Sognare alle Eolie, prima puntata: viaggio nei luoghi del “Postino”

Si arricchisce di nuove puntate il diario dei viaggi di Umarruggiu.it; un excursus che dall’undici al sedici di settembre 2022 ha toccato in sei giorni buona parte dell’arcipelago eoliano, camminando per alcuni dei tanti sentieri, degustandone le bontà della tradizione eno-gastronomica, conoscendo storie e leggende isolane, senza dimenticare i meravigliosi tramonti.

Praticamente, tutto quello che durante le esperienze culturali è sempre stato offerto, incontrando di volta in volta il consenso dei tanti protagonisti. Stavolta, un bellissimo gruppo proveniente da varie parti della Lombardia (da Pavia a Villa Cortese, vicino Legnano) si è consolidato proprio durante questo evento settembrino, approfittando di un’estate prolungata che molto lentamente ha lasciato il posto all’autunno.

Il punto di partenza è stato individuato nell’isola di Salina, il cuore verde delle isole Eolie, quella in cui la Natura più lussureggiante e le strutture turistiche riescono ancora oggi a coesistere. E così, partendo dalla caratteristica quiete di Rinella (la suggestiva frazione marinara del Comune di Leni), si è passati a Pollara (frazione di Malfa), altro luogo quieto e ricco di Storia, anche recente. Questo luogo, infatti, sorge dove si verificò l’ultima tremenda eruzione vulcanica dell’isola, millenni fa; dove secoli e secoli or sono giunsero delle figure religiose con il loro culto; dove fu edificato un edificio per gli avvistamenti militari, antecedente anche al primo conflitto mondiale; dove ancora oggi si coltivano antichi frutti della terra salinese come i capperi (quelli di Salina sono da tempo un presidio Slow Food) ed i pomodori seccagni, che crescono senza acqua. Dove la gente si sofferma per ammirarne i tramonti, dai più sbiaditi a quelli più infuocati. E dove Massimo Troisi ha girato il suo epitaffio cinematografico, “Il Postino” (1994) di Michael Radford, assieme a Phlippe Noiret nel ruolo di Pablo Neruda durante il suo esilio.

È stato in questo luogo sospeso nel tempo, dove passato e presente (forse anche il futuro) coesistono in una dimensione dilatata, che è iniziato questo tour assolutamente originale. Un cammino nei luoghi che hanno fatto da scenario all’ultima scintilla dell’artista partenopeo M. Troisi, proco prima che la fine prematura lo consegnasse definitivamente all’immortalità; l’avventura non poteva cominciare in modo migliore, lentamente, respirando e sentendo i luoghi. Soprattutto quelli della famosa casa dove è stato girato il film, ormai conosciuta da tutti come “La Casa del Postino”, che oltre a far rivivere quei momenti di emozione è stata lo scenario di un magnifico tramonto. A tal proposito, si ringrazia anche a nome di tutti i partecipanti il proprietario ed artista Pippo Cafarella (padre spirituale del concetto di “psicopenismo”!) per aver dato il relativo permesso alla visita. Ci si augura che tutta questa zona possa presto ricevere la protezione istituzionale che merita.

Poi, ritorno a Leni per una felice degustazione di vino ed ottimo cibo da Salvatore D’Amico, uno degli sponsor selezionati nella mappa che l’Associazione fornisce ai propri affiliati (con i tanti sentieri della montagna di Salina). Una serata ricca di racconti storici e di fantastici sapori, grazie ai vini della cantina titolare e alle gustosissime pietanze di Tindaro, fedele collaboratore di Salvatore, il quale ha dimostrato che la passione per la cucina fa sempre la differenza.

Il ritorno verso Rinella, lungo l’antica scorciatoia chiamata i tufa, ha consegnato i camminatori al loro riposo, in cui il sogno eoliano era già cominciato. E l’indomani li avrebbe attesi un luogo mistico come la cima di Monte Fossa delle Felci

Michele Merenda