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Crotone. L'Area Marina Protetta di Capo Rizzuto, Calabria, emoziona a prima vista: l'azzurro cangiante del mare sposa l'ocra del terreno argilloso in uno scenografico contrasto. Si stende su otto promontori, da quello di Capo Colonna, con l'unica colonna rimasta del tempio dedicato alla dea Hera Lacinia, a Punta Le Castella. Un frammento di costa rocciosa di circa 40 km, che conserva intatta la macchia mediterranea: nell'entroterra domina una fitta pineta con lentischi, timo, erba cristallina, mirto, capperi, tamerice, ginestra e ginepro. Sono soprattutto i fondali, con le estese praterie di Posidonia Oceanica, che rendono unica l'Area dal punto di vista naturalistico. Numerose ed importanti le specie ittiche che vi trovano rifugio: cernie, barracuda, tonnetti e a volte delfini. La bellezza della natura fa da cornice ad eventi storici che hanno interessato l'Area di Capo Rizzuto fin dai tempi antichi. Qui giunsero gli Achei di Miskellos quando, intorno alla metà dell'VII sec. a.C., sbarcarono sulla costa e fondarono l'antica Kroton. Dai Greci agli Aragonesi, una visita merita il Castello di Le Castella, costruito da Andrea Carafa prima del 1521. Le sue origini sono però ben più antiche: Plinio il Vecchio, nella sua "Naturalis Historia" (23-79 d.C.), lo definisce Castra Hannibalis e aggiunge che la fortezza si trovava in luogo un popolato da una moltitudine di torri.