Genova. Arenzano. Il Parco Regionale del Beigua, incantevole terrazza naturale sulla Riviera Ligure, racchiude in sè un'incredibile varietà di ambienti: praterie e preziose zone umide, foreste di faggi, roveri e castagni, rupi scoscese e affioramenti rocciosi, pinete a Pino Marittimo e lembi di vegetazione mediterranea. L'area protetta ospita oltre 80 specie nidificanti, come l'Aquila reale, il Biancone, il Codirossone, il Succiacapre e l'Averla piccola; al suo interno è stata individuata anche una Zona di Protezione Speciale, che riveste una particolare importanza per gli uccelli migratori. Nelle zone umide è possibile ammirare colorati e singolari anfibi, come il colubro lacertino, il tritone alpestre, il tritone crestato; cinghiali, caprioli e daini popolano le importanti Foreste Demaniali Regionali (Deiva, Lerone e Tiglieto), e nei passaggi più impervi del gruppo del Beigua non è raro avvistare dei lupi. La ricchezza di risorse del Parco ha attratto l'uomo sin dalla Preistoria. Nella zona di Casa Bucastrella sono state trovate delle figure geometriche, dei dischi raggiati e degli antropomorfi incisi sulla nella roccia e risalenti al Neolitico. Ad Alpicella è possibile ripercorrere una strada megalitica lastricata, che conduce ad un recinto di pietre verticali orientato verso il monte Greppin. Nella stessa località è stato scoperto un riparo sottoroccia, utilizzato nel Neolitico Medio e dell'Età del Bronzo. Al 1120 risale invece la Badia di Tiglieto, il cui nome vero nome è Abbazia di Santa Maria. Fondata nella piana alluvionale del torrente Orba, fu la prima abbazia cistercense costruita al di fuori del territorio francese e costituisce il monumento storico altamente significativo. Nella piana è possibile visitare il Ponte Romanico a cinque arcate in serpentino, recentemente restaurato, accanto al quale sorgono i ruderi di un antico mulino.