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Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto. L' Area Protetta tutela uno degli ultimi tratti di costa non ancora antropizzato delle Marche e uno dei pochi di tutto l'Adriatico il cui nome suggerisce la sua antica funzione: una grande "cassa di espansione" delFiume Tronto che la delimita a sud. I primi insediamenti risalgono all'epoca pre romana per poi consolidarsi con la città di Truentum citata da Plinio il Vecchio. Oggi ospita pochi edifici rurali, tra cui l'antica e restaurata Torre del Porto eretta nel 1543. Pur nella sua limitata estensione conserva un insieme armonico di ambienti terrestri, lacuali e fluviali di cui le fonti storiche attestano la presenza di specchi d'acqua, bonificati nel corso del tempo. Vi è stata però mantenuta una Zona Umida molto importante per l'avifauna, punto di sosta per specie migratorie nel tratto tra la foce del Po e il Gargano e di alcune altre svernanti. Tra le più importanti il Cavaliere d'Italia (scelto come simbolo nel logo), il Falco di Palude, il Martin Pescatore e la Gru; per tale motivo è stata anche riconosciuta come Important Bird Area. Vi sono inoltre zone dunali e retrodunali insieme a praterie salate. Di notevole interesse è la vegetazione, soprattutto quella retro dunale, sempre più rara in un contesto di territorio in continua antropizzazione con alcune specie uniche nelle Marche insieme alla Salicornia, l'Euforbia e la Ruppia. Al suo interno i percorsi pedonali e ciclabili, questi ultimi inseriti nelle ciclovie Adriatica e Salaria, attraversano la parte agricola dove si coltiva il "prodotto tipico" Lattuga Rossa della Sentina. Testo: www.pierluigitomassetti.com/ Foto: Autore = Lucio De Marcellis via Wikimedia Commons
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