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Chieti La Riserva Statale Fara San Martino-Palombaro, Abruzzo, tutela un territorio caratterizzato dalla presenza di specie vegetali di notevole valore scientifico e naturalistico. L'area è ricoperta da estese formazioni di pino mugo, da vaste faggete ed esemplari di pino nero laricio pluricentenari. Rappresenta un ambiente di fondamentale importanza per diverse specie di uccelli: l'aquila reale, il falco pellegrino, il lanario, il picchio muraiolo, il crociere e la coturnice, simbolo della Riserva. La zona è frequentata dall'orso bruno marsicano, dal lupo appenninico, dal capriolo, dal cervo e dal camoscio d'Abruzzo. La Riserva è caratterizzata dalla presenza delle scenografiche Gole di Fara San Martino, una forra formata dall'erosione del torrente Verde, che la leggenda vuole fosse stata aperta dalle braccia stesse di San Martino. La forra è divisa in tre parti: Vallone di Santo Spirito, Macchia Lunga e Valle Cannella, che termina in un circo di formazione glaciale pieno di doline ed inghiottitoi. Sparse per tutta l'area protetta ci sono numerose grotte, alcune delle quali trasformate nel corso degli anni in luoghi di culto, altre diventate rifugio di pastori e briganti. La riserva si estende tra i comuni di Fara San Martino e Palombaro, in provincia di Chieti, e fa parte del Parco Nazionale della Majella. La Riserva Naturale Fara San Martino-Palombaro, Abruzzo, è un'area di grande valore naturalistico e meta di appassionati di escursioni in arrampicata.