Tour d’Ambin

Questo Tour è percorribile con condizioni di meteo stabile e senza innevamento stagionale persistente sopra i 2600 m di quota, condizioni generalmente presenti dalla seconda metà di luglio. Sono previsti 4 giorni di trekking e 3 notti in Rifugio alpino gestito in regime di mezza pensione al costo di circa 40 euro a testa a notte. A seconda delle varianti, la percorrenza complessiva è tra i 33-45 Km e il dislivello in salita tra i 2500-2800 m complessivi. Alcune varianti possono essere concordate con la Guida ma la loro effettiva percorribilità avverrà solo in presenza di idonee condizioni meteorologiche incontrate nel periodo di svolgimento.

Nel Vallone delle Savine

Prima giornata
Col du Petit Mont Cenis (2.184m) – Rif. Vaccarone (2.747m)
attraverso il Vallon du Savine

Lunghezza itinerario: 10,8 Km
Dislivello salita: 736 m;
Dislivello discesa: 206 m
Difficoltà: E
Tempo cammino senza soste: 3h10′

L’itinerario si sviluppa nel tranquillo Vallon du Savine, in territorio francese, in direzione del Col Clapier ove il sentiero diventa una evidente mulattiera militare che collega, a tratti in maniera ardita, le fortificazioni italiane di confine con i baraccamenti del Gias, arroccati sul versante italiano poco sotto il Rif. Vaccarone raggiungibile da lì a breve in direzione del soprastante Colle dell’Agnello.

Sopra il Rifugio Vaccarone Il Rifugio Vaccarone

La posizione del Rif. Vaccarone, dominante sulla media e bassa Val di Susa, consente di scorgere con facilità nelle giornate più terse la Sacra di San Michele e, sullo sfondo, la Città di Torino. Suggestive ed emozionanti le ore notturne quando possiamo ammirare lo splendido cielo stellato nell’attesa della fiammeggiante alba.

Varianti possibili:
1. transitando nei pressi del lago Giasset e dei laghi Perrin all’ombra del M. Malamot possiamo godere di una pittoresca visuale del vallone delle Savine (+1h30′ circa di percorrenza e +400 m dislivello);
2. dal Col Clapier raggiungiamo il Rif. Vaccarone, attraverso un facile ma erto sentiero attrezzato (+30′ circa di percorrenza).

Nel Vallone del Tiraculo

Seconda giornata
Rif. Vaccarone (2.747 m) – Rif. Levi Molinari (1.986 m)
attraverso i Denti di Chiomonte e “Pertus” di Colombano Romean

Lunghezza itinerario: 13,3 Km
Dislivello salita: 351 m
Dislivello discesa: 1249 m
Difficoltà: E
Tempo cammino senza soste: 4h

Sopra la Val di Susa

Giornata con l’itinerario più lungo dell’intero Tour anche se prevalentemente in discesa; si attraversano praticamente tutti gli ambienti alpini, dalle nude rocce del Rif. Vaccarone all’accogliente lariceto in cui è immerso il Rif. Levi-Molinari transitando su splendidi terrazzamenti di pascoli alpini.

I Denti di Chiomonte

La comoda mulattiera militare guida i nostri passi sino agli ingressi dell’acquedotto sotterraneo scavato nel 1500 da Colombano Romean per concederci finalmente, presso i calcarei Denti di Chiomonte, il panorama mozzafiato dei ripidi versanti valsusini dell’Alta Valle.

Varianti possibili:
1. in caso di previsioni meteo non propizie sarà possibile accorciare sensibilmente l’itinerario transitando attraverso il Passo Clopacà a 2.750 m di quota (9 Km, difficoltà E).
2. In caso di scarsa portata idrica dell’acquedotto e con preventivo accordo sarà possibile visitare e percorrere il cunicolo di Colombano (+1h percorrenza, 500 m in ambiente ipogeo).

Il Bivacco Blais al Colle d’Ambin

Terza giornata
Rif. Levi Molinari (1.986 m) – Ref. d’Ambin (2.270 m)
attraverso il Colle d’Ambin (2.890 m)

Lunghezza itinerario: 9,8 Km
Dislivello salita: 1105 m
Dislivello discesa: 677 m
Difficoltà: EE / F+
Tempo cammino senza soste: 3h30′

E’ la tappa tecnicamente più impegnativa del Tour; saliremo nel punto più alto dell’anello attraversando l’ambiente sub-nivale del Colle d’Ambin ove, in un ripido intaglio della cresta di confine italo-francese, sorge il Bivacco Blais. Ripidissimo 300 m sotto i nostri piedi, custodito come un prezioso gioiello nello scrigno, ammireremo il bellissimo Lac d’Ambin.

Lo splendido Lago d’Ambin

Discendendo con attenzione il ripido versante francese costeggeremo a breve distanza lo specchio d’acqua e, seguendone l’emissario, verso i più declivi pascoli sottostanti raggiungeremo il Refuge d’Ambin.

La ripida discesa dal Colle d’Ambin

ATTENZIONE:
Questa tappa sarà percorribile solo in condizioni di scarso innevamento alle quote superiori ai 2600 m sul versante settentrionale (francese) o in condizioni di meteo favorevoli in quanto la discesa dal Colle d’Ambin si effettua attraverso una esile traccia di sentiero in un ripido canalone detritico. In caso di maltempo imprevisto sarà facoltà della Guida posticipare la traversata o proporre un’alternativa da proporre al gruppo. Nel caso eccezionale che pregiudichi permanentemente, in corso di trekking, l’attraversamento del Colle d’Ambin saranno proposte valide alternative di percorrenza che potranno variare anche sensibilmente la destinazione del Tour.
(* si veda a tal proposito la scheda del “Gran” Tour d’Ambin)

Il Refuge d’Ambin

Quarta giornata
Ref. d’Ambin (2.270 m) – Col du Petit Mont Cenis (2.184 m)
attraverso il Vallon d’Ambin e il “Chemin de chevre”

Lunghezza itinerario: 7,4 Km
Dislivello salita: 370 m
Dislivello discesa: 446 m
Difficoltà: E
Tempo cammino senza soste: 2h15′

Ultimo giorno di cammino, il più leggero di tutto il Tour, discende il medio vallon d’Ambin attraversando placidi pascoli e piccoli ontaneti sino a raggiungere il parcheggio de la Maroque.

Vista sul Vallon d’Ambin dai pressi del Colle del Piccolo Moncenisio

Da qui percorreremo un tratto di strada sino a raggiungere l’inizio del Chemin de chevre, interessante sentiero che sfrutta i passaggi tra le ripide balze rocciose del versante destro del vallone in un rado quanto splendido bosco di pino cembro per riguadagnare infine i sommitali placidi pascoli del Col du Petit Mont Cenis ove ebbe inizio il nostro Tour.

Giglio Martagone nei pressi del Colle del Piccolo Moncenisio

Varianti possibili:
1. nel tratto finale dell’itinerario è possibile deviare dal sentiero e ritornare al Colle attraverso il tratto iniziale del bellissimo Vallon du Savine; tale opzione può esser interessante nel caso in cui, nella prima giornata si fosse scelto di percorrere la variante all’itinerario standard che sale al lago Giasset e ai Laghi Perrin. (+45′ circa di percorrenza).