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È situata sotto una guglia di nome Špicek (2192 m), nel massiccio dello Jalovec.
a) Dalla valle Trenta e dalle Sorgenti dell'Isonzo si segue la strada di fondovalle della Val Trenta superando la Koca pri Jzviru soce finché un cartello vieta la prosecuzione. Lasciata l'auto si percorre la strada ancora per un breve tratto per poi abbandonarla nei pressi di alcune case rurali ed imboccare a destra un sentiero (Cartello indicatore) che subito si innalza in una faggeta. Con numerosi tornanti e sempre abbastanza ben ombreggiato dal bosco il sentiero supera il primo salto boscoso, lasciata a sinistra una deviazione (che comunque sale anch'essa al rifugio) si procede più dolcemente verso destra fino alla casa di caccia dove ci si congiunge con l'it. successivo. b) Dal Passo Vrsic 1611 m si prende il sentiero segnalato che scende verso SW e poi S tenendo la destra idrografica della valle. Ci si abbassa per un centinaio di metri di dislivello aggirando in basso delle placche e poi scavalcando un costone propaggine della cresta SE della Mojstrovka. La discesa prosegue ancora assai lieve a mezza costa e oltre un rado bosco di abeti si giunge su un dosso. Aggirato anche il piede della cresta SE della Velika Dnina il tracciato prosegue panoramico mantenendosi sui 1500 m di quota ed entra in un bosco di abeti e faggi raggiungendo una capanna di caccia ove giunge da sinistra il sentiero da Val Trenti. Seguendo le indicazioni e trascurando un'altra deviazione che sale a destra si prosegue sul bel tracciato che uscito dal bosco sale a lambire una fonte. Con lungo percorso diagonale fra rada vegetazione e rocce calcaree la salita percorre la Rutarska Trenta avvicinandosi alle pareti che la delimitano in alto e raggiungendo infine il minuscolo rifugio.
Rifugio Ticarjev dom na Vršicu (1620 m), 4 ore.
Rifugio Erjavceva koca na Vršicu (1525 m ), 4 ore 15 min.Rifugio Poštarski dom na Vršicu (1688 m), 4 ore 15 min.
Allo Jalovec 2645 m (2 ore 30 min.; EE/F utili l'imbragatura, il casco e qualche cordino e moschettone).
Dal rifugio si scende brevemente verso N in una conca detritica, la si traversa e si sale su buona traccia guadagnando un'evidente sella intagliata nella cresta SE del Veliki Ozebnik. Si prosegue sul versante opposto salendo rocce gradonate e sfruttando comode cenge attrezzate traversando in diagonale ascendente il versante orientale dell' Ozebnik. Facendo attenzione ai bolli di vernice e alle tracce ci si abbassa verso un ripiano di detriti e rocce occupato in parte da un nevaio perenne. Senza raggiungerne la sponda opposta (N) si risale (sinistra) il nevaio verso il centro della parete sovrastante che si scala con facile e divertente arrampicata resa agevole dalle attrezzature in sito. Si raggiunge così la spalla della cresta sud dello Jalovec e per il successivo crinale affilato e pianeggiante si raggiunge il corpo sommitale. Una breve zig zag a volte esposto vertiginosamente porta infine sulla vetta
il Bavški Grintavec (2347 m), da 5 a 6 ore
Planinska zveza Slovenije "Julijske Alpe" 1:50.000 (parte occidentale);