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Sorge sulla vetta della Grigna settentrionale
a) Dal centro di Pasturo 641 m si imbocca via San Calimero e, oltre un torrente, si entra in una valletta, si tralascia una mulattiera che sale verso destra e si prosegue raggiungendo la Chiesetta degli Alpini 1050 m. Poco oltre si ignora la deviazione a destra per il rif. Riva, per attraversare il torrente Acqua Fredda e proseguire lungamente in costa verso sinistra. Dopo un gruppo di baite, si compie un ampio semicerchio verso sinistra raggiungendo l'Alpe Cova 1311 m. Da qui (indicazioni) si prosegue salendo al Pialeral. Lambito il nuovo rifugio Pialeral si prosegue in salita oltrepassando la Foppa del Masone per poi obliquare lungo il pendio orienatale del Grignone. Un'ultimo strappetto porta alla Bocchetta della Bassa, ove sorge il biv. Merlini 2144 m. Si risale a destra un canale erboso e detritico oltrepassando la Bocchetta di Releccio 2263 m, e dopo un bivio ove giunge da sinistra la Via Ferrata CAI Mandello, si raggiunge il già visibile rifugio. b) Lasciata l’auto nel grande parcheggio al termine della carrozzabile, ci si avvia verso la vicina cresta spartiacque seguendo le segnalazioni del sentiero n°25, si entra in un bel bosco di faggi e si sale con qualche tornante lasciando a destra la traccia che sale al Monte Croce e scavalcando il crinale. Si prosegue ora percorrendo con parecchi su e giù la testata della Valle dei Molini lasciato sulla destra il sentiero n° 24 per il Rifugio Bietti procediamo a sinistra e poco dopo iniziamo a perdere quota per tagliare tutta la valle traversando la “frana delle Lavine” oltre la quale si riprende a salire nel bosco giungendo nei pressi di un cartello ove da sinistra giunge il sentiero della Valle dei Molini. La salita porta all’Alpe di Moncodeno da dove si prosegue arrivando ben presto al Rifugio Bogani. Da qui si seguono le indicazioni per il Rifugio Brioschi e la Grigna settentrionale, sentiero n° 25, “Via della ganda”. Il tracciato è sempre ben segnalato e dal rifugio rimonta dapprima alcuni dossi nel bosco sempre più rado. Poi devia notevolmente verso destra e risale una brulla e scabra elevazione tondeggiante su cui sorge una Madonnina. Per tracciato sempre evidente ci si avvicina alle pendici nord-orientali della cresta di Piancaformia. Con lenta salita diagonale si continua seguendo il roccioso piede della cresta superando alcuni semplici passaggi su rocce il più difficile dei quali è facilitato da una corda fissa metallica. Oltre questo tratto il sentiero si fa più monotono e faticoso poiché si svolge su terreno detritico. Puntando verso SE si raggiungono le rocce sommitali fra le quali ci si destreggia con alcuni tornanti raggiungendo la base di una canale roccioso. Una catena permette di risalire verso destra le placche di fondo del canale per giungere al termine della Cresta di Piancaformia, a pochi passi dal Rifugio Brioschi e della sua cappelletta.
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Kompass 1:50.000 n° 105 "Lecco-Val Brembana" TCI 1:20.000 "Gruppo delle Grigne".