria che ha caratterizzato tutta la zona fin dai tempi della famiglia Sanvitale, precedente ai Farnese. Al suo interno infatti si ritrova la "stella", tipica delle riserve di caccia reali, formata dagli antichi percorsi di caccia, che lì si incrociavano. La bellezza dei Boschi di Carrega è esaltata dai palazzi nobiliari che conservano ancora l'antico fascino. Seminascosto da un maestoso viale di cedri, il Casino dei Boschi è un magnifico edificio con parco monumentale, costruito tra il 1775 e il 1789 dalla Duchessa Maria Amalia di Borbone. L'interno della villa non è visitabile, mentre al giardino si accede con visite guidate o durante le varie manifestazioni ricreative e culturali ospitate al suo interno. Percorrendo il viale di cedri monumentali, dal Casino si arriva alla Villa del Ferlaro. L'edificio è circondato da un parco all'inglese ricco di essenze esotiche, realizzato tra il 1827 e il 1332. Il suo disegno originale è tuttora conservato, con viali ampi e sinuosi e gruppi di conifere secolari.  

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Guida Ambientale Escursionistica, Guida Turistica, Guida Ufficiale Parco

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