FERRATE DEL MONTE TURA

FERRATE DEL MONTE TURA
Furlanova pot e Otmarjeva Pot (Valle del Vipacco – Slovenia)

La Commissione Escursioni della Società Alpina delle Giulie e il Gruppo Escursionismo dell’Associazione XXX Ottobre propongono un’escursione sulle ferrate del Monte Tura, in Slovenia.

La zona della vallata del fiume Vipava è magnifica ed è in grado di sorprendere piacevolmente anche coloro che la conoscono bene e la frequentano da molti anni, offrendo una grande varietà di escursioni per tutti i gusti e per tutte le capacità. Si va, infatti, dalle ferrate Furlanova e Otmarjeva, che da Gradišče raggiungono la cima del monte Tura, alle lunghe salite per i sentieri che conducono ad Abram da Vipava o da Podnanos, alle brevi passeggiate.

Questa escursione affronta le ferrate Furlanova e la più recente Otmarjeva.
La Furlanova sale abbastanza verticale e a tratti è molto esposta, ma sempre ben attrezzata e con buoni appigli, e non crea grandi difficoltà.
La Otmarjeva è considerata una delle più difficili ferrate della Slovenia, sale per 240 metri ed è molto esposta ma anche molto ben armata. Numerose staffe, pioli e scalini scavati nella roccia e lunghi tratti armati con cavi d’acciaio aiutano a superare pareti verticali e nel tratto iniziale anche strapiombanti. Questa ferrata è riservata a chi ha una buona esperienza di questi percorsi.

Partenza 8 e rientro a Trieste verso le 17
Coordinamento: AE Mario Privileggi

Difficoltà: Escur. Esperti – Attrezzato (EEA)
Dislivello: +/- 750 m
Sviluppo: 8 km
Cartografia: Nanos – Planinska Zveza Slovenije 1:50.000

OBBLIGATORIO L’USO DELL’ATTREZZATURA COMPLETA DA FERRATA REGOLARMENTE OMOLOGATA (caschetto, imbrago e set da ferrata).

Scarica il programma!

Quota: soci € 20,00 – addizionale non soci € 9,00
Comprendente il trasporto in bus e, per i non soci, assicurazione e soccorso alpino

Il programma sarà strettamente osservato, salvo cause di forza maggiore, attuato secondo il regolamento delle escursioni e condotto ad insindacabile giudizio del direttore d’escursione.

Info ed iscrizioni alla Società Alpina delle Giulie, via Donota 2, tel. 040 369067 dalle 17.30 alle 19.30 entro venerdì.

Escursione al Rio Vitoschio

Escursione nel Montefeltro, tra le suggestive gole comprese tra Piobbico e Apecchio: cammineremo lungo i sentieri intorno al Rio Vitoschio, spettacolare corso d’acqua alle pendici del Monte Nerone dove incontreremo una vegetazione particolare e numerose piccole cascate. Con un po’ di fortuna potremo incontrare le tracce della ricca fauna che vive qui, come lupo, capriolo e cervo!

 

 

Ritrovo 1: Senigallia (AN), Bar Paola, Via Bruno 22, ore 8.00

Ritrovo 2: Piobbico (PU), Caffè del Corso, Via Roma 40, ore 9:30

 

Percorso: Rio Vitoschio – Ca’Rossara – Fosso Eremita – Fosso Pisciarello – Ranco di Nino – Rio Vitoschio.

Fine escursione: ore 12.30 ca.

Lunghezza: 7 km.

Dislivello: 450 m circa.

Difficoltà: escursionistico

Trasporto: mezzi propri

 

Quota escursione: 15 € (servizio guida ambientale)

Quota scontata: 10 € (minorenni)

 

Cosa portare: scarpe da trekking impermeabili, giacca, maglioncino, cappello e guanti di lana, acqua, frutta secca, snack, cioccolata e kway. Si consigliano ricambio da tenere in auto, bastoncini, binocolo e macchina fotografica.

 

Prenotazione obbligatoria entro le ore 18.00 di venerdì 21 febbraio.

L’escursione verrà confermata al raggiungimento di un numero minimo dei partecipanti.

Per informazioni e prenotazioni:

Niki (Guida Ambientale Escursionistica AIGAE): cell. 3286762576, e-mail: niki@passamontagna.org

Cammino dell'Alta Murgia: Puglia

Ecco la seconda edizione di questo viaggio a piedi di 4 giorni attraverso il 𝐏𝐚𝐫𝐜𝐨 𝐍𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐀𝐥𝐭𝐚 𝐌𝐮𝐫𝐠𝐢𝐚, immersi nel paesaggio carsico lungo i suoi sentieri agropastorali.
Sosteremo in stupende masserie, attraverseremo boschi di querce, lungo gli antichi tratturi della transumanza scopriremo jazzi e poste, percorreremo mulattiere panoramiche e tra i campi di grano ammireremo pagliari e pescare antiche.
La sensazione di questi 83 km di cammino sarà quella di essere in un grande spazio aperto in cui vagare con lo sguardo verso orizzonti infiniti caratterizzati dagli odori pungenti della menta e del timo selvatico nel verde intenso dei campi di grano o dei pascoli rocciosi tra l’evidente giallo della ferula, incontrando orchidee 🌺 e falchi grillai. 🦅 In questa terra, imperatori, contadini, pastori, boscaioli, insieme al clima, hanno reso unico il paesaggio e la sua cultura. Sulle colline greggi di pecore si confonderanno con le caratteristiche rocce aguzze che danno il nome a questo territorio (murex = murice > murgia).
𝐏𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐭𝐚𝐩𝐩𝐚: 𝐢𝐥 𝐜𝐨𝐬𝐭𝐨𝐧𝐞 𝐦𝐮𝐫𝐠𝐢𝐚𝐧𝐨
Lunghezza: 22 km
Livello difficoltà: E – media
Dislivello: +473 m / -612 m
Tempo percorrenza: 8 h (soste incluse)
Fondo stradale: sentieri boschivi, strade brecciate, carrarecce
Si parte dalla Foresta Acquatetta, il più esteso della Provincia BAT, nonché uno dei più grandi di Puglia. Nel bosco si è verificato uno sviluppo spontaneo di esemplari di roverella e di specie tipicamente mediterranee come la quercia spinosa o il leccio.
🦇 Al suo interno si scoprono luoghi unici, incontreremo un inghiottitoio carsico profondo circa 90 metri, la 𝐕𝐨𝐫𝐚𝐠𝐢𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐂𝐚𝐯𝐨𝐧𝐞, la cui imboccatura sembra quasi nascondersi nel bel mezzo del bosco.
Faremo una breve sosta al Riparo del Cavone, utilizzato nel passato come rifugio per i pastori di passaggio, e dove vi sono presenti incisioni rupestri dell’età dei Metalli, e poi continuando, un bellissimo e panoramico sentiero tortuoso immerso nel bosco ci permette di attraversarlo e di raggiungere le particolari 𝐂𝐚𝐯𝐞 𝐝𝐢 𝐁𝐚𝐮𝐱𝐢𝐭𝐞, un suggestivo e raro paesaggio rosa. Non siamo nel Grand Canyon, neppure in Australia, ma in un suggestivo e raro paesaggio made in Murgia. Le cave si presentano principalmente di colore rosso ruggine con sprazzi di rosa in quanto la bauxite è un minerale composto prevalentemente da ossidi e idrossidi di ferro e alluminio.
💗Addentrandoci all’interno di una di esse si può ammirare la particolarità di questo luogo, un atipico spettacolo naturale.
🏰 Continueremo lungo il panoramico costone murgiano fino alla conquista della 𝐑𝐨𝐜𝐜𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐆𝐚𝐫𝐚𝐠𝐧𝐨𝐧𝐞, definito castello invisibile, (perché abilmente costruito su di uno sperone roccioso e da materiali provenienti dall’altura). Dalla sua vetta lo sguardo spazia per chilometri nella variopinta Fossa Bradanica, una valle nella quale affiorano depositi in prevalenza argillosi e dove scorrono i torrenti Basentello e Roviniero. Qui ci troviamo al centro di una rete castellare a controllo del territorio murgiano, frontalmente visibile su di una collina c’è Monteserico, il castello solitario, e alle nostre spalle, il Castel del Monte, luogo di arrivo di questo cammino. Infine scenderemo a valle per terminare la nostra prima tappa nella piccola Poggiorsini (BA).
𝐒𝐞𝐜𝐨𝐧𝐝𝐚 𝐭𝐚𝐩𝐩𝐚: 𝐜𝐚𝐫𝐬𝐢𝐬𝐦𝐨
Lunghezza: 19 km
Livello difficoltà: E – media
Dislivello: +353 m / -271 m
Tempo percorrenza: 7 h (soste incluse)
Fondo stradale: sentieri boschivi, carrarecce.
𝐏𝐨𝐠𝐠𝐢𝐨𝐫𝐬𝐢𝐧𝐢 (BA) si affaccia sulla Basilicata, le colline della valle del torrente Roviniero sono come un dipinto.
🐑 Un tempo fu feudo della famiglia Orsini che diede il proprio nome al paese. Fu popolato sin dal Paleolitico antico, anche grazie alla presenza di sorgenti d’acqua perenni che ancora scaturiscono nelle sue prossimità. E fu una stazione della Via Appia antica e del Tratturo Melfi-Castellaneta. Nel Medioevo il suo territorio fece parte del feudo di Castel Garagnone che fu fondato nel 1048 da Robertus Guaragna, uno dei cavalieri normanni, giunti per primi in Italia meridionale. Nel 1220 Federico II proclama di aver edificato a fundamentis. In realtà lo ha ricostruito o riadattato. Insieme col castello è citata una domus, una residenza.
💧 Lasceremo il paese per intrufolarci nel Bosco Trullo di Sotto, che costeggia Lama Torta e la sua Grotta dei Serpenti, dopo averlo attraversato, arriva il momento di una pausa in luogo quieto e incantevole: lo 𝐬𝐭𝐚𝐠𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐓𝐚𝐯𝐞𝐫𝐧𝐚 𝐍𝐮𝐨𝐯𝐚: stagionale e di origine carsica, caratterizzato dalla presenza di tre grandi alberi e da anfibi molto particolari, nonché luogo di sosta di molte specie di uccelli stanziali e migratori.
🌾 Riprendendo il cammino, intraprendiamo la via per 𝐓𝐨𝐫𝐫𝐞 𝐃𝐢𝐬𝐩𝐞𝐫𝐚𝐭𝐚 (686 metri s.l.m.), il punto più alto di tutto l’altopiano carsico delle 𝐌𝐮𝐫𝐠𝐞, attraverso questa pseudosteppa murgiana potremo osservare una gran parte dell’Alta Murgia, che corrisponde all’area nord occidentale, nonché la parte più elevata di questo caratteristico altopiano ondulato fatto di pascoli rocciosi che svelano querce solitarie, antiche masserie e greggi in movimento. Da dove poter ammirare a nord Castel del Monte e alle sue spalle il promontorio del Gargano, la cattedrale di Trani affacciata sul mare e verso ovest il Monte Vulture e la dorsale dell’Appennino Lucano.
La strada si fa in discesa fino a raggiungere Torre di Nebbia, un’antica masseria costruita interamente in pietra agli inizi del 1800.
𝐓𝐞𝐫𝐳𝐚 𝐭𝐚𝐩𝐩𝐚: 𝐥𝐚 𝐩𝐬𝐞𝐮𝐝𝐨𝐬𝐭𝐞𝐩𝐩𝐚
Lunghezza: 18 km
Livello difficoltà: E – media
Dislivello: +214 m / -305 m
Tempo percorrenza: 5 h (soste incluse)
Fondo stradale: sterrati, asfalto, sentieri boschivi
Il terzo giorno inizia nel segno della storia e della ruralità, visiteremo prima la Pescara degli Antichi, una vasta dolina che caratterizzata dalla presenza nel punto più profondo di una cisterna per la raccolta dell’acqua piovana e deve il suo nome al fatto che lì da tempo immemorabile andavano ad abbeverarsi greggi e mandrie.
🧊 Poi la Necropoli di San Magno dell’età del Bronzo e la sua bellissima chiesetta neviera, del 1128. Nel piano inferiore è presente una profonda vasca simil piscina la quale in inverno veniva riempita di neve che, ben pressata, si trasformava in ghiaccio.
🌳 Dopodiché giungeremo nel Il 𝐁𝐨𝐬𝐜𝐨 𝐒𝐜𝐨𝐩𝐚𝐫𝐞𝐥𝐥𝐨, 300 ettari dominati dalla presenza delle querce roverelle (alcune secolari), ma non solo.. rosa canina, biancospino, asfodeli, asparagi e numerosissime piante officinali a caratterizzare questo bosco parte integrante del territorio del Parco Nazionale Alta Murgia.
Concluderemo la tappa a 𝐏𝐨𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐅𝐞𝐫𝐫𝐚𝐭𝐚: dove troveremo piatti semplici, genuini e della tradizione locale, preparati con prodotti freschi e di stagione, coltivati in quest’azienda, condotta da diverse generazioni già dai primi anni del 1900, una delle prime aziende agrituristiche in Puglia e pioniera nell’agricoltura biologica.
𝐐𝐮𝐚𝐫𝐭𝐚 𝐭𝐚𝐩𝐩𝐚: 𝐢𝐦𝐩𝐞𝐫𝐢𝐚𝐥𝐞
Lunghezza: 24 km
Livello difficoltà: E – medio
Dislivello: +505 m / -417 m
Tempo percorrenza: 8 h (soste incluse)
Fondo stradale: sentieri boschivi, strade brecciate.
E’ l’ultimo giorno, e tra noi e la corona di pietra ottagonale, c’è prima di tutto da attraversare il suggestivo Bosco Scoparello in cui è situato lo Jazzo del Demonio ed il suo antico mungituro nel quale vive una quercia roverella monumentale plurisecolare.
😈 Il nome di questo antico recinto in pietra a secco per il ricovero delle greggi durante la transumanza, è dovuto ad una leggenda che vi racconteremo sul luogo.
Lungo sentieri e attraversando il Ponte dell’Acquedotto Pugliese che domina dall’alto il querceto, ci ritroveremo a percorrere lo storico tratturello Canosa – Ruvo di Puglia che ci porterà ad intraprendere un tratto del Sentiero Italia, e dopo aver costeggiato il Bosco Cecibizzo, balzerà agli occhi il 𝐏𝐚𝐠𝐥𝐢𝐚𝐫𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐁𝐚𝐠𝐧𝐨𝐥𝐢, un grande pagliaro usato come “casedda” per un massaro e dotato di mangiatoia, adibito a stalla per gli animali da soma, un pavimento di chianche e di un pollaio interno.
Ripreso il cammino, eccolo! che compare.. Affascinante e misterioso.
Isolato su un’altura delle Murge, da dove si domina un panorama vastissimo. Una forma e posizione imponente e inquietante.
Uno stupendo sentiero in discesa tra casedde e pagliari ci permetterà di arrivare ai piedi del 𝐂𝐚𝐬𝐭𝐞𝐥 𝐝𝐞𝐥 𝐌𝐨𝐧𝐭𝐞.
👑 L’unico documento in cui si parla del castello è una lettera inviata da Gubbio, nel gennaio 1240, dall’imperatore svevo Federico II al giustiziere di Capitanata, Riccardo di Montefuscolo, ci parla di lavori di copertura da eseguire in relazione al «castro quod apud Sanctam Mariam de Monte». Successivamente l’edificio ha assunto i ruoli di prigione e di residenza ducale. Passato attraverso varie dominazioni e proprietà di diversi signori, per lungo tempo, dopo ripetuti saccheggi e spoliazioni, è stato rifugio di pastori e di ladroni (specialmente nel secolo XVIII). Acquistato come rudere dallo Stato italiano nel 1876 per 25.000 lire, da allora è stato sottoposto a continui restauri; i più recenti ne hanno recuperato l’antico splendore.
Dopo la visita del castello, concluderemo il nostro cammino all’Agriturismo Masseria Tarantini.
Equipaggiamento:
🥾 Scarpe da trekking.
🎒 Zaino da trekking, abbigliamento comodo per camminare, indumenti di ricambio, felpa, giacca a vento impermeabile, cappello, telo.
💧 Borraccia con acqua a sufficienza.
Servizi:
💚 Guida ambientale escursionistica
🩹 Copertura assicurativa
🍴 Pernottamento, cena e colazione in agriturismo e b&b
🚖Trasporto passeggeri  e bagagli
🍱 Pranzo al sacco ed acqua forniti da noi
🚍 Transfer dall’autoparcheggio custodito al punto di partenza della prima tappa
❌ Assicurazione contro l’annullamento del viaggio
⌚ CAMMINO GUIDATO: 340 € a persona
Info:
📞 WhatsApp numero: 3493669187
📧 Prenota via email a viandantidelsud@gmail.com
Clima:
🌸 In primavera, quando è possibile osservare nel verde intenso dei campi di grano o dei pascoli rocciosi le brillanti foriture dei tulipani selvatici, dei gladioli e delle orchidee, la delicata colorazione della lucente stipa delle fate in fore si associa al rosa dell’asfodelo o al giallo della possente ferula, mentre il cielo è dominato dai falchi.
Organizzazione tecnica a cura di Vacantioner Viaggi snc – Bastia Umbra (PG)

Il Navegna e i suoi laghi

Con i suoi 1500 metri, il Monte Navegna, affacciato sulla vallata che accoglie il Lago del Turano, non è certamente un ciclope delle Alpi. In compenso la sua cima, circondata dalle vette lontane e solitamente ben visibili del Velino e Gran Sasso, sa regalare tramonti ampi, dai colori caldi e vividi, riflessi dalle acque del lago sottostante quando dalle rive circostanti le piccole luci della sera iniziano ad accendersi.

info ed iscrizioni: http://bit.ly/navegnaMaC

Le vie cave di Pitigliano e Sovana

Scolpita nel tufo, Pitigliano si offre agli occhi del visitatore con maestosa eleganza e l’inconfondibile profilo delineato dal color ocra, la torre del Duomo e l’acquedotto mediceo. Conosciuta in tutto il mondo come “piccola Gerusalemme” è stato punto di riferimento per numerose famiglie ebraiche a partire dal ‘500, così come conferma la presenza di una Sinagoga. La vicina Sovana, anch’essa fondata dagli Etruschi, custodisce alcune tra le loro più incredibili necropoli, magicamente conservate nel loro splendore originario ed un centro storico con evidenti segni paleocristiani, longobardi e romanici. Le vie cave scavate nel tufo sono una delle caratteristiche più rappresentative di questa zona, inizialmente realizzate dagli etruschi ma che hanno visto il loro utilizzo ed ampliamento da parte di tutte le popolazioni di epoca successiva fino ad arrivare al secolo scorso.Sarà emozionante percorrere questi sentieri con voli pindarici a cavallo di millenni di storia.

La Misteriosa Piramide Etrusca

L’antico borgo di Bomarzo è da molti conosciuto per il parco dei mostri che si trova nelle sue immediate vicinanze, caro al surrealista spagnolo Salvador Dalì che ne ha consentito la sua riscoperta. Non tutti sono però a conoscenza del fatto che in questo luogo si cela un’antica e misteriosa costruzione, situata a sud-est rispetto al famoso bosco sacro. Tra i grovigli di una fitta vegetazione è incastonata una piramide etrusca, rimasta incredibilmente nascosta fino al 1911. La sua datazione non è certa proprio perché questa porzione del bosco della Tuscia accoglie moltissimi reperti archeologici, anche di origine paleocristiana.

Info ed iscrizioni: http://bit.ly/piramideMaC

I paesaggi da Oscar nelle Crete Senesi: Terme&Trek

A caccia di #Bellezza!

Esplorare le Crete nella sua essenza, visitare l’abbazia di Monte Oliveto, raggiungere il Sito Transitorio, ammirare le Biancane di Leonina e ammirare in lontananza la magnifica città di Siena.

Infine concludere la giornata alle Terme di San Giovanni (Rapolano Terme).

Beh, questo vuol dire per noi cercare la bellezza!

Quindi il 15 Marzo 2020, se vuoi andare a caccia della vera bellezza con i paesaggi toscani da cartolina, come puoi mancare a questa escursione?

Programma della Giornata:

– Mattino: Escursione di 6 km tra i Calanchi del Senese e l’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore.

– Pranzo al sacco (non incluso nella quota)

– Pomeriggio: Riprenderemo le nostre auto e andremo in direzione delle Biancane di Leonina e del Sito Transitorio. Circa 20 minuti di percorrenza. Seguirà escursione molto semplice di pochi chiilometri , se senza particolari dislivelli.

– Fine Escursione: Gran Finale alle Terme di San Giovanni (Rapolano) che ci culleranno fino alle 19.

RISERVATO A MAX 25 PERSONE.

Iscrizione OBBLIGATORIA da effettuarsi entro il 10 Marzo.

Lunghezza: 12 km

Dislivello: 350 metri

Difficoltà: Facile

Tipologia di sentiero: Escursionistico e Turistico (sulle famose strade Bianche)

Inizio Escursione: ore 10.00 am

Criticità lungo il percorso:

Il percorso del mattino è ad anello e presenta un breve tratto nel bosco in cui il sentiero è particolarmente danneggiato. È quindi necessario indossare scarpe da trekking.

Costo: 20€ a partecipante

La quota include

– Accompagnamento con Guida Ambientale Escursionistica

– Ingresso alle Terme di San Giovanni (Rapolano)

È necessario avere un allenamento sufficiente a percorrere 10 km con 350 metri di dislivello.

Difficoltà Escursione: FACILE

La quota non include;

– Ingresso alle Terme di San Giovanni (Rapolano) costo 15€ a persona

Pranzo al sacco.

Ritrovo ore 10.00 am

Il ritrovo avverrà presso il paese di Chiusure. Ulteriori informazioni sul punto di ritrovo esatto verranno inviate al momento della prenotazione.

I cani non sono ammessi.

Per iscriversi non fa fede il tasto “Parteciperò” di Facebook ma è necessario utilizzare il link riportato di seguito. Le guide si riservano il diritto di non accompagnare persone che non si sono prenotate utilizzando il link qui sotto e/o non adeguatamente vestite con scarpe da trekking o da ginnastica consone al tipo di percorso.

L’escursione sarà condotta da Marco Passarello (Guida Ambientale Escursionistica Abilitata e Certificate dalla Regione Toscana).

CAMPANIA FELIX – POZZUOLI E CAMPI FLEGREI

Weekend nei suggestivi luoghi fondati dai Greci e vissuti dai Romani, dove avremo modo di ammirare antiche vestigia storiche e monumenti tornati ad essere fruibili dopo anni di sapienti restauri.
Durante il weekend visiteremo tra gli altri il Rione Terra, primo nucleo abitativo di Pozzuoli risalente al II° secolo, definito come “Il luogo dove i capitoli della lunga storia di Pozzuoli si sono sovrapposti come in un libro” l’Anfiteatro Flavio risalente alla prima metà del I° secolo, il tempio di Serapide dove è possibile leggere la variazione dei movimenti del suolo soggetti al fenomeno del bradisismo fin dai tempi antichi. Completeranno il programma la visita di Cuma, fondata secondo la leggenda dagli Eubei di Calcide intorno al 740 a.C. e nota per la presenza della Sibilla Cumana, sacerdotessa di Apollo e figura profetica, e il castello Aragonese di Baia, situato in un’area di notevole importanza strategica, edificato sui resti di un complesso residenziale, forse la “villa di Cesare” descritta da Tacito.
Il programma è puramente indicativo, sono possibili modifiche o variazioni. I posti sono limitati prenotate per tempo, per non correre il rischio di non trovare posto. Le prenotazioni verranno chiuse appena si raggiungerà il numero massimo di persone previste.

Appuntamento: Sabato 14 marzo, ore 7,15 – Stazione Termini, treno per Napoli delle 7:36 con cambio Villa Literno. Arrivo a Pozzuoli per le ore 10:32. Per altri appuntamenti contattare l’accompagnatore.

Rientro a Roma: Domenica 15 marzo, con treno da Pozzuoli delle ore 18:28 con cambio a Villa Literno e arrivo a Roma previsto per le ore 21:31.

Albergo previsto: Miramare Residence – (prenotazione e pagamento a carico dei partecipanti) http://www.miramareresidence.com/ prezzo attuale circa euro 35 a persona in doppia

PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI:

Per partecipare occorre verificare la disponibilità di posti chiamando l’accompagnatore. Successivamente effettuare il pagamento della camera direttamente all’ albergo.

AV Salvatore Iovine 333 4626252

AEV Piera Volpati 342 8576000

DAL MOLO.. ALLE LAME!!

DAL MOLO.. ALLE LAME!!
La cornice di questa esplorazione è il Secondo Seno del Mar Piccolo di Taranto.
Percorreremo un sentiero ad anello di circa 7 km, partiremo dal mare e ci spingeremo nell’ entroterra con l’obiettivo di osservare e riconoscere la vegetazione e la fauna che vive in questo particolare susseguirsi di habitat. Ma non solo…
…. il Mar Piccolo è così caro ai suoi abitanti eppure così solcato da importanti contraddizioni.

PROGRAMMA:
– ore 10.00: Punto d’incontro presso il parcheggio Convento dei Battendieri
– ore 13.00 Pranzo al Sacco
– ore 17.00: termine escursione

LIVELLO DI DIFFICOLTA’:
Percorso turistico/escursionistico semplice di 7 km
L’itinerario si sviluppa su strade sterrate, mulattiere e sentieri.


ATTREZZATURA OBBLIGATORIA:
– Obbligatorio indossare scarpe da trekking
– abbigliamento da escursionismo (zaino e cappello);
– pranzo a sacco
– Almeno 1,5 lt di acqua
– nel rispetto dell’ambiente promuoviamo un evento * ZERO PLASTICA * ♥
– i rifiuti da noi prodotti li conserveremo ognuno nei propri zaini

QUOTA DI ADESIONE:
– 15 Euro adulti
– 10 Euro ragazzi (12-18 anni).
– Itinerario non adatto a bambini sotto i 12 anni

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA entro venerdì 28 febbraio (numero di posti limitato)