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Catania, Nicolosi. Il Parco dell'Etna, Sicilia, tutela non solo il vulcano attivo più alto d'Europa, con le sue eruzioni e le spettacolari colate laviche, ma tutto il territorio che lo circonda con le sue straordinarie particolarità naturalistiche. L'area protetta si estende dalla vetta del vulcano fino alla cintura superiore dei paesi etnei, comprendendo il territorio di 20 comuni. Per proteggere questo ambiente naturale, il Parco è stato diviso in quattro zone. Nella Zona A, quasi tutti di proprietà pubblica, non ci sono insediamenti umani ed l'area che si conserva ancora incontaminata. La Zona B è formata in parte da piccoli appezzamenti agricoli privati e custodisce splendidi esempi di antiche case contadine, ricoveri per animali, palmenti, case padronali, segno di una antica presenza umana che continua tutt'ora. Le Zone C e D, solo spazi riservati ad eventuali insediamenti turistici, sempre nel rispetto della salvaguardia della natura. La varietà degli ambienti del Parco è direttamente condizionata dall'attività del vulcano. Partendo dalle quote più basse, dove un tempo c'erano le foreste di leccio, oggi sorgono vigneti, noccioleti, boschi di querce, pometi e castagni. Intorno ai 2.000 m, sulle antichissime colate laviche sono presenti formazioni naturali di pino laricio, faggio e betulla. Fino ai 3.000 m si arrischia solo l'astragalo; da lì alla cima c'è solo il deserto, fatto di pietra scura e modellato dalle continue eruzioni. Sul vulcano vivono l'istrice, la volpe, il gatto selvatico, la martora, il coniglio, la lepre e, fra gli animali più piccoli, la donnola, il riccio, il ghiro, il quercino e varie specie di topi e pipistrelli. Moltissimi sono gli uccelli ed in particolare i rapaci: lo sparviero, la poiana, il gheppio, il falco pellegrino, l'aquila reale, il barbagianni, l'assiolo, le allocco e il gufo comune. Aironi, anatre ed altri uccelli acquatici si possono osservare nel Lago Gurrida, unica distesa d'acqua dell'area montana etnea. Per chi arriva nel Parco, uno dei luoghi più affascinanti e selvaggi è la Valle del Bove, sul versante est della montagna. È un enorme anfiteatro naturale a forma di ferro di cavallo: pareti scoscese, testate di antichi banchi lavici, costoni rocciosi, serre e dicchi magmatici, canaloni, apparati eruttivi, colate laviche, tutto narra la lunga e tormentata storia geologica dell'Etna. All'interno del territorio del Parco si trovano oltre 200 grotte di scorrimento lavico. Note sin dall'antichità, sono state utilizzate dall'uomo come luoghi sacri e di sepoltura, come riparo o destinati all'accumulo di neve. Da vedere assolutamente: la Grotta dei Lamponi, dei Tre Livelli, del Gelo e delle Palombe.
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