Rimani aggiornato sulle ultime novità di escursionismo.it
Iscriviti ora alla newsletter
Sorge sulle rocce basali della parete S del Pizzo della Forcola Alta, poco sopra il Passo Scerscen 3122 m.
a) Dal rif. Longoni 2450 m si segue il sentiero dell'Alta Via della Val Malenco che percorre tutto il circo terminale della Val Fora. Dopo poche decine di metri, in corrispondenza di un ometto si prende a destra seguendo l'indicazione per il Passo delle Tre Mogge; si sale in direzione N per erbe e risalti rocciosi fino alle pietraie sottostanti il versante S del Pizzo delle Tre Mogge. Per un canalone detritico (neve) si supera sulla destra la bastionata rocciosa che dalla Sassa di Fora si allunga fin qui e si tocca la Cengia del Caval, larga rampa detritica compresa fra la bastionata e la base dello sperone. Con salita su traccia di sentiero verso NW si segue questo spalto fino alla conca morenica occupata da un laghetto di fusione; lambitolo sulla destra, per un piccolo glacionevato e un salto di sfasciumi si tocca il Passo delle Tre Mogge da dove, puntando verso N, si scavalcano gli affioramenti rocciosi 3043 m e 3145 m, posti sul ghiacciaio alla base del versante N del Pizzo delle Tre Mogge, per poi salire verso E fino al Passo Scerscen e al bivacco. b) Dal rifugio Longoni scendere sulla strada sterrata proveniente da San Giuseppe e percorrerla verso E compiendo un lungo traverso quasi pianeggiante. Una serie di tornanti porta alla conca morenica dove termina la strada e si trova la baracca della teleferica dell'ex rifugio Entova-Scerscen. Proseguire lungo gli ultimi metri di strada che si portano sotto la ripida pendice che sale alla cresta E della Sassa d'Entova. Un sentiero sale con diversi tornanti il pendio giungendo in cresta, in corrispondenza dell?edificio dell'ex rifugio Entova-Scerscen 2957 m. Da qui traversare in diagonale il ghiacciaio di Scerscen inferiore salendo verso NW fino alle pendici meridionali del Pizzo Glüschaint e con un?ultima leggera deviazione a W raggiungere il Passo Scerscen 3122 m. Sulle rocce della sponda destra, ben visibile sorge il bivacco che in breve si raggiunge.
Al Rifugio Marinelli-Bombardieri 2813 m. Percorso su morene e ghiacciaio. (F; 4 ore).
Alla Rifugio Coaz Chamanna J. per il Passo della Forcola Alta. Primo tratto su sfasciumi e poi sul grande ghiacciaio della Vadret da Roseg. (F; 3 ore).
Al Hotel Fex. (F; 3,30 ore).
Al Pizzo Glüschaint 3594 m per la cresta Sud-ovest. Dislivello: dalla Forcola Alta 200 m c. Tempo di salita: 4-4,30. Difficoltà: PD+ con passi di III. Attrezzatura: corda piccozza e ramponi, qualche cordino e qualche dado da incastro o chiodo. Prima ascensione: Th. Curtius e J. Eggenberger con Christian Klucker il 29 agosto 1883.
Percorso
È uno degli itinerari più belli della montagna e uno dei più piacevoli del massiccio del Bernina. Rocce sempre solide, qualche breve tratto su neve.
Dal bivacco Colombo salire per un sistema di cenge e canaletti (segnalaz. con bolli rossi e bianchi) fino alla Forcola Alta. Per facile terreno nevoso si sale verso destra, ai piedi del primo risalto di cresta che si aggira a sinistra su ripido pendio nevoso. Tornati in cresta, la si percorre ove più logico fino all’anticima e poi alla vetta.
CNS 1:50.000 «Julierpass» e «Pizzo Bernina»; Carta Multigraphic «Pizzo Bernina-Monte Disgrazia»; Kompass 1:50.000 «Bernina-Sondrio»