Il PROGETTO TSM – Già bocciato due volte a causa del devastante impatto sul territorio, il progetto TSM prevede la realizzazione di oltre 7 km di nuovi impianti nelle parti più integre del Terminillo, comportando l’eliminazione di 17 ettari di bosco secolare e provocando ingenti disturbi alla fauna, in violazione delle norme di conservazione delle aree di alto valore ambientale e di quelle sulla Valutazione di Impatto Ambientale. I nuovi impianti (previsti a quote inferiori i 1.900 m), per la cronica mancanza di neve dovuta al cambiamento climatico, non avranno alcuna possibilità di essere redditizi, costituendo di fatto uno spreco di denaro pubblico, utilizzato a discapito di una delle zone montane appenniniche più belle e suggestive, tanto da meritare la tutela dell’Unione Europea attraverso speciali aree di protezione (SIC e ZPS).
I PRINCIPALI IMPATTI SULL’AMBIENTE
● PAESAGGIO: il TSM intende scavalcare il vincolo della tutela paesaggistica spacciando il progetto come semplice ammodernamento dell’esistente
● FAGGETE SECOLARI: con il taglio di 17 ettari di faggi secolari si andranno irrimediabilmente a compromettere gli obiettivi di conservazione del SIC del “Bosco della Vallonina”, esponendo l’Italia ad una procedura d’infrazione Europea che comporterebbe milioni di euro di multa
● RISORSE IDRICHE: i sistemi di innevamento artificiale richiederanno ingenti quantitativi di acqua e creeranno problemi di ricarica delle falde già sottoposte a stress idrico per la crisi climatica in atto
● ORSO BRUNO MARSICANO: il TSM è in aperta contrapposizione con quanto certificato dall’Università di Roma “La Sapienza” che ha definito “l’intera area come di importanza critica e favorevole per l’espansione dell’areale dell’Orso bruno marsicano”, ricordando che “tale espansione viene riconosciuta come unica strategia possibile e coerente per la conservazione a lungo termine di questa relitta popolazione di orso”
A fronte di tutti questi impatti sull’ecosistema, non si avrà alcun effetto positivo stabile sull’occupazione; gli studi economici a sostegno del progetto sono basati sulla irrealistica previsione di attirare 280 mila sciatori ogni anno, pensando di risolvere la carenza di neve con l’innevamento artificiale, i cui costi sono stati molto sottostimati senza oltretutto tenere conto del continuo aumento delle temperature. Non a caso, il Rapporto “Nevediversa 2020” di Legambiente giudica come accanimento terapeutico ogni nuovo investimento in impianti sciistici sul Terminillo, dove le giornate sciabili sono ogni anno sempre più ridotte.
COSA CHIEDIAMO ALLA REGIONE LAZIO
· Di garantire il rispetto delle norme vigenti, confermando il parere negativo alla Valutazione di Impatto Ambientale del TSM, scongiurando lo spreco di denaro pubblico e un danno ambientale certo.
· Di riassegnare i fondi a disposizione per pianificare e sviluppare una nuova visione della Montagna “Terminillo”, valorizzando tutti i settori che puntano alla valorizzazione delle risorse naturali in maniera compatibile con la loro conservazione.
TI CHIEDIAMO DI FIRMARE E DIFFONDERE QUESTA PETIZIONE PERCHÉ LO SCEMPIO DEL TERMINILLO NON RIGUARDA SOLO IL LAZIO MA SAREBBE UN DURO COLPO PER TUTTE LE MONTAGNE ITALIANE. SIAMO ANCORA IN TEMPO PER SALVARE LA NATURA DEL TERMINILLO!
Questa petizione è sostenuta da: WWF LAZIO, FEDERTREK – ESCURSIONISMO E AMBIENTE, G.U.F.I. GRUPPO UNITARIO PER LE FORESTE ITALIANE, CLUB ALPINO ITALIANO – GR LAZIO, ITALIA NOSTRA – SABINA E REATINO, MOUNTAIN WILDERNESS LAZIO, SALVIAMO IL PAESAGGIO RIETI E PROVINCIA, POSTRIBÙ, INACHIS, ALTURA LAZIO, SALVIAMO L’ORSO, COORDINAMENTO LAZIO LIPU/BIRDLIFE ITALIA
Osservazioni al progetto presentate in fase di Valutazione di Impatto Ambientale (link)
Per ulteriori approfondimenti: (link)