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Pesaro. Situato all'estremità nord-orientale delle Marche è una lunga falesia da Pesaro a Gabicce che dà sul mare insieme alla parte rurale retrostante. Presenta un'altezza sui 200 metri nei vari colli che si susseguono intercalati dalle valli e solcati dai calanchi che scendono verso l'acqua dove alla base si è formata una stretta spiaggia col materiale eroso e scivolato accumulandosi in basso. Nelle ripide pareti sfaldate si possono leggere, come negli anelli di un tronco, i diversi strati sedimentari che raccontano la storia geologica del posto, lunga milioni di anni. Caratteristici del luogo sono i "cogoli", particolari sassi giallastri e levigati prelevati in passato per la pavimentazione di paesi. Il Parco è un importante sito per il birdwatching in quanto punto di passaggio di diverse specie di uccelli migratori mentre tra quelle stanziali è interessante il Falco Pellegrino che nidifica sulle scoscese pareti. Per la vegetazione sono da segnalare alcune specie assai rare e non presenti nel resto della regione, come il Lino Marittimo con la parte che scende digradando verso ovest fatta di campi e usata a fini agricoli dove si trovano sia specie spontanee che antropiche. Nel territorio del san Bartolo sono presenti diverse Ville Rinascimentali, tra cui Villa Caprile e Villa Imperiale con l'esteso parco. Percorrendo la strada panoramica che attraversa l'Area Protetta si transita per i deliziosi borghi di Casteldimezzo dove è conservato il "crocifisso venuto dal mare", Fiorenzuola di Focara col Museo dei Fossili e santa Marina. Testo: www.Pierluigitomassetti.com Foto: Pubblico dominio, commons.wikimedia
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