Dal municipio di Beura si segue la stradina che entra in paese e passa sotto un arco; si imbocca la bella mulattiera di fronte (cartello indicatore per l’Alpe Pozzolo e segnavia bianco-rosso) che guadagna quota rapidamente. Oltre una cappelletta e si raggiungono due baite diroccate; subito dopo si lascia a destra (cartelli indicatori) la mulattiera per l’alpe Bisoggio e si sale fino all’Alpe Cresta (o Alpe Caggiani, 460 m). Si costeggia a destra il prato dell’alpeggio, si supera la balza rocciosa a monte delle case (scalinata) e, dopo alcuni tornanti, con un lungo diagonale verso NE si giunge all’Alpe Fiesco 600 m. Il sentiero volge ora a destra e risale un ripido costone entrando nella faggeta; piegando ancora verso destra (S) si arriva all’Alpe Vaccareccia. Dalla fontanella (880 m circa) si entra nel bosco sorvegliato all’inizio da alcuni castagni monumentali. Dopo alcuni tornanti si va a destra e oltre uno speroncino roccioso si lambiscono due baite; proseguendo nel bosco si sale alla radura di Pra o Menga (baita, cappelletta e fontanella). Il costone diviene molto meno ripido: dopo un tratto sul suo fianco sinistro (N), il sentiero raggiunge il crinale e con alcuni saliscendi si arriva all’Alpe Provo 1205 m, con una caratteristica fontana di sasso. Poco oltre il crinale torna ripido: a quota 1280 circa il sentiero segnalato taglia sul ripido fianco sinistro (N) del costone giungendo sul fondo del vallone dove scorre il torrente e dove si incontra un bivio segnalato: a sinistra si va all’alpe Cortevecchio, a destra si sale verso il rifugio Alpe Bozzolo. Più in alto, presso un altro torrentello, un nuovo piccolo cartello manda decisamente a destra riportando sul filo del crestone verso i 1520 m e lo si segue fino al bellissimo dosso dove sorge il rifugio.