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Alessandria, Bosio. Il Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo si estende sul vasto altopiano di Marcarolo, al confine tra Piemonte e Liguria, ed è dominato dal Monte Tobbio, una terrazza naturale dalla quale si gode la vista mozzafiato del Golfo Ligure. L'area è di particolare interesse per l'abbondanza di corsi d'acqua e di zone umide, ma soprattutto per la presenza di specie vegetali molto rare. La Drosera rotundifolia ne è uno degli esempi, una pianta un tempo presente anche in pianura ed oggi relegata a pochissime zone montane. Il Cerastium utriense o poverina di Voltri è la pianta più esclusiva del Parco, è stata individuata come specie nel 1988 ed è endemica del Gruppo di Voltri. Seguendo, poi, un vecchio sentiero lungo le sponde del Rio Gorzente si raggiunge la radura di Pian di Remo, nei pressi della quale una sorgente ospita un esemplare di felce assai rara, la Osmunda Regalis. La salamandra pezzata, il rospo comune, la rana rossa e i due tritoni presenti nel Parco, l'alpestre e il crestato, sono i principali abitanti dell'area protetta, insieme al geotritone italiano, che vive nelle miniere abbandonate. All'interno del Parco si trova il Sacrario della Benedicta, in memoria della strage, avvenuta tra il 6 aprile e l'11 aprile 1944, di settantacinque partigiani appartenenti alle formazioni garibaldine, compiuto da militari della Guardia Nazionale Repubblicana e reparti tedeschi.