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È un rifugio ricavato dalla recente ristrutturazione della casera di una malga, situato nella Catena del Lagorai, nel sottogruppo delle Cime di Rava, facente parte del massiccio granitico di Cima d’Asta, il più orientale delle Alpi italiane, in una delle vallate tributarie della Valsugana.
Dalla loc. Tedon si imbocca il sentiero SAT n.332 passando a fianco di villette e risalendo quindi la Val Caldenave sul fondo per sentiero e tratti di strada forestale. Raggiunto il Ponte Campivelo 1499 m si attraverso il rio Calden e, superata la soglia glaciale della valle, si costeggia una suggestiva piana alluvionale impreziosita dai meandri del torrente, per raggiungere infine il colle morenico sul quale si trovano il rifugio e la Malga Caldenave, dietro al quale si trova la seconda piana alluvionale della valle, in un contesto di grande suggestione ed integrità ambientale.
Il rifugio si trova sul percorso di un interessante anello di tre giorni, denominato “Alta Via del Granito” che partendo da Malga Sorgazza, raggiungibile da Pieve Tesino, raggiunge nella prima tappa il rifugio Ottone Brentari a Cima d’Asta (E; 3 ore), nella seconda tappa raggiunge il rif. Caldenave (E; 6 ore), per poi ritornare a Malga Sorgazza attraverso il Cimon Rava (E; 4 ore). Il percorso diretto vero il rif. Brentari, 2476 m, è attuabile combinando i sentieri SAT 360 fino a Forcella Magna, 2117 m, e 326/327 dalla forcella al rifugio (E; 6-7 ore). Da Forcella Magna possibile variante alpinistica per sentiero attrezzato Gabrielli , segnavia 375, lungo la Cresta Socede (in questo caso preventivare EEA; 8 ore). Interessante e panoramica la traversata al bivacco Argentino Vanin al Monte Tauro da Forcella Ravetta 2219 m, combinando i sentieri SAT 332 e 333, (E; 2-2.30 ore). Dal bivacco si può tornare in Val Campelle seguendo il 333. Seguendo il sentiero SAT 332 attraverso la Forcella Ravetta si può scendere a Bieno, 815 m, attraverso la Val di Rava, in circa 4 ore (E).
Cima Trento, 2530 m, via normale da sud. È la cima più alta del sottogruppo di Rava, notevolmente panoramica, denominata per errore su alcune carte come Cima Quarazza, la cui prima salita alpinistica risale al 1906 ad opera di alpinisti locali (Pompeo Tonaselli e compagni). Dal rifugio, seguendo il sentiero SAT 332 si sale a Forcella Ravetta, 2219 m, prendendo poi a sinistra il sentiero 332B, che passa sopra il Lago Grande di Rava, al Forzelon di Rava, 2397 m. Abbandonato il sentiero segnato si traversa a sinistra (N) per tracce sotto le quinte di Cima Brunella (Cima Trento in carte) e dei Campanili di Val Orsera. Dopo circa 500 metri si raggiunge la parete S della cima, che si risale per un canalino detritico a sinistra fino a pochi metri sotto una forcella. Traversare a destra sulla parete rocciosa, senza percorso obbligato (non facile, scivoloso se bagnato) e quindi per balze erbose in vetta. Itinerario valutabile complessivamente EEA, passaggi alpinistici di I°/II° grado, concentrati presso la vetta, ore 2.30-3, dislivello circa 750 m. Ritorno per il percorso di salita (2 ore) o, per i più allenati, per combinazione dei sentieri 328-373 (Alpinistico) e 360 (4 ore).
Kompass 1:25.000 Catena dei Lagorai
Cima d’Asta
Kompass 1:25.000 n.621, Val Sugana-
Cima d’Asta-Val dei Mocheni