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Brescia, Orzinuovi. In buona parte della pianura bresciana l'Oglio esercitò fin dai tempi antichi una funzione di limite tra territori amministrativamente distinti. In epoca romana il suo corso segnava il confine fisico evidente di contigui "municipia", e tale funzione di limite la conservò stabilmente: i territori in sponda sinistra rimarranno bresciani e quelli in sponda destra Cremonesi. Profondamente incisivo fu il ruolo del fiume quando l'Oglio divenne vero e proprio confine politico: si pensi al tempo delle rivalità medievali tra Brescia e Bergamo, tra Brescia e Cremona nei secoli XII e XIII. Uno dei più frequenti motivi di contesa era il possesso delle acque: sin dal secolo XI i diritti su ambedue le sponde del fiume furono assegnati a Brescia che li esercitò e difese anche con forti contrasti in particolare con Cremona. Si trattava di numerose e diverse esigenze: di transito, uso delle acque a scopo irriguo, diritti di pesca, azionamento delle ruote di mulini.