Parma. Il Parco Regionale delle Valli del Cedra e del Parma, meglio noto come Parco dei Cento Laghi, si estende tra la pianura parmense e le vette del crinale del Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano, al confine tra le province di Reggio Emilia e Massa Carrara. Grazie all'ampliamento del Parco avvenuto nel 2010, il territorio tutela una grande varietà di ambienti, dai picchi montuosi e incontaminati agli ambienti rurali segnati dalla presenza dell'uomo. Le quote più basse sono dominate da un paesaggio agrario legato alle produzioni di Parmigiano Reggiano e del Prosciutto di Parma, con prati incorniciati da piccoli boschi, siepi e filari di alberi da frutto. L'Alta Valle del Cedra è caratterizzata dai versanti modellati dalle glaciazioni quaternarie, coperti di boschi di faggio e praterie d'altitudine. La zona di monte Caio, la dorsale tra l'Alta Valle del Cedra e quella del Parma, riveste un'importanza particolare per la presenza di diverse piante termofile tra cui Cirsium bertolonii (una specie endemica dell'Appennino settentrionale). Querceti e castagneti, interrotti da prati e prati-pascoli, borghi storici e piccoli centri abitati sospesi nel tempo caratterizzano la selvaggia Val Bratica. Non mancano ambiti importanti per la fauna, che comprende specie particolarmente protette come il lupo Appenninico e l'Aquila Reale. I laghi sono i principali protagonisti del Parco: 18 specchi d'acqua che punteggiano queste montagne e occupano il fondo di depressioni (circhi glaciali) scavate dai ghiacci circa 18.000 anni fa.Ospitano ecosistemi fragili e di notevole interesse naturalistico. Dalla natura all'arte, un piccole cenno merita Sesta Inferiore, piccola frazione del comune di Corniglio. Rappresenta un luogo singolare nel panorama paesaggistico dell'Alta Val Parma: dai muri delle sue abitazioni si affacciano figure, personaggi, presenze. Sono tutti dipinti realizzati tra anni Sessanta e Settanta dall'artista Walter Madoi, che aveva eletto Sesta come sua galleria d'arte a cielo aperto.